Festival Italiano del volontariato: pronti a partire?

9 Maggio 2017 at 13:33

Siamo pronti per il Festival Italiano del Volontariato che si terrà a Lucca dal 12 al 14 maggio 2017.

L’evento organizzato dal Centro Nazionale per il Volontariato e dalla Fondazione Volontariato e Partecipazione è stato presentato oggi dal Presidente del Cnv Edoardo Patriarca nella sala stampa della Camera dei Deputati.

Il Festival è ormai un appuntamento consolidato giunto alla settima edizione, una occasione di riflessione e di incontro per tutte quelle forze che compongono l’ossatura del volontariato italiano.

L’onorevole Patriarca lo definisce “un evento imprescindibile nel panorama civile del nostro Paese. Vogliamo affermare con forza che l’Italia ha bisogno di ricostruire prima di tutto la sua anima, un’anima positiva, accogliente, solidale e speranzosa che per diverse generazioni ha fatto in modo che il Paese crescesse non solo nella sua dimensione economica, ma anche in quella sociale.”

Il tema di quest’anno è la ricostruzione. Una parola chiave che segna la volontà di lanciare idee che facciano bene alla società, capaci di riconnettere il tessuto sociale e di restituirgli il senso critico e la volontà di cambiamento su cui la società civile si fonda come soggetto politico.

La scelta del centro di Lucca è un segnale importante per dire che il volontariato ha origine nelle città, nel cuore delle periferie e delle difficoltà. Il volontariato deve riprendersi la forza di riscostruire la narrazione di storie di umanità e di vita. I volontari come costruttori di buone comunità e di accoglienza sono il soggetto naturale per costruire legami, per rallentare un sistema sociale a volte schiacciante.

Siamo convinti che ricostruire tutto ciò che è sfilacciato sia un dovere in questo paese. Ogni giorno nella pratica sportiva che proponiamo sul territorio emerge questa necessità di rallentare, di fermarsi e di incontrarsi. Il terzo settore è oggi più che mai un collante e una risorsa di benessere.

Ma non deve essere lasciato solo, non deve essere emarginato a necessità di sostegno sociale ma

può e deve tornare centrale nella costruzione della qualità della vita di tutti.

Anche in questo senso il Festival del Volontariato ha scelto la contaminazione, invitando a partecipare imprenditori, investitori sociali e istituzioni politiche, perché il benessere, la partecipazione e la consapevolezza civile riguarda tutti noi.

La Libertas ha deciso di essere presente al Festival con la voglia di ribadire il suo ruolo, un ruolo di presenza e vicinanza al singolo e alla famiglia. In questi anni il terzo settore ha visto centrale il tema della fiducia, come nodo di rinascita del volontariato non più relegato a momenti occasionali ma che al centro di uno stile di vita e risorsa personale.

Impegnarsi nello stile della gratuità è infatti anche una occasione relazionale importante che restituisce spazi pubblici ai cittadini.

Lo sport che facciamo è una realtà ma anche una speranza possibile e praticabile.

La Libertas al Festival Italiano del Volontariato: sport come strumento di integrazione sociale

29 Aprile 2016 at 7:51

Il Presidente della Libertas Prof. Luigi Musacchia ha partecipato ai lavori del Festival Italiano del Volontariato che si è svolto recentemente a Lucca.

‘Il protocollo di intesa sottoscritto dal Coni e dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) è nato prevalentemente per facilitare l’accesso dei minori stranieri alle attività sportive”. – Ha dichiarato Musacchia nel Corso del suo intervento – “La Collaborazione tra Anci e Coni è conseguente a numerose segnalazioni pervenute dai territori in merito alle difficoltà di accesso alle strutture sportive ed alla disomogeneità delle prassi adottate. Il protocollo di intesa consente di standardizzare le procedure di accesso del minore straniero (accompagnato e non) al mondo dello sport. L’articolo 1 riassume la mission di questo importante accordo: ‘L’attività sportiva per i minori si propone come strumento di tutela dei valori fondamentali della persona e di adesione ad un modello di rapporti basati sul rispetto delle regole, dell’autodisciplina e dell’integrazione, costituendo per i ragazzi un’occasione di maturazione e di crescita. In tal senso l’attività sportiva è particolarmente efficace per favorire percorsi di integrazione ed inclusione sociale tra ragazzi italiani e stranieri’.

“Un altro importante passo in questa direzione – Ha sottolineato Musacchia – è stato compiuto dall’approvazione della legge sullo ‘ius soli’ sportivo. ‘Ius soli’ (in latino «diritto del suolo») è un’espressione giuridica che indica l’acquisizione della cittadinanza di un Paese come conseguenza del fatto giuridico di essere nati sul suo territorio indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. Si contrappone allo ‘ius sanguinis’ (diritto del sangue) che indica invece la trasmissione alla prole della cittadinanza del genitore. Quasi tutti i paesi del continente americano applicano lo ‘ius soli’ in modo automatico e senza condizioni. Tra questi gli Stati Uniti, il Canada e quasi tutta l’America meridionale. Alcuni Paesi europei concedono la cittadinanza per ‘ius soli’ (per esempio Grecia, Francia, Portogallo, Irlanda, Regno Unito e Finlandia) sebbene condizionata. Ora anche l’Italia ha avviato un percorso di inclusione sociale approvando la legge sullo ‘ius soli’ sportivo che costituisce un apripista di civiltà e di pari opportunità.”

“E’ un primo passo che consente ai minori stranieri – residenti in Italia da almeno l’età di 10 anni – di tesserarsi, allenarsi e gareggiare per le società sportive appartenenti alle Federazioni Nazionali, agli Enti di Promozione Sportiva, alle Discipline Associate come i minori italiani (con le stesse procedure di accesso e di partecipazione). Non potranno indossare la maglia azzurra. Per entrare finalmente in una Nazionale di disciplina occorre la cittadinanza italiana. Pertanto lo ‘ius soli’ sportivo prelude all’iter legislativo preannunciato dal Governo al fine di completare il percorso di una sostanziale integrazione sociale con il riconoscimento della cittadinanza italiana. La Libertas plaude all’approvazione della legge sullo ‘ius soli’ sportivo che consentirà ai giovanissimi italiani e stranieri di crescere insieme e di abbattere le barriere razziali, etniche e confessionali.”

“Lo sport è senza dubbio – sostiene il presidente della Libertas – un potente vettore di valori che aggrega popoli e culture. Le differenze idiomatiche vengono superate dall’esperanto di una condivisione sportiva. Nel DNA della Libertas è da sempre attiva la percezione congenita dell’accoglienza e dell’integrazione. Una significativa testimonianza di promozione umana e di inclusione sociale giunge dalla Sicilia. E’ stata ampiamente documentata dai media locali e nazionali. La Società Libertas Consolini di Enna accoglie i migranti e scopre i talenti sportivi integrandoli nella compagine multietnica del basket. Emblematica l’odissea del giovane nigeriano Emmanuel Esele giunto a Lampedusa su un barcone ed accolto nella famiglia della Libertas. Emmanuel si è inserito nel collettivo del basket attraverso i valori educativi, formativi, inclusivi dello sport sociale.”

“In sostanza lo ‘sport per tutti’ implica una cultura di interventi e di trasformazioni che solo in parte si svolgono sul campo di allenamento o di gara. Oggi lo sport – conclude Musacchia – è sempre più interconnesso con le dinamiche sociali, culturali, ambientali del nostro Paese. Gli scenari sono le strade, le scuole, le aree verdi, le periferie emarginate, gli istituti penali minorili, le comunità immigrate, ecc. Tutta la società complessa è coinvolta con le sue problematiche, con le sue contraddizioni, con le sue nuove domande di convivenza pluriculturale, multietnica, interconfessionale.”

Edilizia in palestra

9 Luglio 2015 at 10:40

Di seguito un interessante articolo con un progetto per tutelare la salute dei lavoratori da Lucca in diretta : “Ti informo che…. una concreta testimonianza di come lo Sport, con le proprie organizzazioni, si rende anche parte utile e indispensabile al progetto di “benessere sociale” e “tutela” della salute della gente.”

Edilizia…in palestra!

 

La Libertas presente al “Festival Nazionale del Volontariato” – Lucca 2015

29 Aprile 2015 at 7:37

Su incarico del presidente nazionale della Libertas, il professor Luigi Musacchia, sabato 18 aprile il professor Silvio Laudani – allenatore della Atletica Libertas Livorno – ha rappresentanto il Centro Nazionale Sportivo Libertas – unico ente presente – al “Festival Nazionale del Volontariato”, che si è tenuto dal 16 al 19 aprile lungo le vie del centro storico di Lucca. Un evento a cui hanno partecipato volontari e addetti del terzo settore provenienti da tutto lo Stivale per confrontarsi e conoscersi.

La mattinata di sabato 18 è stata dedicata all’incontro con gli studenti. Sotto il tendone della Protezione Civile 150 studenti – provenienti da varie città toscane – si sono riuniti attorno a 8 tavoli per affrontare temi quali:

Bullismo/Cyberbullismo navigazione sicura ed accesso responsabile alla rete, “La fine del bullismo e del cyberbullismo comincia da me”//”Un alunno su 5 è un bullo, lo riconosci, perché ha 5 merende”.
Uso consapevole del denaro per un’educazione alla legalità e per la prevenzione di fenomeni devianti, quali l’usura “Potere d’acquisto = Potere personale?! / “La legalità si costruisce con altra legalità / A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca”. Don Milani.
Il gioco: la ludomania (in positivo) e la ludopatia (in negativo), il gioco d’azzardo e il gioco educativo, “Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco (aggiungo io anche d’azzardo) che in un anno di conversazione”. Platone
La Libertà ed il carcere, testimonianze e percorsi di solidarietà per uan società basata sul recupero, “La liberazione non è la libertà, si esce dal carcere, ma non dalla condanna” Victor Hugo.
Stati Uniti d’Europa, i giovani e gli strumenti di partecipazione nella costruzione dell’Europa dei popoli, “L’Europa non è un luogo, ma un’idea.” Bernard Henri Le VY. “Sì, è l’Europa, dall’Atlantico agli Urali, è l’Europa che deciderà il destino del mondo”. Charles De Gaulle.
9 Maggio Festa dell’Europa (Scelta in ricordo del 9 maggio 1950 – in ricordo della dichiarazione di Shuman –
Sport come pratica di cittadinanza. “Lo sport è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna e la sua assenza non potrà mai essere compensata”, Pierre De Coubertin, dal Libro Bianco Ue presentato per la prima volta nel 2007.
Dono e gratuità, verso la giornata del dono. “Ciò che hai donato è tuo per sempre” / “Il valore di un uomo dovrebbe essere misurato in base a quanto dà e non in base a quanto può ricevere”.
Servizio Civile Nazionale. “Il Servizio Civile è un’opportunità ed una palestra di cittadinanza”.

Argomento dell’incontro a cui ha partecipato in qualità di esperto il professor Laudoni è stato “Lo sport come pratica di cittadinanza”. La metodologia adottata è stata quella del “world caffè”. Al tavolo in rappresentanza del terzo settore nello sport come Testimonial solo Libertas. Circa 20 studenti di vari istituti superiori delle province di Arezzo, Grosseto, Firenze, Lucca, Prato e Pistoia, coordinati da una psicologa, hanno analizzato ed approfondito la tematica in oggetto. Gli studenti stimolati dalla coordinatrice del gruppo e da Silvio Laudani hanno analizzato i concetti dei valori dello sport e dell’attività motoria in generale, delle difficoltà che si incontrano a praticarlo e che portano all’abbandono, sia per carenza di strutture che per i costi elevati. Si è parlato del concetto di agonismo, dell’eccesso del medesimo, delle regole guida dello sport, dell’importanza della funzione socializzante e di integrazione che deve avere lo sport a tutti i livelli.

Tutti gli studenti hanno avuto modo di esprimere il loro parere in relazione all’argomento ed è stato chiesto loro cosa andrebbe fatto per affrontare al meglio le tematiche dell’attività sportiva e cosa ognuno di noi può concretamente fare. E’ stata espressa con determinazione la volontà di fare in modo che nella scuola l’attività motoria abbia realmente pari dignità rispetto alle altre materie.
Al termine sono state elaborate sinteticamente una serie di indicazioni che due studenti del gruppo hanno presentato alla ministra sen. Stefania Giannini che ha ascoltato con attenzione ed al Presidente del Centro Nazionale per il Volontariato, on.le Edoardo Patriarca.

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