La Libertas verso un 2018 all’insegna dello Sport per tutti

2 Gennaio 2018 at 14:20

Si conclude il 2017 con un bilancio decisamente positivo per la Libertas.

Con il seminario del 17 dicembre, tenutosi a Messina, si è chiuso il “tour formativo” lungo tutto il Paese rivolto ai quadri dirigenti periferici Libertas. Prima Scorzè (VE) poi Novara e Roma, ed infine la città siciliana hanno rappresentato una grande opportunità per crescere, per confrontarsi, per approfondire le tematiche relative al Registro CONI 2.0 e al sistema contabile enonomico-patrimoniale, ma soprattutto per guardare al futuro con un cauto ma doveroso ottimismo.

Nel corso del 2018 saranno realizzati – a livello centrale e territoriale – progetti ed eventi con il coinvolgimento di tutto il corpo associativo. Sarà un grande cantiere per ribadire la nostra presenza sul territorio, per consolidare i rapporti con le istituzioni e con gli enti locali. Intercorrono i preliminari con referenti di alto livello per sottoscrivere protocolli di intesa finalizzati a promuovere la visibilità della Libertas e ad incentivare la politica dei servizi.

Lo sport dilettantistico attraversa un momento estremamente delicato. Gli enti di promozione sportiva – consapevoli delle notevoli criticità – hanno unito gli intenti per conferire una forza contrattuale univoca nei confronti delle istituzioni. Emblematica è stata l’azione svolta per la qualifica di associazioni di promozione sociale in seno al Registro Unico del Terzo Settore.

Su questi temi si era svolto un incontro con il tavolo tecnico-legislativo del Ministro dello Sport che dovrebbe prevedere la partecipazione anche del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per trovare una soluzione normativa con il D. Lgs. 117/2017 (Codice del Terzo settore). E’ importante confermare il riconoscimento delle organizzazioni sportive dilettantistiche come soggetti attivi nel Terzo Settore a partire dal ruolo sociale che svolgono.

Il 1° gennaio 2018 sarà attivata la delibera del CONI che esclude tutta una serie di attività sportive dichiarandole non ammissibili per l’iscrizione al Registro del Comitato Olimpico e pertanto non più considerate meritevoli di pubblico interesse e, di conseguenza, neppure destinatarie della fiscalità di vantaggio.

In controtendenza con le determinazioni del Consiglio Nazionale del CONI, il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni ha recentemente annunciato che si impegnerà per inserire lo yoga nelle ore di educazione fisica a scuola confermando l’indagine ISTAT sull’attività sportiva che conferisce cittadinanza a coloro che svolgono un’attività motoria finalizzata al benessere psicofisico.

Queste profonde contraddizioni sono state definite “schizofrenie decisionali” in un recente comunicato stampa congiunto sottoscritto all’unanimità dagli enti di promozione sportiva ACSI – AICS – ASC – ASI – CNS LIBERTAS – CSAIN – CSEN – CSI – CUSI – ENDAS – OPES – MSP – PGS – US ACLI – UISP.

In questo scenario nebuloso deve crescere la determinazione di tutto il movimento sportivo per chiedere al Governo, al Parlamento ed al CONI di fare una riflessione sulle laceranti criticità che potrebbero procrastinare nel tempo la riforma del sistema Sport Italiano fortemente auspicata dalla Libertas in sintonia con le recenti dichiarazioni del Presidente del CONI Giovanni Malagò.

 

Anche nello sport si diffondono gli A.D.R.

7 Novembre 2017 at 7:22

Si consolida la possibilità di introdurre metodi alternativi di risoluzione delle controversie in ambito sportivo con riguardo, in particolare, alle procedure di conciliazione e mediazione. L’art. 1 del d.lgs. n. 28/2010 in materia di mediazione civile evidenzia sia l’attività di mediazione, intesa quale “attività, comunque denominata, svolta da un terzo imparziale e finalizzata ad assistere due o più soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa” che quella di conciliazione intesa quale “composizione di una controversia a seguito dello svolgimento della mediazione”.

Sono procedimenti flessibili che presentano indubbi vantaggi rispetto alle forme di risoluzione classiche dei conflitti che impongono uno svolgimento formale del contenzioso. Le caratteristiche di queste formule innovative si possono individuare nella maggiore celerità, nei minori costi e, in particolare, nello svolgimento del procedimento in un contesto meno formale e più personale tra le parti. Questi procedimenti flessibili risultano efficaci per dirimere le controversie in materia di tesseramento e – nello specifico – quelle relative alla concessione del nulla osta, considerato che il vincolo porta in concreto a limitazioni consistenti sulle scelte future (soprattutto se si tratta di atleti minori).

Nel corso degli ultimi anni è cresciuta considerevolmente la pressante domanda di un intervento legislativo che sia in grado di regolamentare una nuova disciplina in materia di vincolo sportivo per gli atleti dilettanti e giovani. La consuetudine di “contrattualizzare” il rapporto tra la società sportiva e l’atleta dilettante tramite la procedura del tesseramento deve tenere in debita considerazione l’affermazione del ruolo sociale ed educativo dello sport sancita dall’art. 165 del Trattato di Lisbona.

Inoltre lo sport dilettantistico si deve uniformare ai principi ed alle regole dell’Unione Europea osservando – come imprescindibile bussola di riferimento – gli obiettivi e gli orientamenti indicati dalle linee-guida di alto profilo esplicitate nel “Libro bianco sullo sport”.

Nell’ottica di una moderna e funzionale ricerca di soluzioni legislative più flessibili e più rispettose della libertà individuale degli atleti dilettanti (soprattutto se giovani) le organizzazioni sportive potrebbero finalmente dotarsi in via sperimentale di un unico organismo di mediazione/conciliazione a livello regionale – competente per tutte le discipline sportive – finalizzato a dirimere le controversie relative alle procedure del tesseramento ed a quelle che afferiscono al rilascio del nulla osta.

 

di Luigi Musacchia,
Presidente Nazionale Libertas

Il Presidente Musacchia ad “S Factor” per discutere del futuro della promozione sportiva

7 Novembre 2017 at 7:21

I decreti attuativi riguardanti la riforma del Terzo Settore e della manovra finanziaria del 2018 pongono più di un punto interrogativo nell’ambito dello sport sociale e dellapromozione sportiva nel nostro Paese.

Alla luce di questi cambiamenti sostanziali si è tenuto il 27 ottobre 2017, a Roma, un incontro nell’ambito della Scuola di Formazione per Dirigenti Sportivi del CSI tra i vertici dei maggiori enti di promozione sportiva italiani.

Presenti al meeting, intitolato “S Factor: il fattore sport tra nuove norme e valore sociale”,Vittorio Bosio, presidente del Csi, Damiano Lembo, coordinatore degli Eps e presidente Us Acli, Luca Stevanato, presidente Asc, Claudio Barbaro, presidente ASI, Luigi Musacchia, presidente CNS Libertas, Francesco Proietti, presidente Csen, Massimiliano Perri, membro della Presidenza Nazionale Endas, Ciro Bisogno, presidente nazionale Pgs Italia, e Vincenzo Manco, presidente Uisp. 

Una tavola rotonda dal valore simbolico – e non solo – molto importante, in un momento storico in cui il mondo dell’associazionismo sportivo necessita di un dibattito attivo sul ruolo e sul futuro degli enti di promozione.

Riforma del terzo settore, il nuovo registro CONI e il relativo elenco delle discipline sportive ammissibili al registro stesso. Questi alcuni dei temi al centro di questo proficuo dibattito.

Così in un intervento il presidente Musacchia:

Assistiamo a provvedimenti legislativi ad hoc. C’è la necessità di una “legge” dello Stato, di una “legge quadro” sullo sport che normi tutti gli ambiti fissandone competenze, requisiti e funzioni”.

Tanti gli spunti, diverse le proposte, un’unica certezza: la necessità di una visione comune tra tutti gli organismi coinvolti.

Per il bene del Paese, per il futuro dello sport.

La storica visita del Presidente Mattarella al CONI

20 Giugno 2017 at 13:03

Per i rappresentanti dello sport italiano, per gli atleti e per tutto il movimento la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Coni è stata storica ed indelebile. Il Capo dello Stato è stato ricevuto dal padrone di casa Giovanni Malagò e dal Ministro dello Sport Luca Lotti. Tanta emozione nei volti degli oltre 1000 rappresentanti di federazioni, discipline associate, enti di promozione e nei tantissimi monumenti dello sport azzurro accorsi per questo appuntamento imperdibile. La Libertas, rappresentata dal Presidente Nazionale prof. Luigi Musacchia, ha ricevuto i complimenti per l’attività di volontariato sportivo che svolge dal 1945.

“Grazie allo sport spesso ci sentiamo un popolo. Nello sport si specchia la nostra società, siete l’immagine del nostro Paese, che siate campioni affermati o semplici appassionati. Parlo a tutti voi, anche alla meravigliosa galassia di società periferiche, dei piccoli centri. Sbaglia chi considera lo sport come un semplice tempo di ricreazione: lo sport è educazione, rispetto, cultura, economia. Lo sport si fonda sui principi di lealtà e di correttezza. Sul desiderio di superarsie di prevalere nelle gare e negli incontri, sul coraggio di competere con chi appare come favorito, ma anche sul senso sportivo di riconoscere, e applaudire, il merito altrui quando esso si manifesta.

L’etica propria dello sport può aiutare l’etica civile e rendere migliore il nostro modello sociale.”

Queste le parole del Presidente Sergio Mattarella prima di lanciare il suo monito:

Ripudiate il doping, il razzismo, la violenza. Favorite l’integrazione. Gestite in modo trasparente il rapporto con i tifosi. Abbattete le barriere, impegnatevi davvero perché lo sport sia un diritto di tutti e occorre impegnarsi affinché il suo esercizio diventi sempre più pieno. A tutti i bambini ed a tutti i ragazzi va garantito l’accesso alle attività sportive, indipendentemente dal reddito delle loro famiglie”.

La Libertas ha apprezzato le parole del Capo dello Stato che ribadiscono i principi fondamentali della promozione sportiva di base. I valori della partecipazione, dell’inclusione, della condivisione costituiscono la base educativa e formativa che la Libertas porta avanti da oltre settant’anni.

Libretto tecnico BUDOPASS

8 Maggio 2017 at 13:31

Si allega lettera del Presidente Nazionale prof. Luigi Musacchia concernente l’istituzione del libretto tecnico BUDOPASS ed il relativo modulo di richiesta.

BUDOPASS – lettera Presidente

BUDOPASS – Allegato 1

Attività sportiva transnazionale della Libertas in Europa

18 Aprile 2017 at 21:02

La Libertas ha aperto un nuovo fronte di attività sportiva in Europa con la recente adesione alla CSIT (Confédération Sportive Internationale Travail). Sono oltre 3mila gli atleti iscritti ai prossimi World Sports Games che si svolgeranno a Riga in Lettonia dal 13 al 18 giugno 2017. Cresce l’adesione alle “Olimpiadi amatoriali” della Confédération Sportive Internationale Travail riconosciuta dal CIO e presieduta – per la prima volta in 103 anni di storia – da un italiano Bruno Molea.

Quello appena conseguito alla chiusura delle pre-iscrizioni on line è il miglior risultato di sempre per i World Sports Games della CSIT: nel 2010 a Lignano Sabbiadoro gli atleti furono 1.600, nel 2013 a Varna in Bulgaria furono poco meno di 1.800, nel 2015 ancora una volta a Lignano Sabbiadoro gli atleti furono quasi 2.000 a conferma di un’emergente domanda internazionale di sport amatoriale (sono già 48 i Paesi aderenti alla CSIT).

Lo sport è senza dubbio un collante trasversale che abbatte le barriere ideologiche e razziali.

Numerosi Paesi politicamente e socialmente distanti (come, per esempio, Iran e Israele) possono essere collegati dai valori universali dello sport che aprono canali di dialogo e di distensione. E’ un grande progetto che può mettere insieme etnie e culture diverse sotto la bandiera cosmopolita della condivisione sportiva.

Per queste motivazioni la Libertas ha aderito con entusiasmo alla Confédération Sportive Internationale Travail che si propone – nell’immediato futuro – di consentire la partecipazione anche agli atleti diversamente abili. Si realizzeranno finalmente le “paralimpiadi amatoriali” quale prestigioso valore aggiunto alle azioni che i Paesi più evoluti portano avanti nell’area della promozione umana e dell’inclusione sociale. Lo sport di base è ormai un formidabile promotore di valori largamente condivisi che trovano sensibili referenti anche nel CIO.

Nell’ambito della CSIT la Libertas andrà a tessere una rete di scambi bilaterali per consentire lo sviluppo di una nuova progettualità sportiva, turistica e culturale. Il salutismo, il benessere psicofisico, la tutela ambientale rappresentano la punta avanzata di un’emergente domanda sociale che certamente consente alla Libertas di aprire canali di comunicazione con i movimenti associativi che già operano in Europa nella prospettiva di migliorare la qualità della vita.

 

Prof. Luigi Musacchia

Presidente Nazionale CNS Libertas

La Libertas a Riccione per consolidare i valori dello sport per tutti sul territorio

29 Novembre 2016 at 15:06

di Luigi Musacchia
19 novembre 2016

Celebriamo a Riccione un momento fondamentale della nostra storia. Consolidiamo i valori costruiti in oltre settant’anni e progettiamo il futuro. Mentre scriviamo la terra continua a sussultare nelle aree terremotate. Si disgregano intere comunità. Vengono inesorabilmente cancellati i luoghi della memoria storica e dell’identità culturale.

Occorre ricucire in tempi brevi lo strappo delle relazioni sociali restituendo ai giovanissimi gli spazi ludici per legittimare il diritto alla qualità della vita.

Lo “sport per tutti” è il collante per tenere insieme i frammenti della socialità. E’ anche il motore della rinascita civile del territorio ferito. Nel nostro Paese enormi ricchezze paesaggistiche sono state dilapidate e vandalizzate. Al dissesto idrogeologico si aggiungono i fenomeni devastanti della cementificazione selvaggia. Grandi aree sono diventate discariche abusive o, peggio ancora, siti illegali per lo smaltimento di rifiuti tossici gestiti dalla criminalità organizzata.

In questo contesto lo “sport per tutti” diventa occasione di recupero e di risanamento di aree disastrate. Il reperimento delle risorse finanziarie è certamente un elemento importante, ma il propellente della ricostruzione deve nascere dal basso, dalla gente che vive il territorio, dalla forza trainante del volontariato.

Quante volte abbiamo visto elevare le classiche cattedrali nel deserto? Quanti miliardi sono stati sperperati alla vigilia delle campagne elettorali? Quanti impianti sportivi sono stati realizzati prima ancora di formare i dirigenti sportivi ed i tecnici che fossero capaci di gestirli?

Il nostro Paese è una lugubre mappatura di strutture compiute con i soldi pubblici e poi abbandonate nell’incuria degli enti locali. E’ il momento di responsabilizzare tutti gli attori protagonisti che operano sul territorio. Dobbiamo consorziare le energie affinchè la cultura dello “sport per tutti” diventi propositiva coinvolgendo le amministrazioni locali e tutte le componenti sociali. Gli interventi di recupero e di risanamento devono motivare la partecipazione, la condivisione, la socialità. La spinta progettuale dello sport è determinante per rivitalizzare il tessuto civile di territori che altrimenti sarebbero irrimediabilmente compromessi.

Nell’immaginario collettivo si impone ormai prepotentemente la priorità della tutela del territorio, della messa in sicurezza delle strutture scolastiche, dei presidi sanitari territoriali, degli impianti sportivi. Significa salvaguardare il benessere psicofisico delle nuove generazioni. Anche lo “sport per tutti” può e deve fare la propria parte con una cultura della prevenzione che preveda il controllo periodico e sistematico degli impianti sportivi come un prezioso valore aggiunto al servizio della collettività.

Prof. Luigi Musacchia

Presidente della Libertas

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Luigi Musacchia confermato all’unanimità Presidente della Libertas per il quadriennio 2017 – 2020

22 Novembre 2016 at 20:52

Si è svolta nei giorni 18 e 19 novembre 2016 a Riccione (Rimini) l’Assemblea Nazionale Ordinaria Elettiva della Libertas. A conclusione di due intensi e partecipati giorni di lavori assembleari sono stati eletti gli organi direttivi nazionali che guideranno il movimento nell’immediato futuro.
Il prof. Luigi Musacchia è stato riconfermato all’unanimità Presidente della Libertas e le sue lungimiranti linee progettuali per il quadriennio 2017 – 2020 sono state approvate per acclamazione dall’assemblea dei delegati. La proficua dialettica degli interventi ha ribadito il ruolo centrale della Libertas nell’area della promozione sportiva e dell’associazionismo sociale.
Dall’ampio ed articolato dibattito di Riccione è emersa la determinata e consapevole volontà di dialogare con le istituzioni, di elaborare una progettualità competitiva, di imprimere modelli valoriali nell’immaginario collettivo, di consolidare la coerenza e la continuità nel solco tracciato dai padri fondatori.
Al centro dell’attenzione, come sempre, la tutela delle società sportive dilettantistiche che hanno scritto i fasti gloriosi della storia Libertas. E’ emersa l’esigenza, non più procrastinabile, di adeguare il modello organizzativo e progettuale alle rapide trasformazioni in atto nella società complessa.
Le conclusioni della relazione del prof. Luigi Musacchia hanno evidenziato l’intento di coniugare idealità e pragmatismo al fine di realizzare una grande capacità di elaborazione, una presenza autorevole ai tavoli istituzionali, un’intuizione tempestiva nel percepire i segni del cambiamento.
“Auspico che questa assemblea – ha dichiarato Musacchia – sia il preludio di una formidabile spinta propositiva per affrontare le sfide dell’immediato futuro con la forza dell’identità, l’orgoglio dell’appartenenza, il coraggio delle scelte.”

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La certificazione medica per le attività sportive

27 Luglio 2016 at 20:35

di Luigi Musacchia
25 luglio 2016

Il CONI ha recentemente puntualizzato le norme relative alla certificazione medica per le attività sportive non agonistiche. Vengono specificate tre diverse tipologie di tesseramento: a) tesserati che svolgono attività sportive regolamentate; b) tesserati che svolgono attività sportive che non comportano impegno fisico; c) tesserati che non svolgono alcuna attività sportiva.

A) Tesserati che svolgono attività sportive regolamentate. Per questa categoria, ancorchè non svolga attività agonistica (in relazione alla quale già esiste – e rimane invariato – l’obbligo di certificazione di idoneità prevista dal D.M. 18.2.1982), sussiste l’obbligo del certificato di idoneità non agonistico, così come individuato dall’art. 42 bis della legge 9 agosto 2013 n. 98 e dalle Linee Guida del Ministero della Salute in data 8 agosto 2014. Rientrano nell’ambito della categoria “tesserati che svolgono attività sportive regolamentate” tutte le persone fisiche tesserate in Italia, non agoniste, che svolgono attività organizzate dal CONI, da società o associazioni sportive affiliate alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline Sportive Associate ed agli Enti di Promozione Sportiva, ad eccezione di quelle previste nell’ambito del successivo punto B.

B) Tesserati che svolgono attività sportive che non comportano impegno fisico. I tesserati di questa categoria non sono tenuti all’obbligo di certificazione sanitaria, ma si raccomanda, in ogni caso, un controllo medico prima dell’avvio dell’attività sportiva. Rientrano in questa categoria tutte le persone fisiche tesserate in Italia, non agoniste, che svolgono attività organizzate dal CONI, da società o associazioni sportive affiliate alle Federazioni Sportive Nazionali, alle Discipline Sportive Associate ed agli Enti di Promozione Sportiva, caratterizzate dall’assenza o dal ridotto impegno cardiovascolare (tiro con l’arco, biliardo, bocce, bowling, bridge, dama, giochi tradizionali, golf, pesca sportiva, scacchi, ecc.).

C) Tesserati che non svolgono alcuna attività sportiva (non praticanti). Non sono sottoposti all’obbligo di alcuna certificazione sanitaria le persone fisiche che siano state dichiarate “non praticanti” dalle Federazioni Sportive Nazionali, dalle Discipline Sportive Associate e dagli Enti di Promozione Sportiva, anche per il tramite della società o associazione sportiva di affiliazione. Questa specifica qualità deve essere espressa all’atto del tesseramento in un’apposito categoria istituita dal soggetto che effettua la procedura di tesseramento.

In sostanza è stato ribadito l’obbligo del certificato medico per gli agonisti tesserati. E’ una misura precauzionale per tutelare l’incolumità degli atleti che intendono praticare le discipline sportive con la tranquillità psicologica di un’assoluta sicurezza.

Il presidente Nazionale

prof. Luigi Musacchia

 presidente musacchia

Libertas e FIDAL ribadiscono l’azione per lo sport, la scuola e la salute

7 Giugno 2016 at 8:27

di Luigi Musacchia
1 giugno 2016

Il recente protocollo di intesa  sottoscritto dal Centro Nazionale Sportivo Libertas e dalla FIDAL (Federazione Italiana Di Atletica Leggera) rinnova un patto associativo importante: la centralità di una disciplina regina che ha conferito campioni e medaglie allo sport azzurro. Si avverte l’esigenza di intensificare e qualificare l’attività promozionale di base dove la Libertas e la FIDAL possono svolgere un impegno congiunto nelle aree dell’associazionismo sportivo, della scuola e della salute.

Le associazioni sportive di base costituiscono una prima linea di intervento sul territorio per rispondere adeguatamente alla crescente domanda di attività motoria. Promuovere la pratica sportiva nella scuola, a partire da quella primaria, significa puntare i riflettori su progetti mirati che siano capaci di evidenziare le attitudini  e di sperimentare percorsi didattici innovativi in sintonia con le più recenti indicazioni europee.

Nell’area della salute è diventata prioritaria la prevenzione per arginare l’obesità infantile, il diabete giovanile, le degenerazioni cardiovascolari e tutte le patologie causate dalla sedentarietà. La sinergia fra educazione alimentare, cultura del movimento e conseguente pratica sportiva è auspicabile per tutelare il benessere psicofisico delle nuove generazioni. Una componente fondamentale della collaborazione fra la Libertas e la FIDAL è la lotta all’abbandono sportivo che colpisce una considerevole percentuale di giovani.

Dobbiamo anche rilanciare il ruolo del volontariato sportivo attribuendo valenze professionali agli operatori di base affinchè possano sussidiare su tutto il territorio nazionale l’azione dell’associazionismo e degli enti locali. Occorre sviluppare le opportunità di aggregazione e di inclusione che lo sport offre ai diversamente abili.

Lo sport è diventato anche costruttore di incontri e di comunità in un contesto sociale sempre più interculturale e multietnico. Talvolta la politica alza muri e separatezze mentre lo sport, invece, abbatte le barriere con un linguaggio universale che unifica uomini e donne di tutte le latitudini. La Libertas e la FIDAL rivolgono una particolare attenzione anche all’impiantistica sportiva, agli investimenti privati, alle sponsorizzazioni, al management sportivo come opportunità di formazione e di inserimento nel mercato del lavoro.

Il presidente Nazionale

prof. Luigi Musacchia

presidente musacchia