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Dopo l’Olanda e la Slovenia, le ragazze del KSDK Parma, “chiudono il cerchio” con lo stage in Svizzera

26 Agosto 2015 at 7:47
da http://www.ksdkparma.it/

Si è conclusa ieri la terza tappa del tour estivo che ha visto protagoniste la senior Isabella Crescini, la junior Camilla Rasori e le due Cadette Christine Azzolini ed Eleonora Crescini. Dopo 20 giorni in Olanda e 4 in Slovenia le nostre ragazze hanno passato gli ultimi 8 giorni in Svizzera. Partite venerdì 14 Agosto hanno raggiunto il Ju-Jitsu & Judo Club di Brugg, uno dei più importanti club svizzeri che, in questi giorni, ha visto calcare il proprio tatami dalla nazionale maschile al completo e da diverse atlete che faranno parte della spedizione svizzera ai Mondiali di Astana. Le nostre giovani allieve hanno avuto, quindi, la possibilità di prendere parte alla loro preparazione mondiale, incrociando le prese con grandi nomi del panorama judoistico internazionale, come Fabienne Kocher, Larisse Cstari e Juliane Robra.

Durante la loro permanenza nel paese d’oltreconfine le nostre 4 allieve sono state seguite da Giorgio Vismara, nostro amico e che è stato nostro prezioso collaboratore, attuale Direttore Tecnico della Nazionale Svizzera, hanno affrontato due sessioni di allenamento al giorno, al mattino si alternavano momenti di studio tecnico alla preparazione fisica, mentre la sera era dedicata al randori.

Dopo Olanda e Slovenia, le nostre allieve aggiungono anche la Svizzera tra le mete della loro estate di Judo, durante la quale hanno potuto vivere un’ esperienza veramente intensa, allenandosi in paesi e palestre diverse con moltissimi atleti di spicco a livello internazionale che hanno dato un notevole valore aggiunto al loro viaggio. Infine ringraziamo Giorgio e tutto il Ju-Jitssu & Judo Club di Brugg per l’ospitalità e la disponibilità nei confronti delle nostre allieve.

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II Ne-waza Cup

23 Agosto 2015 at 18:05

Ormai da due anni è l’appuntamento di chiusura del Circuito Estivo Libertas FVG, anche quest’anno la Ne-Waza Cup premierà il miglior atleta estivo e non solo.
Al termine della gara vi sarà una pastasciutta offerta dalla Polisportiva Villanova. Tutto questo si svolgerà Venerdì 18 Settembre al Palazen:
Ne waza Cup

Pordenone, tutto pronto per la 2^ edizione della Palazen Ne-Waza Cup e non solo

20 Agosto 2015 at 16:12

Il Circuito agonistico estivo Libertas di judo (giunto al suo 26° anno di vita) si appresta a giungere al traguardo, allorché venerdì 18 settembre si disputerà la seconda edizionedella Palazen Ne-Waza Cup. Da due anni a questa parte è l’appuntamento di chiusura del Circuito regionale Libertas, e nell’occasione si premierà il miglior atleta estivo e non solo. La speciale manifestazione sarà ovviamente allestita al PalaZen (il ‘tempio’ delle arti marziali sito al quartiere Villanova di Pordenone, in via Pirandello) sotto l’appassionata e collaudata regia di Edoardo ‘Dudu’ Muzzin e della consorte Franca Bolognin, affiancati dal nutrito e professionale staff della polisportiva da loro diretta. Le iscrizioni si raccolgono il giorno stesso (a partire dalle ore 18.30), mentre la gara inizierà alle 19. In base all’età, gli atleti saranno ripartiti in cadetti, juniores, seniores e master, mentre le categorie di peso verranno equamente distribuite e raggruppate a seconda del numero dei partecipanti. Il regolamento tecnico prevede un tempo di gara di 1’30’, shido dopo 5 secondi e due ippon per vincere. Allo scadere del tempo, in assenza di vantaggi, la decisione arbitrale si baserà sulla maggior combattività. Saranno premiati i primi tre classificati di ciascuna categoria, oltre ai vincitori del circuito. Al termine della manifestazione la Polisportiva Villanova rifocillerà tutti con una pastasciutta.

Ma non solo perchè Lunedì 31 Agosto alle ore 20:00 durante la 40° edizione della Festa in Piassa di Villanova di Pordenone la Polisportiva Villanova Judo Libertas presenterà il GRAN GALA’ DELLE ARTI MARZIALI

Gran Gala delle Arti Marziali libertas

Alessio Marini e Fabio Pantè arrivano a cento

17 Agosto 2015 at 8:31

Sono arrivati insieme alle 100 presenze nel Judo Libertas Kuroki Tarcento Alessio Marini e Fabio Pantè: i due judoka del Kuroki infatti hanno tagliato il traguardo insieme nell’ambito della Coppa Bernadia, valida come quinta prova del Circuito Estivo Libertas. La gara – disputatasi a Tarcento nella Palestra del Judo Kuroki – è stata vinta da Gino Gianmarco Stefanel nei kg. 73 (che ha consolidato il suo vantaggio nella classifica del Circuito Estivo) e da Fabio Pantè negli over kg. 73.

         Queste le classifiche della gara:

Kg. 73 – 1° Gino Gianmarco Stefanel, 2° Alessio Marini, 3° Tiziano Tieppo e Alex Londero

Kg.+73 – 1° Fabio Pantè, 2° Giuliano Casco, 3° Alessandro Costante e Davide Mauri

Questa la classifica del Circuito Estivo dopo 5 prove: 1° Gino Gianmarco Stefanel (Judo Kuroki) punti 51, 2° Alex Londero (Judo Kuroki) punti 36, 3° Fabio Pantè (Judo Kuroki), Giovanni Boscaia e Kenny Bedel (Polisportiva Villanova) punti 32

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I parametri dell’allenamento

11 Agosto 2015 at 18:00

Descrizione delle caratteristiche e dei principi che deve possedere un ottimo programma di allenamento

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  • Stimolo adeguato
  • Rapporto ottimale attività / recupero
  • Progressione temporale del lavoro
  • Pianificazione a lungo termine
  • Raggiungimento dello stato di affaticamento
  • Concentrazione e determinazione nel voler raggiungere un obiettivo

L’allenamento è dato dall’insieme degli esercizi svolti per migliorare le capacità fisiche.

Con l’avvento delle palestre moderne e del fitness questo concetto fondamentale si è perso o meglio è stato deformato.

L’obiettivo principale di un allenamento è il miglioramento delle capacità fisiche. L’allenamento deve condizionare le capacità del corpo, deve essere indirizzato a sviluppare o migliorare una o più qualità atletiche. Questo presupposto fondamentale è stato sostituito nel mondo del fitness dalle finalità di natura estetica: dimagrire, rassodare, tonificare.

L’allenamento non si può considerare tale se ha come unico fine il dimagrimento, la tonificazione o il rassodamento. Se questi obiettivi sono l’unico motivo che porta a fare attività fisica si devono raggiungere attraverso il condizionamento atletico. Migliorare le capacità atletiche innesca dei processi di adattamento biochimico che hanno anche dei risvolti estetici: aumentare la forza rende i muscoli più tonici, rassoda i tessuti e attiva il metabolismo promuovendo il dimagrimento.

L’allenamento deve essere strutturato sul miglioramento prestazionale. Anche le persone che non hanno mire sportive, ma vogliono semplicemente mantenersi in forma, devono basare la loro pratica di attività motoria su questo presupposto e tutto ciò sta alla base dell’allenamento funzionale.

L’allenabilità: l’allenamento come strumento per il condizionamento fisico

L’allenabilità è la possibilità che ha il corpo di condizionare una o più capacità fisiche.

L’allenamento consente di sfruttare l’allenabilità di ciascun soggetto permettendone il condizionamento fisico, ovvero il miglioramento delle proprie capacità fisiche.

Il grado di allenabilità è dato principalmente da fattori genetici: persone sono in grado di migliorare maggiormente di altre per una diversa predisposizione fisica data da un differente corredo genetico.

Altri fattori incidono in misura minore, è il caso dell’età. Gli adolescenti, infatti, hanno maggiori capacità di condizionamento. Tuttavia anche in altri stadi della vita si può migliorare la condizione fisica, è fondamentale comprendere che chiunque possiede una certa allenabilità del proprio corpo.

L’allenabilità è ovviamente subordinata alla possibilità di allenarsi con la giusta regolarità ed il giusto impegno. Per condizionare al meglio il fisico è necessario impostare un programma di allenamento razionale che deve considerare diversi fattori:

  • Stimolo adeguato
  • Rapporto ottimale attività / recupero
  • Progressione temporale del lavoro
  • Pianificazione a lungo termine
  • Raggiungimento dello stato di affaticamento
  • Concentrazione e determinazione nel voler raggiungere un obiettivo

Stimolo adeguato

Per stimolo si intende l’insieme degli esercizi svolti. Lo stimolo deve essere in grado di attivare i processi di supercompensazione e al tempo stesso non deve essere eccessivo da portare ad overtraining o ad infortuni.

Lo stimolo è caratterizzato da:

  • intensità di lavoro, percentuale di carico rispetto al massimale
  • volume, numero complessivo di ripetizioni, serie, kg sollevati, durata degli esercizi ecc
  • durata, tempo effettivo di lavoro
  • densità, rapporto tra durata degli esercizi o ripetizioni eseguitee tempi di recupero tra essi
  • complessità, selezione degli esercizi svolti

Questi parametri devono essere considerati e valutati attentamente per produrre uno stimolo adeguato. Inoltre devono essere personalizzati per ogni singolo atleta, in quanto ogni persona risponde in maniera soggettiva all’allenamento, al tempo stesso ogni soggetto presenta esigenze personali ed ha un personale stile di vita che deve essere tenuto in considerazione nella valutazione dell’attività da svolgere.

Rapporto ottimale attività / recupero

È ormai noto a tutti che il corpo produce la supercompensazione durante le fasi di riposo e non durante l’allenamento, pertanto è importante che vi sia il giusto equilibrio tra queste componenti.

L’allenamento funzionale prevede esercizi complessi ed un lavoro decisamente completo di tutto il corpo, per questa ragione è particolarmente importante non esagerare con gli allenamenti. Ciò significa che 2 o 3 allenamenti settimanali sono le reali necessità di lavoro di chi si approccia a questo metodo di allenamento. Una frequenza di allenamento maggiore potrebbe essere adatta a persone particolarmente dotate geneticamente o comunque a persone che non hanno altri impegni nell’arco della giornata. Anche in questo caso è importante sottolineare come le attività extrasportive possono incidere sulle reali capacità di allenarsi di una persona e devono perciò essere tenuto in considerazione per creare questo rapporto ottimale attività / recupero.

Progressione temporale del lavoro

Per ottenere un continuo miglioramento delle capacità fisiche è indispensabile creare una progressione dello stimolo nel tempo. La progressione è ottenibile soltanto con l’incremento dei carichi o della durata o ripetizioni degli esercizi. Per questa ragione l’allenamento deve cambiare nel tempo e deve incrementare l’impegno del praticante per garantire un costante miglioramento impedendo così di raggiungere fasi di adattamento.

Pianificazione a lungo termine

L’allenamento oltre a presentare incrementi di carico deve essere strutturato nel tempo in modo da affrontare il condizionamento attraverso una serie di passaggi.

Ciò significa che è necessario utilizzare diversi protocolli di lavoro che affrontano tematiche diverse del condizionamento fisico. Per ottenere un miglioramento globale delle capacità fisiche, obiettivo che si prefigge l’allenamento funzionale, non è possibile pensare di fare tutto contemporaneamente, ma bisogna pianificare il lavoro nel tempo, strutturando un percorso che periodicamente impone il cambiamento degli obiettivi da raggiungere e degli esercizi da svolgere. Modificando così il lavoro è possibile anche impedire ogni forma di adattamento e progredire più rapidamente.

Raggiungimento dello stato di affaticamento

L’affaticamento è quel livello di fatica che non consente più lo svolgimento di quel determinato esercizio. Questo stato è raggiungibile solamente se l’atleta utilizza tutte le proprie risorse fisiche nell’esecuzione di ogni esercizio proposto, o meglio esegue l’esercizio fino a quando il corpo non è più in grado di proseguire.

Raggiungere questo stato è fondamentale per innescare i processi di supercompensazione, in quanto in questa condizione il corpo vede perturbare la propria omeostasi e di conseguenza riconosce questa condizione come necessità di sviluppare modificazioni di carattere biochimico che permettono di riuscire a rispondere in maniera migliore allo stimolo stesso nel caso si ripresenti in una occasione successiva.

Concentrazione e determinazione nel voler raggiungere un obiettivo

La motivazione e la concentrazione sono essenziali per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo nella vita. Anche nel caso del condizionamento fisico la volontà di imparare e di migliorare sono indispensabili per rendere più produttivi gli allenamenti.

Funzioni dell’allenamento sul corpo umano

11 Agosto 2015 at 17:57

Attraverso l’allenamento migliora l’efficienza ad esempio dell’apparato locomotore e cardiocircolatorio con un migliore fisico generale

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Il corpo è una macchina meravigliosa creata per muoversi. Attraverso il movimento si interagisce con l’ambiente circostante. L’evoluzione ha portato l’uomo ad avere due arti per spostarsi e due per utilizzare oggetti. L’evoluzione ha progettato il corpo umano per interagire liberamente con l’ambiente secondo le leggi della fisica, agendo in virtù della gravità che determina un forza verso il suolo su tutto ciò che sta sul pianeta. Per garantire tutto ciò il corpo è dotato di un apparato locomotore.

L’apparato locomotore costituisce la struttura portante del nostro organismoe ci permette il movimento. Tale apparato è principalmente costituito da due tipi di strutture: lo scheletro e i muscoli scheletrici. Lo scheletro è un insieme complesso di ossa che hanno la funzione di sostenere le parti molli e di dare inserzione ai muscoli in modo da consentire, grazie alle articolazioni, i movimenti e la deambulazione.

L’apparato locomotore si è evoluto attraverso l’interazione diretta con il mondo circostante e ha sviluppato le proprie capacità attraverso questa interazione.

Il mantenimento delle funzioni di questo apparato ed il miglioramento delle stesse è ottenibile solamente con l’utilizzo. In pratica il corpo è fatto per muoversi, se viene scarsamente utilizzato si deteriora prematuramente, mentre se viene mantenuto in attività mantiene e migliora le proprie capacità nel tempo. Pertanto è indispensabile fare attività motoria regolarmente, per migliorare le proprie capacità ma anche per restare in salute.

L’attività motoria regolare si definisce allenamento ovvero un insieme di esercizi fisici svolti per migliorare la propria condizione fisica e questo è il tema di questo testo.

L’allenamento, per  essere tale, ossia per garantire il miglioramento della condizione fisica, deve essere sviluppato in maniera razionale, selezionando gli esercizi con altrettanta razionalità. Questo è indispensabile per condizionare l’apparato locomotore ed i circuiti nervosi responsabili del suo controllo, perché è importante ricordare che è comunque il sistema nervoso che controlla i movimenti ed anch’esso necessita di esercizi di miglioramento basati su processi di apprendimento dei movimenti, di controllo degli stessi e di capacità di attivazione del sistema muscolare.

L’allenamento consente di:

  • migliorare la condizione del sistema muscolare
  • migliorare le capacità dell’apparato scheletrico
  • migliorare la condizione del sistema cardiocircolatorio garantendo un maggior apporto energetico
  • migliorare i sistemi di controllo dei movimenti, sviluppando gesti più efficaci
  • migliorare i sistemi di attivazione dell’apparato muscolare

Tutto ciò garantisce il suddetto miglioramento della condizione fisica.

L’allenamento in realtà è molto di più di una semplice sequenza di esercizi: è un viaggio verso la scoperta dei propri limiti, una continua sfida con sé stessi che ci permette di conoscerci e migliorare noi stessi. Non è soltanto un discorso fisico, ma l’allenamento è una sorta di educazione all’impegno per il raggiungimento di un fine. Questo è lo stimolo iniziale che fa nascere la voglia di intraprendere questo percorso. L’allenamento non farà necessariamente di tutti dei campioni, ciò avverrà per coloro che la natura ha graziato con geni sopra la media e che daranno realmente il massimo di sè, però porterà chiunque a dei notevoli miglioramenti che trasformeranno il corpo in qualcosa di diverso da come era prima di iniziare questo percorso.

Corso Contabilità della Associazione Libertas

10 Agosto 2015 at 15:59

In relazione alla richiesta di diverse associazioni Libertas della Provincia di Pordenone di voler adottare la contabilità della propria associazione con il programma della Libertas denominato “GAS”, si informa che SABATO 29 AGOSTO alle ore 9,15 sarà presente presso la sede del Comitato Provinciale Libertas in Porcia Via Marconi n.10 l’ing. Daniele Bassi consigliere Nazionale Libertas e responsabile della piattaforma informatica Libertas per spiegare il programma.
Le associazioni interessate dovranno inviarmi una e-mail di conferma (anche le associazioni che hanno richiesto il corso) entro e non oltre mercoledì 26 agosto, onde poter espletare le pratiche burocratiche (non vale per le associazioni che hanno già il programma).
Per le associazioni che già usufruiscono del programma, se hanno bisogno di delucidazioni e informarsi su eventuali modifiche del programma potranno partecipare alla riunione.
Al massimo la presenza di due persone per associazioni (per motivi di spazio) e portare una chiavetta.
Con l’occasione si inviano cordiali saluti Ivo Neri.-

P.S. IL PROGRAMMA E’ GRATUITO
CHI E’ INTENZIONATO DI USUFRUIRE DEL PROGRAMMA CERCHI DI PARTECIPARE IN QUANTO NON SAPPIAMO QUANDO SARA’ IL PROSSIMO

Ministero della Salute – Linee guida di indirizzo in materia di certificati medici per l’attività sportiva non agonistica

8 Agosto 2015 at 9:37

In allegato la nota esplicativa del Ministero della Salute e un documento di classificazione e chiarimento circa l’attività sportiva.

Attività Sportiva Classificazione e chiarimenti

Ministero della Salute Nota Esplicativa del 17.06.2015

Le proposte estive della Libertas fra sport, ambiente e turismo sociale

8 Agosto 2015 at 9:34

di Luigi Musacchia
01 agosto 2015

In questi ultimi anni è profondamente cambiato il concetto dello sport estivo. Viene associato sempre più frequentemente alla tutela dell’ambiente ed al turismo sociale. Anche i tradizionali centri estivi per i giovanissimi offrono una polivalenza di attività che spazia dallo sport “en plein air” all’escursionismo, dal laboratorio teatrale ai corsi di ecologia applicata.

Ormai il ventaglio delle proposte estive è ampio, articolato, settorializzato per soddisfare una domanda che cresce esponenzialmente. Sono in costante ascesa anche le nuove discipline sportive che aggregano soprattutto i giovani e che richiedono istruttori professionalizzati. In sostanza la figura dell’animatore eclettico e pressapochista è destinata a scomparire. Sono decisamente in crescita gli sport ecocompatibili nelle aree verdi. Nel nostro Paese sono numerosi i polmoni verdi che possono essere fruibili da sportivi consapevoli e responsabili. Devono essere ovviamente privilegiate le discipline a basso impatto ambientale. Le buone pratiche sportive si integrano armonicamente nelle risorse energetiche del territorio: il vento per le attività aeree ben lontane dall’ausilio di un motore che produce inquinamento atmosferico ed acustico; l’acqua  per le discipline che consentono allo sportivo di misurarsi con il contesto naturale come il canyoning.

Una nuova cultura verde ha creato una separatezza fra gli sport ambientalmente adattivi e gli sport ambientalmente aggressivi. Da questa scelta deriva un diverso approccio con il patrimonio naturale del nostro Paese. Qui entra in gioco il ruolo delle grandi centrali educative (famiglia, scuola, sport, ecc.). L’educazione sportiva e la tutela ambientale devono camminare insieme per formare una coscienza ecosportiva nei giovanissimi. Fra le discipline sostenibili emerge l’orienteering che consente l’attività negli scenari naturali con una carta topografica realizzata appositamente con segni convenzionali unificati in tutto il mondo. Un esempio di alto profilo giunge dall’universo scout che coniuga sport ed ambiente sulla base di un consolidato rapporto integrato che ha trasmesso ad intere generazioni il concetto della fruibilità strettamente connesso con quello della sostenibilità. In questa direzione la Libertas ha elaborato in questi anni una linea progettuale sensibilizzando istituzioni ed enti locali al fine di realizzare percorsi educativi e formativi per le nuove generazioni: una mission per salvaguardare il patrimonio naturale del territorio e per formare nei giovanissimi una coscienza verde.

 

Il presidente Nazionale

prof. Luigi Musacchia

presidente musacchia

Libertas Pordenone, intervista a Edoardo Muzzin

8 Agosto 2015 at 9:32

Da guru locale delle arti marziali a coordinatore nazionale del settore judo dell’ente di promozione Libertas. È l’excursus sportivo di Edoardo Muzzin, dirigente e tecnico della polisportiva Villanova Judo Libertas di Pordenone, società da lui stesso fondata. La sua figura imponente spicca in tutte le manifestazioni del settore, ma anche nelle iniziative del quartiere di riferimento, di cui è un po’ il totem di riferimento.

– Edoardo, innanzitutto la tua carta d’identità…

‘Sono un baby pensionato di 58 anni, e per tutti sono Dudu, un diminutivo che mi hanno dato in tenera età in terra francese, dove sono nato. Sono istruttore Fijlkam con la qualifica di Maestro quarto Dan’.

– Raccontaci i tuoi trascorsi sportivi e gli attuali impegni?

‘Nulla di rilevante nel mio passato sportivo, hanno casomai ottenuto molto di più i miei allievi. Oggi sono dirigente e tecnico della polisportiva di Villanova e della società Judo Libertas Porcia, nonché consigliere nazionale Libertas e componente della commissione Libertas – Avis’.

– Dai primordi di rione ai margini della città, come si è evoluto il quartiere di Villanova nel quale vivi?

Attualmente è un quartiere molto attivo, in cui la polisportiva ha avuto un ruolo fondamentale, non solo per la diffusione del judo, ma anche per aver stimolato la pratica sportiva in senso lato. Anzi, la polisportiva Villanova è tuttora parte attiva nel collaborare a nuove iniziative, al fianco della scuola e dei progetti del welfare di comunità’.

– Come si spiega la diffusione e l’apprezzamento delle arti marziali in una città come Pordenone?

‘Anche per i non addetti ai lavori, le arti marziali sono riconosciute come ottimo strumento educativo per la gioventù. Ad esempio, nell’Istituto comprensivo sud di Pordenone lo judo ha iniziato a proporsi sin dal 1982. A tutt’oggi nelle classi della scuola dell’infanzia, delle elementari e delle medie questa disciplina viene sempre richiesta, perché risulta essere un modello educativo’.

– Qual è il tuo ruolo nella Libertas nazionale?

‘Sono consigliere nazionale e il mio impegno è rivolto principalmente alla diffusione dello judo. In tal senso ho avviato un progetto denominato ‘Judo 14 regioni’ con lo scopo di divulgare e mettere in rete tutte le attività del settore. Sono inoltre fresco componente della neonata commissione Libertas – Avis, che ha il compito di sviluppare lo sport all’interno delle strutture Avis, parimenti diffondendo il messaggio della donazione del sangue. Questa Commissione è il risultato di un lavoro condotto assieme al pordenonese Carmelo Agostini, consigliere nazionale e membro di giunta Avis, che ha portato alla stipula di una convenzione tra Avis e Libertas’.

– Torniamo a Pordenone, una città ancora bisognosa di… ?

‘Di molte cose, fra cui un maggior coordinamento tra associazioni e istituzioni quali Comune, Provincia e Coni. A mio parere negli ultimi anni le società sportivesono state lasciate a se stesse. Non è solo una questione di mancanza di fondi, ma soprattutto di una progettualità da condividere’.