La Libertas al Festival Italiano del Volontariato

16 Maggio 2017 at 7:30

Parte oggi la settima edizione del Festival Italiano del Volontariato, che si tiene a Lucca dal 12 al 14 maggio, e nella conferenza di apertura il tema non poteva non essere legato alla ricostruzione del tessuto sociale del Paese.

I giovani al centro della discussione come patrimonio del futuro e possibilità di cambiamento. Potrebbe apparire un tema scontato ma l’analisi proposta nell’affrontare la questione è tutt’altro che banale.

Hanno dato vita al dibattito, il Prefetto Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Franco Gabrielli, e il Prof. Alessandro Rosina dell’Università cattolica del Sacro Cuore, ponendo subito l’attenzione sulle problematiche sociali della emarginazione giovanile e dell’integrazione culturale.

E’ spesso fuorviante pensare che l’integrazione sia un tema che riguarda solo i flussi migratori quando invece tocca da vicino anche il contesto familiare italiano.

Una società sana infatti si struttura sulla capacità di restituire consistenza quantitativa e qualitativa a quella fascia demografica che si sintetizza nella parola giovani.” Inizia così il Prof. Rosina, tirando subito in causa l’investimento sul futuro.

Il contesto di crisi degli ultimi anni ha contribuito a fare scivolare verso il margine molti ragazzi amplificando il problema della coesione sociale. Una società che non cura i propri mattoni, come li ha definiti il professore, ha poche possibilità di tenuta. In questo senso l’esperienza dell’associazionismo e del volontariato può dare risposte convincenti e restituire spazi di esperienza ai moltissimi giovani che si trovano in quella condizione che viene definita generazione NEET (Not in Education, Employment or Training), che altro non significa che senza lavoro o impegno formativo.

E’ interessante notare che sono proprio i giovani a dichiarare di avere fiducia nel mondo del volontariato come risorsa che in quello delle Istituzioni, confermando che questa non è una generazione X ma una generazione in difficoltà che ha tutta la voglia di prendere parte alla vita attiva e produttiva della società.

E allora riemerge il ruolo fondamentale che possiamo avere come Ente di Promozione Sportiva e Sociale nel rispondere a queste esigenze.

Gli elementi di qualunque cambiamento sono due rischi e opportunità, noi possiamo incidere su questo punto, non lasciando che il rischio si trasformi in fragilità e lavorando nel far incontrare opportunità e potenzialità sociali.

Anche stavolta lo Sport gioca un ruolo importante perché parte proprio dall’attività, dall’azione e dalla responsabilità.

Come ha sottolineato il Prefetto Gabrielli non è più il tempo di un welfare passivo ma della restituzione di luoghi in cui impegnarsi.

Il prefetto ha inoltre sottolineato lo stretto nesso tra immigrazione, accoglienza e integrazione e l’importante ruolo che l’associazionismo e il volontariato possono svolgere.

Lo Sport anche in questo caso ha un ruolo fondamentale, ce lo ricorda proprio il Presidente provinciale Libertas di Lucca, Renzo Marcinnò , che è anche consigliere del Centro Nazionale del Volontariato in cui coordina la rappresentanza degli Enti di Promozione:

Il mondo sportivo rappresenta una espressione importante del volontariato impegnandosi quotidianamente  a favore dell’attività sportiva di bambini e giovani, adulti e anziani.