La Libertas a lavoro per il futuro dello sport dilettantistico

14 Novembre 2017 at 7:16

Con l’approvazione del nuovo Regolamento di funzionamento del Registro CONI, si apre un nuovo scenario per il mondo dello sport dilettantistico.

L’iscrizione al suddetto registro, istituito dal CONI per il riconoscimento ai fini sportivi delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ai sensi dell’articolo 5, comma 2 lettera c] del D.lgs. 23 luglio 1999, n. 24), è obbligatoria per tutte le società sportive affiliate alle Federazioni Sportive Nazionali (FSN), alle Discipline Sportive Associate (DSA) e agli Enti di Promozione Sportiva (EPS).

I dati Registro, pubblicato sul sito istituzionale CONI, verranno aggiornati dagli Organismi di affiliazione FSN, DSA, EPS e saranno oggetto di controllo da parte del CONI.

La nuova piattaforma informatica – Registro 2.0 – sostituisce i software ad oggi destinati alle associazioni e società sportive dilettantistiche. Il nuovo applicativo, di fatto, ingloba e sostituisce sia il “Registro ASD/SSD” che il “Portale EPS”, andando a gestire in un unico modello tutti i nuclei sportivi dilettantistici (Associazioni Sportive Dilettantistiche e Società Sportive Dilettantistiche) riconosciuti dal CONI, per facilitare il processo di iscrizione per ASD/SSD e dare certezza del numero e dell’identità giuridica dei soggetti coinvolti. Saranno dunque registrate tutte le attività svolte dalle ASD/SSD nell’ambito di attività sportiva e formativa adottata e autorizzata dalle FSN/DSA/EPS. I dati e le modalità della loro acquisizione saranno standardizzati, al fine di rendere trasparenti e congrui i processi statistici, tutelando le stesse in sede di controlli da parte del Ministero della Economia e delle Finanze ed Agenzia delle Entrate. Di conseguenza sarà aumentata la trasparenza dei processi di attribuzione dei contributi riferiti al numero ed all’attività degli affiliati e tesserati.

In tal senso la Libertas intende sostenere le sue strutture periferiche, organizzando su tutto il territorio seminari ad hoc tramite cui formare gli organismi coinvolti in merito agli aggiornamenti circa le tematiche relative al Registro 2.0. Siamo partiti dal Nord-Est, a Scorzè, con il primo incontro del 3 e 4 novembre 2017. Saranno appuntamenti deputati ad approfondire tutte le tematiche più sensibili, occasioni di scambio e dibattito per rimanere coesi, coordinati e pronti ad assorbire “l’urto” di un cambiamento così sostanziale.

Oggi, più che mai, esiste la necessità di essere vigili, di restare in sella ad un presente in costante mutamento. Tenendo a mente, però, quanto fatto in settantadue anni di storia. Quanti cittadini avvicinati allo sport, quanti atleti in erba consegnati a palcoscenici di prestigio.

Con il fine ultimo e comune di trovare una strada che porti la Libertas ad avere il futuro che merita, anche e soprattutto tramite l’aggiornamento e l’adeguamento della propria azione – centrale e periferica – alle nuove normative attraverso i percorsi indicati dal CONI.

Roma, grande successo del Focus “Team Sport: quale futuro nello sport italiano”

8 Dicembre 2015 at 17:14

Si è tenuto venerdì 4 dicembre, nella Sala Conferenze del Coni Regionale Lazio, il Focus organizzato dal Centro Regionale Sportivo Libertas del Lazio “ Team Sport: quale futuro nello sport italiano“. Una provocazione , come l’ha definita Enzo Corso, Presidente della Libertas Regionale del Lazio, per parlare di un tema importante: quella delle buone pratiche per trovare proposte che cambino il trend della disaffezione giovanile allo sport agonistico. Alla chiamata della Libertas hanno risposto Istituzioni e Relatori importanti che, moderati dal giornalista sportivo Luca Pelosi, nelle tre ore del focus, hanno portato ai tanti dirigenti di varie Federazioni ed Enti di Promozione presenti , la loro esperienza in termini di promozione e tutto quello che stanno attuando per andare in controtendenza.

I temi sul tavolo, posti dal promotore dell’evento Enzo Corso – che ha nel suo DNA lo sport di squadra come elemento caratterizzante  –  sono stati di grande attualità:

–          la scarsissima diffusione in Italia, ad eccezione di calcio, pallavolo e basket, degli altri sport di squadra, correlata in modo prioritario alle difficoltà di impiantistica sportiva;

–          l’importante funzione sociale degli sport di squadra nella fase evolutiva, in termini di aggregazione e inclusione sociale;

–          la mancanza di progetti di promozione ampi e diffusi  che possano contrastare il drop out che si lega al percorso di studi e di vita dei ragazzi.

I saluti iniziali sono stati in realtà importanti interventi istituzionali: le parole di Roberto Tavani della Segreteria Particolare del Presidente Regione Lazio Zingaretti, hanno aperto il focus con un barlume di speranza sull’impegno della Regione per importanti investimenti e progetti dedicati allo sport che dovrebbero finalmente andare in porto e che per gli sport di squadra possono significare moltissimo per il loro futuro; Riccardo Viola, quale Presidente del CONI Lazio che ha ospitato l’evento, ha sottolineato l’importanza dell’attività di promozione scolastica e ha dato la sua disponibilità a “varare” un progetto multisport nelle scuole, mirato agli sport di squadra. Gli interventi si sono susseguiti con il Presidente Nazionale Libertas, Luigi Musacchia che ha focalizzato come la disponibilità degli impianti da gioco sia, per gli sport di squadra, un elemento irrinunciabile per la loro esistenza (un maratoneta ha innumerevoli spazi per allenarsi, gli basta una strada; ad una squadra serve un campo, un palazzetto una struttura…); ha inoltre enfatizzato il ruolo degli enti di promozione per un “affiancamento” all’attività agonistica in termini di “recupero di campioni” dando la disponibilità della Libertas a sostenere l’attività di promozione come pure quella di formazione degli operatori. Tra i saluti anche quello del Segretario Generale del Comitato Italiano Paralimpico Giunio De Sanctis che, informando i presenti dei prossimi passi che accompagneranno la definizione del CIP come Ente pubblico, ha ribadito l’importanza che proprio tra le istituzioni sportive ci sia la massima coesione per poter raggiungere obiettivi condivisi.

Sono quindi intervenuti:

–           il Segretario Generale Fidal Fabio Pagliara che , dopo un inciso a difesa degli atleti che sono stati “sbattuti in prima pagina” pur non avendo alcun caso di doping nella loro carriera,  ha sottolineato l’importanza di coltivare e ampliare il senso di appartenenza nei confronti di chi è solo un amatore o fa attività sportiva in modo saltuario e non si riconosce nella federazione di riferimento.

–          il vice-presidente Federbasket, Gaetano Laguardia che ha svelato ai presenti la formula vincente del 3contro3 che nel basket ha assicurato la promozione tra i giovanissimi;non ancora risolti invece i problemi di promozione del basket femminile.

–          Bruno Ruscello, ricercatore dell’Università di Tor Vergata , che ha presentato alcune riflessioni sull’individuazione del talento, sull’importanza di condividere definizioni e concetti che, nel  percorso di sviluppo degli sport di squadra, diventano contenuti e motivazioni.

–          Claudio Martinelli, Presidente del Comitato Provinciale Fipav, che nella promozione scolastica ha trovato la formula vincente per posizionare la pallavolo tra i primi sport in tutte le regioni d’Italia.

 

E’ stata poi la volta di interventi di respiro europeo ed internazionale con Gianni Rossi, membro dell’Executive Board della Federazione europea di Hockey che ha riportato l’impegno nella promozione e nello sviluppo dei club e con Ermanno Silvano, Chairman  del Comitato Arbitri della Federazione Internazionale Hockey che ha presentato il nuovo approccio della federazione internazionale con “l’hockey revolution”-

Dallo studio dello Youth Panel di Sport 3.0, presentato  in questa occasione da Federica Vitale (medaglia di bronzo ai Mondiali di Nuoto del 2009  ndr) emerge chiaramente l’orientamento europeo verso azioni “localizzate” di recupero di spazio e abitudini che orientino i cittadini a sani stili di vita “attivi”.

Insomma, colti tutti gli aspetti e gli ambiti che lo sport investe, compreso quello sempre più emergente di strumento sociale. In tal senso la chiusura è stata affidata a due progetti che puntano a enfatizzare il ruolo di inclusione sociale e di recupero dei soggetti (cosiddetti “a rischio”), che sono la spina nel fianco delle nostre periferie. Questo obiettivo è stato ampiamente raggiunto dal progetto “Calcio Sociale” realizzato nel difficile quartiere di Corviale a Roma, e di cui ha presentato una toccante testimonianza Massimo Vallati Responsabile del Calcio Sociale. Percorso simile, ma ancora “in progress” per “Hockey non Solo” progetto che vuole i valori dello sport insieme ai principi di rispetto e parità di genere, rivalutando i valori della famiglia dell’amicizia e della solidarietà; “Hockey Non Solo” è stato presentato da Paolo Sarnari e Stefania Lella dell’Hockey Femminile Libertas San Saba, che hanno testimoniato come aver saputo ampliare le progettualità di promozione scolastica, oltre la diffusione dell’hockey, abbia contribuito alla valorizzazione del “gioco” e dello sport di squadra nell’educazione e sviluppo della personalità dei ragazzi.

La mattinata dei lavori è stata intensa e piena di spunti di riflessioni e il  focus si è quindi  concluso con l’idea di nuovi momenti di incontro per consolidare quella voglia di “fare squadra” emersa tra i tanti dirigenti sportivi che hanno partecipato, nonostante i tanti impegni coincidenti con la giornata infrasettimanale, l’orario lavorativo, e la coincidenza delle targhe alterne decisa il giorno prima da Roma Capitale …..

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