Il Presidente Musacchia ad “S Factor” per discutere del futuro della promozione sportiva
I decreti attuativi riguardanti la riforma del Terzo Settore e della manovra finanziaria del 2018 pongono più di un punto interrogativo nell’ambito dello sport sociale e dellapromozione sportiva nel nostro Paese.
Alla luce di questi cambiamenti sostanziali si è tenuto il 27 ottobre 2017, a Roma, un incontro nell’ambito della Scuola di Formazione per Dirigenti Sportivi del CSI tra i vertici dei maggiori enti di promozione sportiva italiani.
Presenti al meeting, intitolato “S Factor: il fattore sport tra nuove norme e valore sociale”,Vittorio Bosio, presidente del Csi, Damiano Lembo, coordinatore degli Eps e presidente Us Acli, Luca Stevanato, presidente Asc, Claudio Barbaro, presidente ASI, Luigi Musacchia, presidente CNS Libertas, Francesco Proietti, presidente Csen, Massimiliano Perri, membro della Presidenza Nazionale Endas, Ciro Bisogno, presidente nazionale Pgs Italia, e Vincenzo Manco, presidente Uisp.
Una tavola rotonda dal valore simbolico – e non solo – molto importante, in un momento storico in cui il mondo dell’associazionismo sportivo necessita di un dibattito attivo sul ruolo e sul futuro degli enti di promozione.
Riforma del terzo settore, il nuovo registro CONI e il relativo elenco delle discipline sportive ammissibili al registro stesso. Questi alcuni dei temi al centro di questo proficuo dibattito.
Così in un intervento il presidente Musacchia:
“Assistiamo a provvedimenti legislativi ad hoc. C’è la necessità di una “legge” dello Stato, di una “legge quadro” sullo sport che normi tutti gli ambiti fissandone competenze, requisiti e funzioni”.
Tanti gli spunti, diverse le proposte, un’unica certezza: la necessità di una visione comune tra tutti gli organismi coinvolti.
Per il bene del Paese, per il futuro dello sport.