Da guru locale delle arti marziali a coordinatore nazionale del settore judo dell’ente di promozione Libertas. È l’excursus sportivo di Edoardo Muzzin, dirigente e tecnico della polisportiva Villanova Judo Libertas di Pordenone, società da lui stesso fondata. La sua figura imponente spicca in tutte le manifestazioni del settore, ma anche nelle iniziative del quartiere di riferimento, di cui è un po’ il totem di riferimento.
– Edoardo, innanzitutto la tua carta d’identità…
‘Sono un baby pensionato di 58 anni, e per tutti sono Dudu, un diminutivo che mi hanno dato in tenera età in terra francese, dove sono nato. Sono istruttore Fijlkam con la qualifica di Maestro quarto Dan’.
– Raccontaci i tuoi trascorsi sportivi e gli attuali impegni?
‘Nulla di rilevante nel mio passato sportivo, hanno casomai ottenuto molto di più i miei allievi. Oggi sono dirigente e tecnico della polisportiva di Villanova e della società Judo Libertas Porcia, nonché consigliere nazionale Libertas e componente della commissione Libertas – Avis’.
– Dai primordi di rione ai margini della città, come si è evoluto il quartiere di Villanova nel quale vivi?
‘Attualmente è un quartiere molto attivo, in cui la polisportiva ha avuto un ruolo fondamentale, non solo per la diffusione del judo, ma anche per aver stimolato la pratica sportiva in senso lato. Anzi, la polisportiva Villanova è tuttora parte attiva nel collaborare a nuove iniziative, al fianco della scuola e dei progetti del welfare di comunità’.
– Come si spiega la diffusione e l’apprezzamento delle arti marziali in una città come Pordenone?
‘Anche per i non addetti ai lavori, le arti marziali sono riconosciute come ottimo strumento educativo per la gioventù. Ad esempio, nell’Istituto comprensivo sud di Pordenone lo judo ha iniziato a proporsi sin dal 1982. A tutt’oggi nelle classi della scuola dell’infanzia, delle elementari e delle medie questa disciplina viene sempre richiesta, perché risulta essere un modello educativo’.
– Qual è il tuo ruolo nella Libertas nazionale?
‘Sono consigliere nazionale e il mio impegno è rivolto principalmente alla diffusione dello judo. In tal senso ho avviato un progetto denominato ‘Judo 14 regioni’ con lo scopo di divulgare e mettere in rete tutte le attività del settore. Sono inoltre fresco componente della neonata commissione Libertas – Avis, che ha il compito di sviluppare lo sport all’interno delle strutture Avis, parimenti diffondendo il messaggio della donazione del sangue. Questa Commissione è il risultato di un lavoro condotto assieme al pordenonese Carmelo Agostini, consigliere nazionale e membro di giunta Avis, che ha portato alla stipula di una convenzione tra Avis e Libertas’.
– Torniamo a Pordenone, una città ancora bisognosa di… ?
‘Di molte cose, fra cui un maggior coordinamento tra associazioni e istituzioni quali Comune, Provincia e Coni. A mio parere negli ultimi anni le società sportivesono state lasciate a se stesse. Non è solo una questione di mancanza di fondi, ma soprattutto di una progettualità da condividere’.