Libretto tecnico BUDOPASS

8 Maggio 2017 at 13:31

Si allega lettera del Presidente Nazionale prof. Luigi Musacchia concernente l’istituzione del libretto tecnico BUDOPASS ed il relativo modulo di richiesta.

BUDOPASS – lettera Presidente

BUDOPASS – Allegato 1

Aggiornamenti dal KSDK Parma

19 Gennaio 2016 at 19:38

Ecco tutte le attività organizzate e a cui ha partecipato il KSDK Parma:

4° Trofeo di Mini Judo “Città di Modena”

Trofeo Cinture Colorate “Città di Modena”

Il grande evento poi delle premiazioni:

Premiazione 2015

Per finire poi con una bel compito eseguito da un giovane judoka:

Chi è il Maestro?

Il saluto del Presidente Nazionale Libertas

12 Giugno 2015 at 13:48

Alla luce della prestigiosa intesa tra la Libertas e l’Avis, deputata alla salvaguardia dell’integrità dello sport come fenomeno culturale, aggregatore sociale, veicolo ricreativo e strumento educativo, intendo esprimere la mia ammirazione ed il mio sostegno per la presenza dell’Avis Nazionale all’interno dell’Esposizione Universale, EXPO 2015, in occasione della Giornata Mondiale del Donatore di sangue in programma il 14 giugno prossimo.

Un evento durante il quale sarà tracciato lo stato dell’arte della donazione di sangue nel mondo, con un focus anche sulla qualità della vità e sull’importanza di una corretta alimentazione. Tematiche – queste ultime – che rappresentano i vessilli del Progetto Nazionale della Libertas – “Sport, Cibo & Salute”,  presentato in occasione delle celebrazioni del nostro storico traguardo dei 70 anni di vita (1945/2015), in piena sintonia, appunto, con il leitmotiv dell’Expo 2015.

Tale partecipazione sottolinea ulteriormente la consonanza tra Libertas e Avis, ribadendo il nostro impegno nella difesa dei valori del volontariato, sportivo e non. Quel volontariato che ha contribuito alla crescita delle due realtà, e che – auspico – possa rappresentare nel tempo la mission di questo nobile connubio.

Prof. Luigi Musacchia

                                                                                                Presidente Nazionale Libertas

presidente musacchia

Lettera di un Allenatore alla Mamma di un Bimbo “Scarso”

14 Febbraio 2015 at 12:55

La lettera del Mister Andrea Checcarelli, ha fatto il giro del mondo si può dire, commenti alla stessa sono giunti addirittura dalla Bolivia o dalla Thailandia. Ma cosa c’è scritto di così importante su questa lettera? Bè questa lettera, pubblicata sul sito della Real Virtus, contiene delle parole di incoraggiamento destinate alla madre di un ragazzino che ha deciso di smettere di giocare.

La lettera è stata resa pubblica perché ricca di valori e perché rispecchia la filosofia della società, ma voglio condividerla con voi soprattutto perché è una grande lezione di vita.

“Salve signora! Per me che ho allenato un anno suo figlio, sapere che è sua intenzione quella di interrompere l’attività, è un piccolo-grande fallimento da allenatore. Un fallimento non solo come tecnico, ma anche come persona, indipendentemente da quelle che sono le problematiche singole del bambino, della famiglia.

Non essere riuscito a coinvolgerlo a pieno, a stimolarlo, ad integrarlo al meglio all’interno della squadra, a fargli migliorare quei limiti quel tanto che sarebbe bastato, a farlo considerare “più bravo”, da se stesso, ma anche da sua madre.

Volevo comunque dirle che suo figlio non sarà stato il migliore fisicamente, tecnicamente, tatticamente… ma eccelleva, era il più bravo, per la sua attenzione, per l’applicazione delle direttive dategli. Per il rispetto che ha sempre dimostrato nei miei confronti, durante gli allenamenti ed alle partite. In questo era il migliore.

E’ sicuramente il migliore, basta farlo continuare a giocare, se è quello che lui vuole!

Con tutte queste qualità umane, si può migliorare tantissimo, lavorando per colmare i suoi limiti. Glielo dice uno che, una volta, non aveva spazio a Passaggio di Bettona, nella squadra dei suoi amici e coetanei. A 14 anni stavo per smettere di giocare, andai a giocare in un altro ambiente, a Cannara, e trovai lì modo di esprimere al meglio quello che avevo dentro. Di migliorare, di vincere tante partite, tante quante ne avevo perse a Passaggio quando, oltretutto, non venivo molto considerato dall’ambiente e dall’allenatore.

A Passaggio di Bettona ci sono tornato a 20 anni, dopo aver vinto anche un campionato nazionale juniores per squadre dilettanti, con il Cannara. Ci sono tornato, perché m’hanno cercato loro (evidentemente qualcuno non mi aveva considerato quanto meritavo in passato) ed ho giocato e vinto tanto.

Ho vinto anche un campionato anche a Passaggio, prima di infortunarmi e di smettere di giocare qualche anno fa. Ma smettere di giocare è una delle poche cose che cambierei del mio passato, glielo assicuro!

Anche perché nel calcio sono riuscito a dimostrare a me stesso che con la passione ed il lavoro si possono ottenere grandi soddisfazioni personali, senza sotterfugi di sorta, in maniera pulita. Solo facendosi “un culo così”, insomma. Aggiungo che le qualità che ha suo figlio, non sono assolutamente secondarie all’interno di un contesto di gruppo. Così come è giusto cercare di educare, punire, ma non emarginare, un bambino dotato tecnicamente, ma maleducato, è altrettanto giusto permettere a chi è dotato di altre qualità, e meno di altre, di potersi comunque esprimere.

Oltretutto in un contesto come la Real Virtus. Una società che offre un servizio alle famiglie ed ai bambini del posto, più per funzione sociale, che per spirito competitivo, di vittoria, di primato. E’ bello vedere che gli amici del paese, possano avere un luogo di ritrovo, per la propria crescita, visto che il nostro paese non ne offre di tantissimi.

Le qualità di suo figlio, sia nella vita settimanale del gruppo, che nella domenica di gara, sono molto importanti per la squadra. Anche per raggiungere quei risultati che, ogni tanto, fanno bene al gruppo stesso. Perché suo figlio, soprattutto grazie a voi genitori è un bambino che è contento di giocare anche solo 5 minuti. Si impegna, col sorriso. Fa un po’ da contraltare rispetto a chi, dotato tecnicamente, gode della fiducia del mister, a volte, non meritandosela. E gioca magari controvoglia.

Non so se c’era quando fece gol; io mi ricordo bene. E’ stato molto bello, vederlo esultare. Una scena quasi da film… chi l’avrebbe mai detto? Forse neanche io, di certo… però il calcio è anche questo. Se ha avuto quella piccola gioia, se l’è sudata tutta, suo figlio. Per questo è più bella! Non lo privi di quei 5 minuti se per lui sono importanti. Alla squadra mancherebbe anche un genitore come te.

In un contesto dove tutti gli animi sono esagitati, c’è maleducazione, esasperazione, persone che credono di essere mamma e papà di Messi, Maradona e Van Basten, la sua voce fuori dal coro ed il suo profilo basso, sono un esempio per gli altri genitori. Ma forse, mi permetta di dirglielo, è un po’ troppo fuori dal coro. Talmente tanto che finisce per uniformarsi al coro stesso… se lascia perché suo figlio “è scarso” diventa come quelli che credono di avere il figlio “forte” e sbraitano da fuori alla rete, peggio dei cani randagi, pretendendo spazio ed importanza.

E questa fine non se la meriterebbe, non la rappresenterebbe. Nel calcio ci vorrebbero più bambini come suo figlio e più genitori come lei. Pensaci e pensateci, anzi: ripensateci!”

Ai bambini va insegnato come ci si diverte, non come si compete. Va insegnato come ci si comporta, vanno insegnati i sorrisi, vanno insegnati i valori, non la vittoria ad ogni costo, l’essere bravo sugli altri.

Questa lettera rappresenta un ottimo punto di partenza per chi si appresta adiventare genitore e deve scegliere come educare il proprio figlio, ma è anche un ottimo pretesto per riprendere i propri figli se pensano che vincere sia più importante che partecipare.

Messaggio del Ministro Alfano per il 70° Libertas

29 Ottobre 2014 at 12:29

GLI IDEALI DEGASPERIANI:

A 70 ANNI DALLA NASCITA DELLA LIBERTAS

Il Centro Nazionale Sportivo Libertas fu una delle grandi intuizioni di Alcide De Gasperi per rivitalizzare il tessuto sociale dell’Italia post bellica. In prossimità dei 70 anni dalla vostra fondazione – e a 60 anni dalla morte del vostro fondatore – abbiamo l’occasione di delineare un bilancio sul contributo morale e storico che la Libertas ha saputo dare alla ricostruzione e allo sviluppo del nostro Paese.

A partire dallo sport di base per giungere alle grandi competizioni agonistiche, la Libertas è stata strumento per migliaia di giovani per crescere nello sport e nella socialità. Centinaia sono i campioni che hanno difeso i colori azzurri fino alle Olimpiadi: su tutti il ricordo di Sara Simeoni, non solo fuoriclasse nella sua disciplina ma esempio di passione e dedizione, doti certamente coltivate nella sua quotidianità alla Libertas.

Ma la vostra attività si è estesa anche ad altri ambiti della vita sociale oltre a quella sportiva: dalla formazione professionale al volontariato nel settore della protezione civile, dalle iniziative culturali e del tempo libero ai programmi turistici, la Libertas ha sempre mantenuto inalterati i propri valori, aggregando giovani e meno giovani e fornendo servizi di qualità alla comunità tutta.

Il Ministero dell’Interno vi ha riconosciuto Ente Nazionale con carattere assistenziale già nel 1979 e oggi, come attuale ministro, ho il dovere di ringraziarvi per come vi dedicate nella cura dei più deboli.

Ad ulteriore conferma della vostra storia e di quanto potrete ancora offrire alla nostra convivenza civile, Expo 2015 ha coniato una medaglia commemorativa in onore del vostro prezioso operato e come segno per tutti i visitatori dell’Esposizione Universale di una delle eccellenze italiane.

L’Italia è a un bivio: in mezzo alla crisi deve scegliere se tornare a crescere ed essere punto di riferimento tra i grandi Paesi del mondo, o se ridimensionare le proprie ambizioni e scorrere in seconda fila nelle gerarchie globali. Per scegliere la giusta strada l’Italia deve puntare – come fece De Gasperi – sulla persona e i corpi intermedi, unico e vero motore di sviluppo e benessere. La Libertas è un esempio di quanto quella visione degasperiana fosse lungimirante e ancora attuale: sta a ciascuno di noi, per le responsabilità che ci competono, perseguire la certezza che nella persona brucia il fuoco della creatività. Tale potenzialità ha bisogno di luoghi – come voi siete – per esprimersi e diffondersi e le istituzioni – e questo è il mio impegno di fronte a voi oggi – devono riconoscere e sostenere ogni tentativo in tal senso.

Non mi resta che ringraziarvi ed esprimervi i miei più sinceri auguri, innanzitutto come presidente della Fondazione De Gasperi ed anche a nome della signora Maria Romana De Gasperi nostro presidente onorario, in occasione di questa ricorrenza così importante per tutti noi.

On. Angelino Alfano
Ministro dell’Interno
Presidente Fondazione “Alcide De Gasperi”

Lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri

22 Ottobre 2014 at 16:51

AGLI ORGANI DIRETTIVI NAZIONALI DEL CNS LIBERTAS

AI CENTRI COMUNALI – PROVINCIALI – REGIONALI

Vi invio il testo della lettera trasmessa a Matteo Renzi Presidente del Consiglio dei Ministri. Il CNS Libertas chiede al Governo di inserire la tutela psico-fisica dei giovanissimi al centro della riforma della scuola.  L’attività motoria nella scuola resterà un’utopia demagogica se non si risolveranno cronici ritardi infrastrutturali – ormai divenuti endemici – che hanno condizionato la qualità della vita di intere generazioni: palestre anacronistiche e fatiscenti, banchi non ergonomici che causano devianze posturali (paramorfismi), zainetti onerosi che gravano sulla colonna vertebrale (tratto cervicale, dorsale e lombo sacrale). Per queste motivazioni la Libertas promuove una campagna nazionale di prevenzione ergonomica al fine di responsabilizzare le scuole, di coinvolgere le famiglie (posture a tavola, sul computer, dinanzi al televisore, ecc.), di sensibilizzare MIUR, CONI e media.

I miei saluti più cordiali

Enrico Fora

Lettera aperta al Premier Matteo Renzi