Esperienze ai Mondiali Cadetti di Sarajevo

8 Agosto 2015 at 9:31
da: http://www.ksdkparma.it/

Si conclude con il 7° posto l’avventura di Chiara Lisoni ai Cadet World Champiopnship 2015. Dopo il 9° posto individuale e il 5° a squadre agli European Cadet Championship e la partecipazione agli EYOF, oggi la nostra cadetta ha cambattuto sui tatami dello Sport Hall Juan Antonio Samaranch di Sarajevo seguita dai tecnici della Nazionale Italiana e da Luca Ravanetti che da Izola l’ha raggiunta per l’occasione.

Dopo la vittoria per ippon di sankaku gatame sull’algerina Saidi, Chiara supera la polacca Kulik per shido al termine di un incontro tiratissimo. Raggiunti così i quarti di finale, la judoka azzurra, dopo aver condotto quasi tutto il combattimento ed in vantaggio di yuko di o-soto-gari, è costretta a cedere il passo alla giapponese Sasaki. Recuperata affronta l’ucraina Kukharuk anche qui conduce l’incontro arrivando alla fine in vantaggio di shido. Sfortunatamente uno yuko non chiarissimo allo scadere del tempo pone fine alla sua esperienza Mondiale. Un settimo posto in una competizione non è certo da “buttare via” anche se non nascondiamo un po’ di rammarico consci del fatto che Chiara avrebbe avuto le carte in regola anche per un risultato migliore. In ogni caso queste tre ultime esperienze sono state sicuramente importantissime per la crescita judoistica, ma non solo, della nostra giovane allieva e sicuramente le serviranno in futuro.

 

da: http://www.judokumiai.it/

…..Il sorteggio della categoria kg.52 di questa edizione dei Campionati del Mondo Cadetti in svolgimento a Sarajevo raccontava già, in anteprima, di una gara tutta in salita per Ludovica Lentini, impegnata a “scalare” una parete di terzo grado visto la sua collocazione nella poule “D” ed opposta al primo turno alla giapponese Tomizawa (poi vincitrice del titolo) ed in caso di passaggio turno attesa dalla campionessa europea Beboshvili. Insomma a ben vedere non proprio un sorteggio fortunato quello pescato dalla druentina! Ludovica non si e’ comunque persa d’animo ed ha lottato per tutti i quattro minuti dell’incontro pressoché ad armi pari con la giapponese mettendola anche, in alcuni frangenti, in difficoltà. Poi un paio di shido (ammonizioni) subiti hanno condizionato la druentina obbligandola ad andare alla ricerca del punto necessario per passare, a sua volta, in vantaggio e questo le e’ stato fatale perché, così facendo si e’ scoperta ed ha subito i due yuko che ne hanno decretato la battuta d’arresto. Per Ludovica comunque si e’ trattata, nonostante il risultato avverso, certamente di una bella esperienza che fa il paio con la partecipazione ai Campionati Europei di Sofia, chiusi al nono posto, disputati nel mese di luglio. Tra l’altro non sono molte le atlete che possono dire di aver partecipato ad un europeo prima e ad un mondiale poi nello stesso anno. Inoltre ad onor di cronaca Ludovica e’ stata l’unica atleta a non essere battuta di ippon dalla giapponese visto che tutte le altre lo hanno subito. Questa doppia esperienza fatta ai massimi livelli continentali e mondiali, tornerà alla druentina sicuramente utile per il prosieguo della stagione ed anche nella prossima, dove nell’ultimo anno tra i cadetti potrà giocarsi al meglio le chance di emergere a livello europeo. Adesso per Ludovica un po’ di meritate vacanze, per ritemprare mente e corpo poi il ritorno agli allenamenti insieme ai compagni di squadra per preparare al meglio l’appuntamento di fine settembre che vedrà i cadetti maschili e femminili gareggiare a Trento, sede di svolgimento dei Campionati Italiani a Squadre. Un appuntamento importante da preparare molto bene per cercare di essere, ancora una volta, tra i protagonisti così come e’ stato nelle ultime due precedenti edizioni.

ALLENATI OGNI GIORNO

5 Agosto 2015 at 11:29

Interessante Articolo da EDUCAZIONE NUTRIZIONALE GRANA PADANO

CONSIGLIO – Alla corretta ed equilibrata alimentazione devi associare l’attività fisica con allenamenti strutturati. L’attività fisica è il pilastro della nostra giornata che sostiene salute, vigore, umore e dona un corpo armonioso. Quanta e quale fare?

ALLENATI OGNI GIORNO

CNS Libertas – Ferie estive: l’ufficio resterà chiuso dal 17 al 22 agosto

4 Agosto 2015 at 16:23

Si comunica che Il Centro Nazionale Sportivo Libertas informa che, per le ferie estive, l’ufficio resterà chiuso dal 17 al 22 agosto 2015.

Adeguamento del sistema informatico Libertas alla piattaforma CONI-EPS

3 Agosto 2015 at 8:44

Recentemente si è svolto a Roma un importante momento di formazione e di aggiornamento per gli operatori informatici della Libertas. Il Presidente Nazionale della Libertas Luigi Musacchia ha aperto i lavori evidenziando la funzionalità del SIL (Sistema Informatico Libertas) che ha consentito il capillare monitoraggio della realtà territoriale e del corpo associativo. Occorre ora – ha sottolineato Musacchia – adeguare le procedure per l’inserimento dei dati sulla piattaforma CONI/Enti di Promozione Sportiva. La relazione introduttiva è stata presentata dal Consigliere Nazionale Libertas Daniele Bassi. La sua ampia e circostanziata disamina è stata sussidiata dagli interventi di Renzo Bellomi Vice Presidente Nazionale Libertas e di Nildo Rapiti Segretario Generale Libertas.

L’obiettivo del CONI – ha dichiarato Daniele Bassi nel corso della sua documentata esposizione – è raccogliere per ogni singolo EPS le informazioni relative alle attività sportive e formative specificando luogo di svolgimento, peculiarità dell’evento, comitato territoriale competente, discipline coinvolte, partecipanti (società ed atleti), durata. Il portale del CONI consentirà il caricamento dei dati anche da parte di quegli EPS che non adottano sistemi informatici evoluti.

Sono previste due modalità di caricamento dati: interattiva (via interfaccia web) ed automatizzata tramite caricamento di file excel. Il sistema è disponibile per l’uso ed è stata assegnata ad ogni ente una coppia di username/password. Nel sistema sono stati caricati tutti i dati relativi alla suddivisione territoriale degli enti. Dal registro RSSD sono state importate tutte le discipline associate ad ogni ente. E’ stata prevista anche la possibilità di richiedere account specifici per ogni singolo comitato. Inoltre è presente una sezione documentale dove l’ente caricherà tutti i documenti relativi alle società per codice di affiliazione.

Il Registro delle società sportive 2.0 raccoglie e potenzia i due sistemi realizzati (Registro ASD/SSD e Portale EPS) standardizzando le informazioni, aumentandone l’affidabilità e semplificandone i processi di caricamento con la finalità di includere in un unico sistema tutte le società sportive affiliate ai vari organismi sportivi (FSN – DSA – EPS). In sostanza sarà un osservatorio permanente “a tutto campo” per monitorare l’attività delle società sportive su tutto il territorio nazionale. Il Registro delle società sportive 2.0 costituisce un vero e proprio censimento delle società sportive dilettantistiche e professionistiche riconosciute dal CONI come previsto dalle norme di legge.

Fra gli obiettivi prioritari del Registro la semplificazione degli adermpimenti di iscrizione per asd/ssd, la certezza del numero e dell’identità giuridica dei soggetti coinvolti, la registrazione certa di tutte le attività realizzate, standardizzazione dei processi ed univocità-trasparenza delle statistiche, agevolazione dei controlli da parte dei soggetti istituzionali (Agenzia delle Entrate), gestione in un unico modello di tutti i dati del sistema sportivo italiano, trasparenza nell’attribuzione dei contributi.

L’impegno della Libertas e dell’AVIS per elevare i livelli della qualità sociale

3 Agosto 2015 at 8:44


di Luigi Musacchia
22 luglio 2015

La costituzione del gruppo di lavoro Libertas – AVIS è il segnale di una volontà congiunta e di un’assonanza valoriale. Spesso le convenzioni restano sulla carta e non riescono a tradursi in atti concreti. Quando due associazioni attivamente presenti sul territorio decidono di consorziare gli intenti e le forze è evidente che hanno valutato tutte le opportunità per incidere più profondamente nel tessuto sportivo, sociale e culturale del nostro Paese.

Stiamo attraversando una crisi che non è soltanto congiunturale. E’ un disagio che investe il nostro modo di vivere, i nostri modelli di sviluppo, la nostra ricerca di “senso”. In sostanza dobbiamo dare un “senso” alla nostra esistenza, una direzione dove orientare e motivare il nostro impegno di cittadini.

Siamo chiamati, soprattutto in questa difficile fase di transizione, a fare la nostra parte consapevolmente e responsabilmente. Il crollo delle ideologie, l’imbarbarimento della convivenza civile, la deriva valoriale, la difficoltà endemica di trovare un lavoro sono la punta più evidente di un malessere ormai cronico e sedimentato. In questo scenario senza speranza i giovani non riescono ad individuare nelle istituzioni affidabili punti di riferimento.

Si avverte che la macchina dello Stato stenta a ripartire ed i giovani percepiscono che la ricerca delle certezze dovrà avvenire autonomamente. Ecco perchè l’associazionismo può e deve svolgere un ruolo importante di supplenza e di sussidiarietà. I valori educativi e formativi dello sport, la cultura filantropica della donazione, l’integrazione in un progetto solidale, la costruzione di percorsi socializzanti so- no prospettive di una democrazia partecipativa che la Libertas e l’AVIS mettono in campo nell’auspicio di una nuova qualità sociale e, conseguentemente, di una migliore qualità della vita.

 

Prof. Luigi Musacchia

Presidente  Nazionale Libertas

presidente musacchia

Renzo Marcinnò (presidente Libertas Lucca) eletto Consigliere del Centro Nazionale del Volontariato

3 Agosto 2015 at 8:42

Quello sportivo è un pezzo fondamentale, per dimensioni e valori, del volontariato italiano. Si stima che il 70% dei volontari attivi in Italia operi nella promozione dello sport.

Un nuovo e importante riconoscimento a questo mondo è giunto nelle scorse settimane durante il rinnovo delle cariche sociali del Centro Nazionale per il Volontariato con l’ingresso, per la prima volta, nel consiglio direttivo del Centro di un rappresentante dell’associazionismo sportivo.

Ad essere inserito nell’organo direttivo del Cnv è stato Renzo Marcinnò, presidente del Centro Provinciale della Libertas di Lucca.

Fin dalle prime edizioni del Festival del Volontariato, l’evento di richiamo nazionale organizzato ogni anno a Lucca dal Centro Nazionale per il Volontariato, il mondo degli enti di promozione sportiva ha svolto un rilevante ruolo di animazione. A cominciare dall’organizzazione della Staffetta della Solidarietà che ha coinvolto migliaia di volontari nelle ultime tre edizioni del Festival. Ma anche con la partecipazione alla manifestazione di importanti rappresentanti degli enti di promozione sportiva nei dibattiti sui temi del volontariato.

Un primo impegno che Marcinnò si è assunto, condiviso con il presidente del Cnv Edoardo Patriarca, è quello di dare vita ad un tavolo permanente del volontariato sportivo all’interno del Cnv che riunisca i rappresentanti delle principali associazioni di promozione sportiva attive a livello nazionale.

‘Il valore del volontariato sportivo è testimoniato – spiega Renzo Marcinnò – dall’importanza assunta dallo sport nella nostra società: per gli stili di vita e la salute in ogni età e fase della vita, per creare e mantenere legami familiari, per sviluppare amicizia e relazioni sociali’.

‘L’obiettivo del tavolo di lavoro che avvieremo in autunno – aggiunge Marcinnò – è quello di dare ampia rappresentanza a questo mondo nell’ambito delle istituzioni che si occupano di volontariato anche per elaborare proposte anche in vista della riforma del terzo settore. Le linee guida per aderire al tavolo e sviluppare un pensiero e una voce a livello nazionale sul volontariato sportivo sono connaturati a questi valori: aggregazione, scambio, relazioni fra le persone. Questa civiltà dello sport va coltivata e tutelata e in tale direzione lavoreremo’.

La vita sportiva di Renzo Marcinnò

Nato a Lucca il 10 Ottobre 1946, diplomato, ex dipendente della Soc.Autostrade Residente a Lucca, dal 1962 al 1968 viene impegnato nella dirigenza provinciale e regionale delle ACLI.

Dal 1983 inizia la sua esperienza nel Centro Provinciale Sportivo della Libertas di Lucca, ricoprendo in più occasioni anche il ruolo di Consigliere Regionale della Libertas Toscana.

Dal 1986 diviene Vice Presidente operativo della Libertas di Lucca. Dal 1990 al 1999 prende in carico la gestione della Piscina Comunale di Capannori. Dal 1991 al 1999 nel Comitato Gemellaggi del Comune di Capannori per lo Sport.

Dal 2000 diventa Presidente Provinciale della Libertas di Luccae nel 2001 Responsabile della gestione della “Scuola di Formazione Sportiva e di Educazione Ambientale” di Gramolazzo in alta Garfagnana.

Nel 2006 è Fondatore e I° Coordinatore di Lucca degli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI. Dal 1 Agosto 2006 al 2 Agosto 2007 ricopre la carica di Consigliere della I^ Amministrazione della Società in House “Capannori Servizi” del Comune di Capannori, con delega allo Sport.

Il 18 Giugno 2009 riceve la “Stella di Bronzo al merito sportivo dal CONI nazionale.

Il 19 Novembre 2009, presso il Palazzo Vecchio in Firenze, viene gratificato con il premio dirigente sportivo dell’Anno del CONI con la seguente motivazione: “Artefice della costituzione del Coordinamento degli Enti di Promozione Sportiva del Coni di Lucca ed incontenibile promotore di iniziative e progetti in nome dello sport, Marcinnò ha ricevuto il prestigioso riconoscimento proprio per il suo lungo e proficuo impegno e la grande professionalità nel movimento sportivo”.

Dal 2010 viene nominato Segretario del premio Oscar della Promozione Sportiva degli Enti di Promozione. Il 5 Giugno 2011 riceve l’Alloro DOro della Libertas Nazionale. Letto il “giuramento” è stato accolto nel Club del Panathlon di Lucca

Divenuto membro Consulta Nazionale dei Delegati Libertas per la Toscana e socio della Unione Nazionale dei Veterani dello Sport di Lucca, viene infine eletto nel Comitato di Indirizzo e nel Consiglio Direttivo del Centro Nazionale del Volontariato.

20150729Con Sara Morganti

Stella al Merito Sportivo del CONI a Salvatore Marletta, dirigente Liberta

3 Agosto 2015 at 8:41

Al Presidente del Comitato Provinciale Libertas di Ragusa, Salvatore Marletta, nonché Referente Nazionale del Dipartimento Badminton, è stato conferito dal CONI la Stella di Bronzo per merito sportivo per l’anno 2014 attraverso una lettera firmata dal Presidente, Giovanni Malagò.

La prestigiosa onorificenza, oltre ad attestare le capacità e i risultati conseguiti nella sua attività dirigenziale, intende esprime la riconoscenza di tutta l’organizzazione sportiva nazionale per la generosa collaborazione e l’impegno dedicati allo sport in tanti anni di servizio.

La Libertas nel DNA storico dell’UE

3 Agosto 2015 at 8:40

Frotte di “parvenus trasformisti” – a seguito di un lungo letargo – rivendicano improvvisamente finanza etica e riforme solidali in Europa. Ma non hanno le carte in regola e soprattutto non hanno riferimenti nell’albero genealogico dell’europeismo. Pertanto la Libertas – fondata da Alcide De Gasperi protagonista fra il 1943 ed il 1957 del percorso precostituente europeo – evoca le radici primigenie ed i valori fondanti per “umanizzare” le politiche UE.

Comunicato Stampa sulle politiche UE

Incontro con l’Unicef

3 Agosto 2015 at 8:37

Giovedi 23 Luglio, al Punto Sport che si svolge presso il Palazen sede della Polisportiva Villanova Judo Libertas ha fatto visita la presidente del Comitato provinciale per l’UNICEF di Pordenone, EMILIANA MORO, per conoscere l’attività che viene svolta a favore dei bambini dei Paesi in via di sviluppo, tramite la raccolta fondi, e l’attività di advocacy rivolta a bambini e ragazzi, ma anche alla comunità tutta, ci ha informato dei contenuti della Convenzione internazionale per i diritti dell’infanzia. Ci ha lasciato alcuni ricordi e lanciato qualche riflessione sui diritti dei bambini.

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Libertas Kuroki Tarcento: Marika Sato, l’ingegnere dai colpi proibiti

3 Agosto 2015 at 8:31

I recenti campionati europei di kata (le ‘forme’ dello judo) hanno consegnato due argenti a Marika Sato, 46enne originaria di Praturlone, che dal 1997 pratica questa disciplina orientale, riempiendo le teche di casa con trofei e medaglie. Coniugata con Alfredo Sacilotto (con il quale condivide questa passione) Marika è madre di due bambini, Francesco e Gianluca di 12 e 8 anni. Il primo preferisce praticare il basket, mentre Gianluca gioca a judo nella palestra di mamma, a Zoppola. La signora Sato è ingegnere (dipendente della Regione Friuli Venezia Giulia) con le mansioni più disparate, che spaziano dalla progettazione alla mera burocrazia. Nello sport è tesserata con il Judo Libertas Kuroki Tarcento, ma ha una palestra ‘succursale’ a Zoppola, che gestisce col marito, e che conta una trentina di giovanissimi iscritti.

– Marika Sato, è solo un caso o le sue generalità sono propriamente ‘made in Japan’?

Il mio cognome deriva da un errore di trascrizione di qualche generazione fa. Basti pensare che nella famiglia di mio padre erano in 15 fratelli, dei quali alcuni registrati all’anagrafe come Satto. Però fa sempre un certo effetto incontrare sui tatami Maestri giapponesi con lo stesso mio cognome’.

– Come nasce la passione per le arti marziali?

‘Ho iniziato a praticare judo a 6 anni, istigata dall’allora maestro dell’Azzanese, Luciano Lucchini, che venne a scuola e si mise a fare acrobazie senza usare tappeti. E per una bambina vivace fu una folgorazione. A quei tempi, poi, in tv impazzava il catch, l’odierno wrestling, e la mia atleta preferita era la giapponese Jacky Sato, guarda caso mia omonima. Il primo approccio al kata risale invece al 1997, durante l’esame per l’acquisizione del grado di cintura nera. Riuscivo a eseguire gli esercizi del kata con estrema naturalezza. Li ho così approfonditi, fino ad ottenere nel 2006 il titolo di vice campionessa italiana, il primo di una lunga serie di 8 argenti. Parlo al singolare, ma occorre specificare che i kata si eseguono in coppia e il mio partner, sportivo e nella vita, è stato fin dall’inizio Alfredo ‘Fredi’ Sacilotto, che da quest’anno ha però deciso di prendersi una pausa sabbatica. Da gennaio il mio nuovo ‘uke’ (il compagno che subisce le mosse del kata, NdA) è Fabio Polo. Essendo il Kodokan Goshin Jutsu un kata di autodifesa costituito da attacchi con pugnale, bastone, pistola e a mani nude, mi rendo conto che per Fabio non sia né semplice né naturale attaccarmi con la decisione che userebbe con un suo pari sesso. Tuttavia il costante allenamento e l’adrenalina delle competizioni ci hanno portato ai vertici internazionali. Per settembre saremo più che all’altezza per ben rappresentare l’Italia ai campionati mondiali in programma ad Amsterdam’.

– Sogni nel cassetto?

Ne coltivo tre. In primis, troppi argenti tricolori cominciano a pesare, quindi adesso voglio l’oro. Il secondo è una partecipazione alle Olimpiadi, confidando che il kata venga introdotto tra le discipline dei Cinque Cerchi. Infine, diventare Maestro di judo, soprattutto come persona, riuscire cioè a lasciare un piccolo segno nel cuore dei judoka con i quali avrò l’onore di confrontarmi’.

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