I PEDIATRI: VIETARE I CELLULARI SOTTO I 10 ANNI

21 Marzo 2015 at 10:19

Secondo la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale l’uso dei cellulari si sta trasformando in un abuso e gli effetti nocivi per la salute sono sempre più evidenti. Per questo i pediatri di questa società scientifica consigliano di vietare l’utilizzo dei telefonini prima dell’età di 10 anni.

«L’Italia – ha detto Maria Grazia Sapia, pediatra, esperta di ambiente e bambino – si colloca al primo posto in Europa per numero di telefonini posseduti e l’età media dei possessori diminuisce sempre di più». «L’uso si sta trasformando in abuso. Si tratta di piccole ricetrasmittenti – ha spiegato Sapia – che vengono normalmente tenute vicino alla testa durante le comunicazioni. Gli effetti nocivi per la salute sono sempre più evidenti, alcuni legati agli effetti termici: l’interazione di un campo elettromagnetico con un sistema biologico provoca aumento, localizzato per quanto riguarda i telefonini, della temperatura attivando il sistema naturale del nostro organismo. Quando le esposizioni sono molto intense e prolungate possono superare il meccanismo di termoregolazione portando a morte le cellule con necrosi dei tessuti. Inoltre è ormai accertato che insieme alle altre dipendenze che affliggono la nostra società e specialmente i giovani quali droga, alcool e fumo, un posto predominante lo ha conquistato la dipendenza da telefonino, con danni gravissimi sullo sviluppo psichico e sociale. Dobbiamo creare – ha continuato Sapia – linee guida per limitare il più possibile l’uso dei telefonini ai bambini, evitandone totalmente l’uso prima dei 10 anni e limitandone, con le dovute precauzioni, l’uso dopo tale età. Il pediatra ha l’obbligo di aggiornarsi su questo argomento per essere più incisivo negli interventi di educazione e informazione, peculiari della sua professione, verso i genitori e i ragazzi stessi». «A quell’età – ha precisato Giuseppe Di Mauro, presidente della SIPPS – i bambini dovrebbero trascorrere gran parte del proprio tempo all’aria aperta, facendo sport o divertendosi con i propri amici. Ad oggi non conosciamo tutte le conseguenze legate all’uso dei cellulari, ma da un utilizzo eccessivo potrebbero scaturire una perdita di concentrazione e di memoria, oltre ad una minore capacità di apprendimento ed un aumento dell’aggressività e dei disturbi del sonno. Inoltre ritengo che i bambini non debbano usare il telefono cellulare o, se proprio i genitori non possono fare a meno di dare ai propri figli quest’oggetto, mi auguro che venga utilizzato per pochissimo tempo, evitando di passarci ore ed ore, scambiandosi sms, chattando o navigando: sono numerosi i ragazzi che, pur stando uno vicino all’altro, non si parlano ma continuano a tenere lo sguardo fisso sul telefonino. Se non mettiamo un freno a questo vero e proprio invasione dei cellulari tra i nostri piccoli, le nuove generazioni andranno sempre più verso un vero e proprio isolamento».

di Beatrice Salvemini

Nutrizione e sport – PN

27 Febbraio 2015 at 22:01

Mercoledì sera nella sede dell’ASD Skorpion Club Libertas Pordenone si è tenuta la prima di tre conferenze del ciclo “Nutrizione e Sport”, dal titolo “Mangiare è bello, mangiare giusto è meglio: istruzioni per una corretta alimentazione nei nostri figli e nipoti”.

I partecipanti alla prima conferenza sono stati condotti dalla Dottoressa Molin, dietista e nutrizionista dello sport, attraverso un interessante percorso, durante il quale hanno ricevuto spunti in ambito di corretta alimentazione, partendo dall’educazione al gusto, passando per gli errori più comuni che si commettono nel cercare di far mangiare i nostri bambini, per arrivare a concetti fondamentali e linee guida ministeriali in ambito di salute e alimentazione.

Il prossimo incontro, dal titolo “Scelte giuste ed errori più comuni a tavola”, si terrà ad aprile ed avrà un’impronta particolarmente pratica e interattiva nel trattare dapprima gli errori che tutti noi commettiamo quando approcciamo una dieta e facciamo sport, per poi suggerire strategie per mettere in atto nella realtà quello che ciascuno conosce nella teoria!

Siete tutti invitati il 15 aprile alle 20.45 allo Skorpion (palestrina alta)!

Sarà graditissima la partecipazione di tutte le società sportive che condividano con noi l’idea che l’educazione allo sport non possa prescindere dall’educazione alimentare.

Per tenervi informati in tempo reale su eventuali variazioni di data od orario, vi invitiamo a visitare il sito www.skorpionpn.org (in cui pubblicheremo tutte le indicazioni necessarie) o a contattare la segreteria dello Skorpion all’indirizzo mail info@skorpionpn.org. Per una migliore organizzazione, vi saremmo grati qualora voleste anticiparci tramite la segreteria la vostra intenzione (non vincolante) a partecipare.

2° Conferenza – Nutrizione e Sport

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Nutrire la salute e la performance per un benessere etico

26 Febbraio 2015 at 20:49

CONVEGNO INTERNAZIONALE ORGANIZZATO DA
POESIS E GERONA 2005
Villafranca di Verona (Museo Nicolis)
18 Aprile 2015

Gerona

Da sinistra in alto: L. Cordain, A.Romano, museo Nicolis, F. Ongaro,

  1. Scapagnini, M. Tammaro, L.M. Biasucci

 

Credo che un’occasione così ghiotta capiti raramente. Non voglio esagerare, ma ritengo questo l’evento più importante del 2015 sulla nutrizione, in Italia!
Di seguito, una descrizione dei relatori e i contatti per partecipare.
P.S.: da non sottovalutare la location, il museo Nicolis dell’auto, della tecnica e della meccanica. Un qualcosa di unico nel mondo!

 

LOREN CORDAIN

Loren Cordain è una delle massime autorità mondiali in tema di medicina evoluzionistica, ed è il maggior esperto di dieta Paleolitca. Professore dal 1982 presso l’ Health and Exercise Science Department della Colorado State University, Direttore del Laboratorio di Performance Umane, ha scritto oltre 100 articoli pubblicati sulle più importanti riviste scientifiche internazionali. Tiene conferenze in tutto il mondo, rilascia interviste, scrive articoli divulgativi anche su giornali non di area medica, ed è apparso sulla prima pagina del New York Times e del Wall Street Journal. Studia la dieta paleolitica sin dal 1987, e nel 2001 ha pubblicato il suo primo libro “The Paleo Diet”, cui sono seguiti, oltre all’aggiornamento dello stesso, vari altri best seller venduti in centinaia di migliaia di copie in tutto il mondo.

 

ARONNE ROMANO

Medico nutrizionista, primo ad introdurre in Italia nel 1997 la Dieta Zona, ha conseguito il diploma di “Zone Certified Instructor” a S. Diego U.S.A. nel 2000, e quello di “Zone Research Certified Physician” a Boston U.S.A. nel 2001. Da allora è correlatore del Dr. Barry  Sears, ricercatore biochimico statunitense ideatore della Zona, nei corsi di certificazione per medici in Italia ed all’estero. Praticante di atletica a livello agonistico, grazie anche alle sue competenze alimentari, è riuscito a prolungare con successo la propria carriera nelle categorie Master, vincendo 4 medaglie d’oro ai World Medical and Health Games, oltre che 9 titoli italiani Master e numerosi piazzamenti a livello mondiale ed europeo. Si è quindi occupato di alimentazione per gli sportivi e dal 1998 è consulente di componenti della Nazionale Italiana di Atletica Leggera. Da allora ha effettuato consulenze per atleti di livello internazionale in diversi altri sport, fra i quali Triathlon, Ginnastica, Canoa, Hockey, Sci, ecc. Nel mondo del Calcio ha effettuato consulenze presso numerose squadre quali: Milan, Inter, Sampdoria, Parma, Atalanta, Empoli ed all’estero il Manchester City. Ha avuto l’opportunità di collaborare anche con grandi campioni: ad esempio, fra i calciatori che lo hanno autorizzato a divulgare l’informazione, ha seguito personalmente Marco Materazzi, German Denis, Wesley Sneijder e Carlos Tevez. Nel Rugby ha effettuato consulenze anche per la squadra del Calvisano, fino alla conquista del primo scudetto. In contemporanea ha seguito con particolare attenzione tutti coloro i quali, oltre al desiderio di migliorare il proprio stato di salute, mirano ad un benessere e ad una performance psicofisica superiore: fra questi oltre ad atleti e manager, anche personaggi del mondo dello spettacolo di fama internazionale. E’ membro di numerose associazioni scientifiche internazionali fra le quali “Zone Research Institute”, “American College of Nutrition”, “European Federation for the Science and Technology of Lipids”, oltre che membro onorario della S.I.A.S. (Società Italiana di Alimentazione e Sport) e della “Inflammation Research Foundation”. Nel 2005 ha fondato “Gerona 2005”: Associazione etica di prevenzione, terapia nutrizionale e benessere. Ha tenuto numerosi seminari sulla nutrizione presso scuole di ogni ordine e grado, comprese diverse facoltà universitarie. E’ stato ospite in varie reti televisive anche nazionali, come Rai e Sky, in programmi di divulgazione medico scientifica, fra i quali “Tg2 salute”. Dopo aver collaborato alla stesura della versione in italiano di alcuni libri sulla Zona, nel 2003 ha scritto con il fratello Memo il libro “Vivere in Zona”. Dal 2003 studia le correlazioni fra regime alimentare paleolitico e Zona e nel 2012 ha conseguito una seconda laurea in Geografia, con indirizzo antropologico e tesi sull’evoluzione dell’alimentazione, che ha portato alla formulazione di un regime nutrizionale registrato come PaleoZona®. Nel 2013 ha redatto un secondo libro intitolato “la PaleoZona” che, come il precedente, è già considerato un best seller.

 

FILIPPO ONGARO

Medico  chirurgo ha frequentato la Scuola di Specializzazione in medicina dello sport diretta dl Prof. Conconi, biochimico dell’attività motoria, ed ha collaborato strettamente con il Prof. Bosco, uno dei più eminenti fisiologi dell’esercizio.  Ha lavorato come medico degli astronauti presso l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ed ha approfondito i temi legati alla preparazione fisica, alla riabilitazione ed alla nutrizione degli equipaggi. In questa funzione collabora anche con gli esperti della NASA e del Gagarin Cosmonaut Training Center russo. Da queste esperienze ha maturato un approccio più evoluto alla medicina, con particolare riferimento al settore della prevenzione. Dopo ulteriori percorsi formativi negli USA, è diventato un pioniere europeo della medicina antiaging. E’ stato infatti  il primo medico italiano a conseguire la certificazione in medicina antiaging da parte dell’ American Academy of Anti-Aging Medicine. L’esperienza maturata in questi settori lo ha portato a cofondare l’Istituto di Medicina Rigenerativa ed Antiaging (ISMERIAN) con sede a Treviso,  di cui è Direttore Scientifico; questo istituito è diventato il punto di riferimento italiano ed europeo per pazienti e medici che cercano un approccio nuovo ed altamente scientifico alla prevenzione delle malattie croniche. E’ docente al Master in Space Physiology & Health presso il King’s College di Londra e membro del Human Health Performance Center della NASA. E’ inoltre membro di numerose associazioni scientifiche fra le quali  l’American Academy of Anti-Aging Medicine e l’European Society of Preventive , Regerenative and Anti-Aging Medicine, oltre che Vicepresidente dell’Accademia Funzionale del Fitness Wellness Antiaging e dell’Associazione Italiana Medici Antiaging. Oltre a dedicarsi all’attività clinica, è iscritto all’ordine dei giornalisti del Veneto, collabora regolarmente con varie testate giornalistiche, con emittenti radiofoniche e televisive nazionali ed è autore di numerosi libri divulgativi, divenuti best seller in Italia. Fra gli astronauti collabora anche con Samantha Cristoforetti, e tiene la rubrica “Nutrizione e Salute” sul sito ufficiale “Avamposto 42”.

 

GIOVANNI SCAPAGNINI

Medico specializzato in neurobiologia.  Professore di biochimica clinica presso l’università del Molise.  E’ stato ricercatore in Italia presso il Dipartimento di Farmacologia Sperimentale dell’Università di Catania e  l’Istituto di Scienze Neurologiche del CNR , in gran Bretagna presso il Northwick Park Institute for Medical Rresearch , negli USA presso  il Rockefeller Neurosciences Institute,  il New York Medical College, e l’Institute of Human Virology University of Maryland. E’ membro dell’ American Society of Neuroscience,  del comitato scientifico dell’ American Accademy of Antiaging Medicine e del direttivo della Società Italiana di Nutraceutica. Si è specializzato nella ricerca sui meccanismi molecolari della resistenza cellulare allo stress, dell’invecchiamento tissutale e dei disordini neurodegenerativi. Relatore in oltre 70 congressi internazionali, autore di oltre 50 pubblicazioni scientifiche, detentore di 6 brevetti ,scrive sulle maggiori riviste internazionali di settore. Abilissimo divulgatore, ha scritto 4 libri e viene sistematicamente invitato dalla Rai in programmi di divulgazione medico scientifica.

 

MASSIMO TAMMARO

Ex istruttore e pilota da caccia pluridecorato per missioni NATO, nel 1998 entra nelle Frecce Tricolori. Nel 2004 diviene pilota leader della pattuglia acrobatica e nel 2006 comandante. Nel 2011 lascia l’incarico allo Stato Maggiore per dedicarsi al mondo del Coaching. Ottiene un Master alla Bocconi ed è stato recentemente ammesso all’MBA della New York School of Business. Viene convocato per tenere corsi e conferenze sul miglioramento delle prestazioni dei team in ogni settore; ha lavorato fra gli altri con: Unicredit, Generali, Ansaldo, Enel, Poste it., Electrolux, Mondadori, Luxottica, Oracle, Sky tv, Nestlé, Despar, Technogym, Politecnico di Milano, Ospedale Bambin Gesù, Mercedes, Fiat, Ferrari, etc. . Nel 2012 la Ferrari lo ingaggia  permanentemente e lo incarica di  istituire il “Corporate Accademy Project” aziendale  e, nel 2013, il “Risk Management Project”  per il Team di Formula 1.

 

LUIGI M. BIASUCCI

Ricercatore e docente presso il Dipartimento di Scienze Cardiovascolari dell’Università Cattolica di Roma e Dirigente Medico all’Unità Coronarica del Policlinico Gemelli, si è formato alla prestigiosa scuola del Prof. Maseri (che annovera fra i suoi pazienti anche la Regina Elisabetta II d’Inghilterra) e del Prof. Crea (il più giovane membro del team che seguì Papa Giovanni Paolo II nel suo ricovero del 2005). Si occupa dello studio avanzato delle cause fondamentali dell’infarto ed ha partecipato a ricerche italiane, fra le più avanzate al mondo, sul rapporto fra infiammazione e patologie cardiocircolatorie e sull’utilizzo a scopo preventivo di  biomarker infiammatori. Fa anche parte di un gruppo di specialisti coordinato dal Prof Crea che risponde ai quesititi dei lettori, sul forum di cardiologia del Corriere della sera.

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GIOCHI SPORTIVI INVERNALI – PROGETTO SPORT DI CLASSE

26 Febbraio 2015 at 12:49

Questa mattina(25.02), dalle ore 8:30 alle ore 12:00, presso il Palazen di Villanova, tutti i bambini della scuola Rosmini, hanno partecipato alla prima edizione dei giochi sportivi invernali, organizzati grazie al progetto “Sport di classe” con l’ intervento del tutor sportivo sig. ra Speciale Maria .

I bambini sono stati occupati svolgendo percorsi, giochi e dimostrazioni di judo.
Un grazie particolare a Edoardo Muzzin maestro di judo che ci ha permesso di utilizzare la struttura del Palazen per lo svolgimento dei giochi e un grazie agli insegnanti per la collaborazione
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Nutrizione e Sport

25 Febbraio 2015 at 8:36

A.S.D. Skorpion Club Libertas Pordenone Skorpion Pordenone organizza la 1°  conferenza del ciclo “Nutrizione e Sport” Relatrice: Dott.ssa Marta Molin – Dietista e Nutrizionista dello Sport.

L’invito è rivolto a tutti coloro che sono interessati alle tematiche dell’alimentazione sana (ma non sono mai riusciti a metterla in pratica!). Questo incontro affronterà temi di carattere generale nell’ambito del corretto approccio al cibo e sarà propedeutico per i due successivi incontri mirati alla nutrizione dell’atleta.

Nutrizione e Sport – 25 febbraio 2015

Mauro Baron nominato Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana

24 Febbraio 2015 at 16:01

‘Mi è gradito comunicarle che il Presidente della Repubblica, con decreto del 27 dicembre 2014, si è compiaciuto conferirle l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica italiana’.

Con questa comunicazione firmata dal vice prefetto di Pordenone, il cordenonese Mauro Baron è stato informato del grado cavalleresco insignitogli. Una nomina con la quale si premia l’intenso operato di quest’uomo di sport. Nativo di Pordenone (classe 1957), Mauro risiede a Cordenons con la moglie Graziella Biasiato (attuale presidente del Gkc Cordenons). Il loro figlio Luca è stato più volte campione italiano di canoa, ed è un formatore nazionale Libertas. Mauro Baron ha nel suo curriculum la pratica di svariati sport: basket, atletica leggera, motociclismo, nuoto, sci e naturalmente canoa (campione italiano master nel 2004). Conseguito il diploma Isef, nel 1980 fonda il Gruppo Kayak Canoa Cordenons, soddisfacendo la forte domanda proveniente dalla gioventù locale. I frutti del lavoro emergono nel 1984 con i primi titoli nazionali di categoria. Da allora c’è sempre stato almeno un portacolori del Gkcc in Azzurro. La sua prima convocazione come collaboratore tecnico della Nazionale è arrivata ai Mondiali senior del 1985 (Augsburg, Germania). Grazie ai suoi metodi è maturata la compianta Barbara Nadalin, olimpionica ad Atlanta 1996. Indubbio talent scout, dalle sue mani si forgiano poi gli astri nascenti di Daniele Molmenti (poi accasatosi alla Forestale) e Andrea Romeo (Marina Militare).

Nel 2005 gli viene conferito l’incarico di ct della Nazionale di canoa slalom (che dota di un programma di crescita ad hoc) e il team azzurro consegue una sequela di medaglie e titoli in ambito internazionale. Alle Olimpiadi di Londra 2012, il pupillo Molmenti conquista il massimo alloro nel kayak. Subito dopo, Baron viene consacrato direttore tecnico unico dei settori olimpici, che contempla i settori slalom e velocità. Dallo scorso ottobre, Mauro decide di dedicarsi al solo slalom con l’obiettivo di confermare l’eccellenza a Rio 2016. Tra i suoi progetti locali, prossimamente avverrà l’inaugurazione di una Scuola di canoa sullo specchio del lago Burida, in virtù della consolidata sinergia con il Centro provinciale Libertas, di cui è consigliere. Attualmente, Baron è impegnato in Australia fino al 10 marzo per un raduno della Nazionale, e dal 22 proseguirà alla volta di Londra per studiare il canale dei prossimi Mondiali, che assegneranno i pass per i giochi olimpici di Rio 2016.

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Lettera di un Allenatore alla Mamma di un Bimbo “Scarso”

14 Febbraio 2015 at 12:55

La lettera del Mister Andrea Checcarelli, ha fatto il giro del mondo si può dire, commenti alla stessa sono giunti addirittura dalla Bolivia o dalla Thailandia. Ma cosa c’è scritto di così importante su questa lettera? Bè questa lettera, pubblicata sul sito della Real Virtus, contiene delle parole di incoraggiamento destinate alla madre di un ragazzino che ha deciso di smettere di giocare.

La lettera è stata resa pubblica perché ricca di valori e perché rispecchia la filosofia della società, ma voglio condividerla con voi soprattutto perché è una grande lezione di vita.

“Salve signora! Per me che ho allenato un anno suo figlio, sapere che è sua intenzione quella di interrompere l’attività, è un piccolo-grande fallimento da allenatore. Un fallimento non solo come tecnico, ma anche come persona, indipendentemente da quelle che sono le problematiche singole del bambino, della famiglia.

Non essere riuscito a coinvolgerlo a pieno, a stimolarlo, ad integrarlo al meglio all’interno della squadra, a fargli migliorare quei limiti quel tanto che sarebbe bastato, a farlo considerare “più bravo”, da se stesso, ma anche da sua madre.

Volevo comunque dirle che suo figlio non sarà stato il migliore fisicamente, tecnicamente, tatticamente… ma eccelleva, era il più bravo, per la sua attenzione, per l’applicazione delle direttive dategli. Per il rispetto che ha sempre dimostrato nei miei confronti, durante gli allenamenti ed alle partite. In questo era il migliore.

E’ sicuramente il migliore, basta farlo continuare a giocare, se è quello che lui vuole!

Con tutte queste qualità umane, si può migliorare tantissimo, lavorando per colmare i suoi limiti. Glielo dice uno che, una volta, non aveva spazio a Passaggio di Bettona, nella squadra dei suoi amici e coetanei. A 14 anni stavo per smettere di giocare, andai a giocare in un altro ambiente, a Cannara, e trovai lì modo di esprimere al meglio quello che avevo dentro. Di migliorare, di vincere tante partite, tante quante ne avevo perse a Passaggio quando, oltretutto, non venivo molto considerato dall’ambiente e dall’allenatore.

A Passaggio di Bettona ci sono tornato a 20 anni, dopo aver vinto anche un campionato nazionale juniores per squadre dilettanti, con il Cannara. Ci sono tornato, perché m’hanno cercato loro (evidentemente qualcuno non mi aveva considerato quanto meritavo in passato) ed ho giocato e vinto tanto.

Ho vinto anche un campionato anche a Passaggio, prima di infortunarmi e di smettere di giocare qualche anno fa. Ma smettere di giocare è una delle poche cose che cambierei del mio passato, glielo assicuro!

Anche perché nel calcio sono riuscito a dimostrare a me stesso che con la passione ed il lavoro si possono ottenere grandi soddisfazioni personali, senza sotterfugi di sorta, in maniera pulita. Solo facendosi “un culo così”, insomma. Aggiungo che le qualità che ha suo figlio, non sono assolutamente secondarie all’interno di un contesto di gruppo. Così come è giusto cercare di educare, punire, ma non emarginare, un bambino dotato tecnicamente, ma maleducato, è altrettanto giusto permettere a chi è dotato di altre qualità, e meno di altre, di potersi comunque esprimere.

Oltretutto in un contesto come la Real Virtus. Una società che offre un servizio alle famiglie ed ai bambini del posto, più per funzione sociale, che per spirito competitivo, di vittoria, di primato. E’ bello vedere che gli amici del paese, possano avere un luogo di ritrovo, per la propria crescita, visto che il nostro paese non ne offre di tantissimi.

Le qualità di suo figlio, sia nella vita settimanale del gruppo, che nella domenica di gara, sono molto importanti per la squadra. Anche per raggiungere quei risultati che, ogni tanto, fanno bene al gruppo stesso. Perché suo figlio, soprattutto grazie a voi genitori è un bambino che è contento di giocare anche solo 5 minuti. Si impegna, col sorriso. Fa un po’ da contraltare rispetto a chi, dotato tecnicamente, gode della fiducia del mister, a volte, non meritandosela. E gioca magari controvoglia.

Non so se c’era quando fece gol; io mi ricordo bene. E’ stato molto bello, vederlo esultare. Una scena quasi da film… chi l’avrebbe mai detto? Forse neanche io, di certo… però il calcio è anche questo. Se ha avuto quella piccola gioia, se l’è sudata tutta, suo figlio. Per questo è più bella! Non lo privi di quei 5 minuti se per lui sono importanti. Alla squadra mancherebbe anche un genitore come te.

In un contesto dove tutti gli animi sono esagitati, c’è maleducazione, esasperazione, persone che credono di essere mamma e papà di Messi, Maradona e Van Basten, la sua voce fuori dal coro ed il suo profilo basso, sono un esempio per gli altri genitori. Ma forse, mi permetta di dirglielo, è un po’ troppo fuori dal coro. Talmente tanto che finisce per uniformarsi al coro stesso… se lascia perché suo figlio “è scarso” diventa come quelli che credono di avere il figlio “forte” e sbraitano da fuori alla rete, peggio dei cani randagi, pretendendo spazio ed importanza.

E questa fine non se la meriterebbe, non la rappresenterebbe. Nel calcio ci vorrebbero più bambini come suo figlio e più genitori come lei. Pensaci e pensateci, anzi: ripensateci!”

Ai bambini va insegnato come ci si diverte, non come si compete. Va insegnato come ci si comporta, vanno insegnati i sorrisi, vanno insegnati i valori, non la vittoria ad ogni costo, l’essere bravo sugli altri.

Questa lettera rappresenta un ottimo punto di partenza per chi si appresta adiventare genitore e deve scegliere come educare il proprio figlio, ma è anche un ottimo pretesto per riprendere i propri figli se pensano che vincere sia più importante che partecipare.

Il 27° Torneo Internazionale di Judo Vittorio Veneto si conferma il più affollato e seguito nel Web

9 Febbraio 2015 at 21:04
Con quasi 800.000 “visite on line” e migliaia di presenze allo “Zoppas Arena” di Conegliano, la 27^ edizione della gara ha sfiorato ogni più rosea previsione

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Se il successo non è cosa nuova per un Club che da decine d’anni ottiene costantemente risultati di primo piano, ciò che pone il Judo Vittorio Veneto al centro dell’attenzione nazionale ed internazionale rimane “l’ International Judo Trophy”. Giunto ormai alla 27^ edizione, questo torneo si è ormai affermato per almeno due caratteristiche peculiari che lo rendono particolarmente appetibile ai tanti appassionati di questo sport:  la qualità e quantità dei partecipanti. Anche quest’anno i risultati dell’intenso fine settimana programmato nell’accogliente palasport “Zoppas Arena” di Conegliano sono stati non solo all’altezza degli anni precedenti ma addirittura superiori ad ogni più rosea previsione grazie alla visibilità offerta da internet. Se la struttura sportiva coneglianese è infatti in grado di accogliere senza problemi le migliaia di atleti e spettatori che ogni anno affollano la manifestazione, ciò che più ha stupito gli organizzatori è stata la straordinaria visibilità “on line” di quest’anno. Tutta la gara viene infatti ripresa da più telecamere e  fotografi, che solo  l’anno scorso avevano ricevuto oltre 200.000 “visite” sull’ apposito sito internet della gara. Quest’ anno le persone che si sono interessate all’evento sono però quadruplicate, arrivando quasi ad  800.000 “visite” nei soli due giorni di gara, a conferma della grande visibilità ormai raggiunta da questa manifestazione sportiva. I risultati della 27^ edizione hanno visto la prima giornata di gara vinta dal gruppo sportivo delle “Fiamme Oro” Roma, seguito dal “Banzai Cortina” sempre di Roma e dai bravi svizzeri del “Judo Morges”.  Nella seconda giornata, lo squadrone della Società campione d’Italia Akiyama Settimo Torinese ha dominato la competizione, seguito dalla Società Ginnastica Triestina e dai padroni di casa del Judo Vittorio Veneto. Nella Classifica finale assoluta, data dalla somma dei risultati ottenuti nei due giorni di gara, c’è stata una nuova affermazione dell’Akiyama Settimo Torinese, seguito dalla Società Ginnastica Triestina, dal Judo Vittorio Veneto, dallo Yama Arashi Udine, dal Team Romagna Judo e cosi via, in un lungo elenco di Società italiane e straniere in gara.

da judovittorioveneto.net

Jigoro Kano

9 Febbraio 2015 at 14:14

I concetti Fondamentali:

Principio

Postura: legame tra mente e corpo

9 Febbraio 2015 at 12:41

Da La Rivista di Educazione Fisica, Scienze Motorie e Sport | Gennaio 2012

Dentro e fuori di Christian De Martino

Negli ultimi tempi il termine postura è diventato così tanto di uso comune da determinarne quasi un abuso. In questo lavoro definiremo correttamente il suo significato e alcuni aspetti a esso connessi

I corsi a sfondo posturale – rieducazione posturale, postural pilates, yoga posturale ecc. – nascono ormai un po’ ovunque ma mentre in alcuni casi si tratta di attività ben organizzate, altre volte si incappa in attività tenute da chi di postura ne capisce ben poco. Esiste uno stretto rapporto tra postura, dolore, abitudini di movimento e psiche. Cominciamo col darne la definizione: la postura è il risultato dell’interazione funzionale tra le componenti biomeccaniche, neurofisiologiche, psicologiche e psicosomatiche dell’individuo, che si evidenzia con gli atteggiamenti statici e dinamici dei segmenti corporei, variabili in relazione agli obiettivi da perseguire e agli stimoli dell’ambiente (Martinelli – Parodi 2007). Dalla definizione si deduce che la postura non è riconducibile solo a come stiamo in piedi ma a come viviamo la vita a livello spaziale, psicologico e temporale. La postura è spesso intesa esclusivamente come l’atteggiamento nello spazio del capo, della colonna vertebrale, delle spalle, del bacino, degli arti superiori e di quelli inferiori anche se questa visione ne è però solo una parte. Una postura realmente sana è caratterizzata da una naturale grazia nei movimenti e soprattutto da un porsi positivamente nei confronti della vita in generale. Questo fine legame che mette in relazione psiche e corpo è perfezionabile sviluppando una maggiore consapevolezza rispetto alle nostre abitudini fisiche e ai nostri collegamenti emotivi con l’ambiente circostante. Perché dedicarsi a un lavoro individuale così impegnativo? Semplicemente perché il risultato in termini di salute sarebbe davvero considerevole. Postura: legame tra mente e corpo Negli ultimi tempi il termine postura è diventato così tanto di uso comune da determinarne quasi un abuso. In questo lavoro definiremo correttamente il suo significato e alcuni aspetti a esso connessi Cervello e corpo rispondono agli eventi in modo simbiotico, basti pensare che agli eventi immaginati la risposta corporea è uguale a quella evocata nel caso in cui gli stessi eventi fossero reali. Ricordate qualche situazione di pericolo vissuta in passato? Episodi di vita in cui avete dovuto reprimere delle emozioni? Sono tutti momenti in cui voi stessi, o meglio la vostra mente e il vostro corpo, hanno costruito temporaneamente – anche se potrebbe evolvere in una condizione definitiva – una cosiddetta armatura muscolo-fasciale di protezione. È una reazione che determina, come effetto riflesso, una contrazione muscolare con conseguente limitazione della mobilità articolare. In un’ottica psicosomatica si può considerare come il tentativo (ottenuto irrigidendo il corpo) di sentirsi più sicuri e meno vulnerabili. Anche se questa rigidità pseudo-rassicurante interferisce con la naturale fluidità che caratterizza generalmente i gesti degli esseri umani con la conseguente comparsa, a lungo termine, di mal di schiena, cervicalgie, dorsalgie ecc.

Le conseguenze

La tensione muscolo-fasciale distrugge la fluidità del corpo e dei suoi movimenti determinandone il logorio. Le tecniche di rieducazionerilassamento (tra cui ginnastica posturale, bioenergetica, metodo Bertherat, Pancafit, bioginnastica ecc) sono un utilissimo mezzo terapeutico, quasi un’opera di restauro per la fluidità corporea. È innegabile che una minima tensione muscolare sia necessaria – d’altronde la sua assenza non permetterebbe un adeguato adattamento alla forza di gravità – ma l’eccesso risulta decisamente deleterio. Per intenderci ancora meglio: l’essere colpiti da una pallonata o da parole particolarmente severe o offensive porta l’inconscio a reagire come se ci si trovasse di fronte a una minaccia di morte o comunque di pericolo, il che è normale tanto che è anche grazie a questo meccanismo è stata possibile l’evoluzione umana. L’irrigidimento e la restrizione non sono però altro che tentativi naturali di rassicurazione e stabilizzazione sia psichica (in modo da mantenere la calma) sia fisica (per evitare azioni improprie). In conclusione la postura oltre a riflettere la nostra storia intima e personale è anche influenzata dall’ambiente in cui viviamo: il lavoro, la famiglia e la società in genere. Considerando che un mal di schiena può avere tante cause si ritiene un valido aiuto – ma non l’unica soluzione – impegnarsi in un lavoro di consapevolezza posturale (preferibilmente seguito da personale competente, magari laureato in scienze motorie o diplomato Isef) che tramuti il tempo investito in un risultato di salute e benessere. Quanto detto potrà sembrare strano ma, per i legami messi in evidenza, come dice Ken Dychtwald: “… finché una persona è viva, non è mai un corpo separato dalla mente …” (Psicosoma, edizioni Astrolabio – Roma, 1978).