Week-end J.C. Segrate
Sabato 17 gennaio presso la palestra della Associazione si è svolta la prima prova del “Trofeo del Piccolo Samurai 2015”; quest’anno valido come prova del circuito provinciale LIBERTAS di Milano, a cui hanno partecipato con entusiasmo oltre 100 giovani atleti in rappresentanza delle 5 società aderenti al trofeo (27 RA, 51 FA, 31 BA, 2 PU). Grande entusiasmo dei piccoli atleti e anche dei genitori, a cui va il nostro ringraziamento. Il prossimo appuntamento del Trofeo sarà il 7 febbraio.
Domenica 18 gennaio a Lavis (TN) si è svolta l’8° edizione del trofeo “Città di Lavis” a cui hanno partecipato 3 nostri atleti riportando i seguenti risultati: Santicchi Gabriele oro nei 60 Kg. Cadetti, Ferri Martina quinta nei 48 Kg. Cadetti e Ferri Fabiana bronzo nei 44 Kg. Esordienti B. Una trasferta che inizia la lunga stagione agonistica 2015.
CLASSIFICA : 17-01-2015_Trofeo_del_Piccolo_Samurai_(prima_prova)
La Coppa Friuli alla Pol. Villanova
La polisportiva Villanova Libertas di Pordenone ha vinto la 19esima Coppa Friuli, kermesse tenutasi alla palestra del Judo Kuroki di Tarcento. La gara rivestiva carattere preparatorio in vista degli appuntamenti più importanti che seguiranno, ma ha messo in luce buone individualità tra gli atleti del team pordenonese, che ha vinto in quasi tutte le categorie. Nei Cadetti hanno colto l’oro Giovanni Boscaia (60 chili), Kenny Bedel (66 kg) e Marvin Bedel (73 kg). Tra Junior e Senior, gradino più alto del podio per Gabriele Casagrande (66 kg) e Davide Toffoli (73 kg).
L’ottimo inzio del Judo Club Tolmezzo
LA TUTELA SANITARIA DELLE ATTIVITA’ SPORTIVE
La tutela sanitaria delle attività sportive, ad ogni livello, da quello ludico-amatoriale a quello professionistico, rappresenta un aspetto fondamentale e imprescindibile per tutti coloro che operano nel settore dello sport, inteso nella sua accezione più ampia. Il quadro normativo italiano può essere considerato all’ avanguardia nel mondo non solo per il completo sistema di accertamenti previsti a tutela di tutti coloro che praticano attività sportiva, ma anche perché costituisce l’ unico sistema di screening preventivo generale del nostro Paese, in particolare nei riguardi delle giovani generazioni. Le norme fondamentali in materia, risalenti ai decreti ministeriali del 1982 e 1983, sono state oggetto recentemente di importanti innovazioni, in particolare per quanto riguarda l’ attività sportiva non agonistica e ludico amatoriale, nonché per i nuovi adempimenti previsti dal D.M. 24 aprile 2013 relativi alla dotazione e utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e alla formazione e aggiornamento degli operatori. |
OGGETTO DEL SEMINARIO: l’ analisi e l’ approfondimento dell’ intero sistema normativo in materia, con particolare riguardo agli adempimenti e alle responsabilità di chi opera all’ interno delle Società Sportive |
DESTINATARI Il Seminario è aperto a tutti ed è particolarmente rivolto a dirigenti di società sportive, proprietari di club e circoli, atleti e allenatori che intendono intraprendere una nuova professione, consulenti sportivi e liberi professionisti |
CREDITI FORMATIVI Al termine del Seminario verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Le organizzazioni di categoria e gli Ordini Professionali possono riconoscere, in base alla tematica trattata, il rilascio di crediti formativi |
SEDE DEL CORSO Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti, Largo G. Onesti 1, ROMA |
DATA DI INIZIO 29 gennaio 2015 |
QUOTA DI PARTECIPAZIONE €300 + € 2 (bollo amministrativo) |
SCONTI E CONVENZIONI €270 + € 2 (bollo amministrativo): FSN/DSA/EPS, Sport in Uniforme, Community SdS, Società Sportive iscritte al Registro Coni, Laureati e Studenti in Scienze Motorie o Diplomati Isef, specialisti e studenti di settore |
MODALITA’ DI ISCRIZIONE Le domande di iscrizione dovranno pervenire entro lunedì 26 gennaio. Dopo aver effettuato la registrazione sul sito della Scuola dello Sport, occorre compilare il modulo online presente all’ interno della scheda del Seminario. Compilato il modulo si riceve una e-mail di conferma con i dati per effettuare il bonifico. E’ considerato iscritto al Seminario solo chi offre evidenza dell’ avvenuto pagamento |
INFORMAZIONI Tel: 06/36726.9380-9227-9162 E-mail: sds_catalogo@coni.it Website: www.scuoladellosport.coni.it |
CODICE SEMINARIO B2-01 |
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Villanova Judo Libertas di Pordenone conquista il Trofeo Shimai di Fagagna
La polisportiva Villanova Judo Libertas di Pordenone inizia l’anno conquistando due ori al Trofeo Shimai di Fagagna (Udine), prima gara in calendario riservata alle fasce giovanili. A salire sul gradino più alto del podio sono stati Nicolae Bologa (categoria 66 chili) e Francesco Sanapo (81 kg). Termina settimo Davide Bauin (50 kg), mentre il compagno di clubAxel Andrijczuk non riesce ad andare oltre il primo turno.
Judo in Amicizia
Sabato 31 Gennaio manifestazione di judo con randori arbitrati a Colorno:
Regolamento:
19° COPPA FRIULI Sabato 10 gennaio 2015
Tarcento, Palestra del Judo Kuroki
La Polisportiva Villanova di Pordenone ha vinto la 19° Coppa Friuli, gara di apertura del 2015 judoistico della Libertas. La gara ha avuto carattere preparatorio rispetto a quelle più importanti che seguiranno, ma ha messo in luce belle individualità della Polisportiva Villanova, che ha vinto quasi tutte le categorie.
Queste le classifiche
CADETTI
Kg. 60 – 1° Giovanni Boscaia (Polisportiva Villanova), 2° Ivan Shaurli (Judo Kuroki Tarcento), 3° Andrea Gottardi (Sport Team Udine)
Kg. 66 – 1° Kenny Bedel (Polisportiva Villanova), 2° Alex Londero (Judo Kuroki Tarcento), 3° Alessio Tosolini (Sport Team Udine)
Kg. 73 – 1° Marvin Bedel (Polisportiva Villanova)
JUNIORES/SENIORES/MASTER
Kg. 66 – 1° Gabriele Casagrande (polisportiva Villanova), 2° Gianluca Tieppo (Judo Kuroki Tarcento), 3° Giulio Cortesia (Sport Team Udine)
Kg. 73 – 1° Davide Toffoli (Polisportiva Villanova), 2° Alessio Marini (Judo Kuroki Tarcento), 3° Alberto Bertossi (Judo Kuroki Tarcento), 4° Maurizio Bertoni (Judo Kuroki Tarcento)
Kg. 81 – 1° Fabio Pantè (Judo Kuroki Tarcento), 2° Alessandro Costante (Judo Kuroki Tarcento)
L’idratazione nel bambino che fa sport
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che tutti i bambini e ragazzi nella fascia di età 5-17 anni pratichino almeno 60 minuti al giorno di attività fisica di intensità da media a vigorosa, per lo più di tipo aerobico (attività di gioco), con picchi di intensità più elevata 3 volte la settimana per aiutare lo sviluppo di muscoli e struttura ossea (attività di allenamento e competizione). Ne consegue che potrebbe essere improprio parlare di alimentazione specifica per il bambino che pratica sport, visto che questa attività dovrebbe essere svolta da tutti i soggetti in accrescimento.
Infatti nei nostri ragazzi un’assunzione equilibrata di nutrienti è importante per mantenere lo stato di salute, garantire la crescita ed una corretta maturazione dell’organismo; nello sportivo più assiduo serve inoltre per prevenire gli infortuni e per ricercare il massimo risultato agonistico.
Di converso bisogna invece considerare che il risultato di un regime dietetico e/o di allenamento troppo impegnativo e rigoroso per età, livello di maturazione fisica e limiti individuali, potrebbe portare al risultato di far allontanare il giovane atleta dalla pratica dell’attività sportiva.
La presunzione che una dieta specifica possa favorire i risultati agonistici nello sportivo non è recente: già nel 540 a.C. Milone di Crotone, atleta olimpico, svolgeva così il concetto: “…Carne di capra per il saltatore, carne di antilope per il corridore, carne di toro per il lottatore, con pane e vino…”.
E’ a questo desiderio di favorire la prestazione nella pratica sportiva che rispondono ad esempio alcuni prodotti ampiamente pubblicizzati, in particolare in occasione di eventi sportivi, quali gli “sport drink”: si tratta di bevande reidratanti a base di acqua, zuccheri e sali, che hanno la funzione di reintegrare le perdite ed il consumo di questi componenti nel corso dell’attività fisica intensa.
E’ vero infatti che è l’acqua corporea il costituente dell’organismo che deve essere più prontamente e costantemente reintegrato nel corso di attività fisica intensa: infatti i muscoli in piena attività generano un calore da 10 a 20 volte superiore a quello dei muscoli a riposo, e il calore ambientale, la elevata umidità, la luce radiante diretta del sole, e il calore radiante riflesso dalle superfici contribuiscono ad elevare la temperatura corporea.
La sudorazione è la via principale per dissipare calore (fino all’80% del calore prodotto), specialmente in ambienti caldi, con perdita di acqua ed elettroliti (principalmente NaCl, cloruro di sodio), quantificabile fino a 2 litri/ora in condizioni climatiche ideali, quali caldo secco e ventilato, mentre diminuisce di efficienza in condizioni di elevata umidità ambientale.
Gli adolescenti, come gli adulti, con buon allenamento hanno una maggiore sudorazione rispetto a quelli senza training, e, durante esercizi fisici di durata superiore a 30 minuti, il riflesso della sete, che mantiene la corretta idratazione del corpo, può sottostimare il fabbisogno di liquidi, specialmente in condizioni di attività prolungate (disidratazione volontaria); poiché la disidratazione (a partire dall’1%!) può interferire con la termoregolazione ed iniziare a peggiorare la performance atletica, si può intuire quanto sia importante curare la reidratazione nello sportivo.
Questo è uno schema esemplificativo di reidratazione con acqua per un ragazzo di 40 kg:
20 minuti prima dell’attività: 250 ml
Durante l’attività, ogni 15-20 minuti: 120-180 ml
Dopo l’attività , iniziare immediatamente: 500 ml ogni 500 gr. di peso perso
Bevande con elettroliti o carboidrati, gli sport drink, di norma non offrono vantaggi rispetto all’acqua, nel mantenere il volume del sangue, nel mantenere la concentrazione degli elettroliti e nel migliorare l’assorbimento intestinale del liquido ingerito (possono provocare nausea, crampi e vomito). Quanto alla supplementazione con carboidrati delle bevande, similmente a ciò che viene consigliato nell’adulto, anchenel ragazzo sono consigliati liquidi con un tenore di zuccheri del 6% solo negli sport di durata superiore a 1 ora, altrimenti è sempre consigliabile privilegiare l’acqua semplice.
LO SPORT FA BENE ANCHE ALLA PAGELLA
Finita la scuola, consegnate le pagelle. Se i risultati di vostro figlio non vi hanno soddisfatto pienamente, ponetevi (anche) questa domanda: nel corso dell’anno ha fatto abbastanza sport? Perché è ormai assodato che una buona forma fisica – già a partire dall’infanzia e poi nell’adolescenza – fa bene non solo al corpo ma anche alla mente. E dunque anche ai voti scolastici.
Niente di nuovo: la frase “mens sana in corpore sano” (mente sana in un corpo sano) l’ha inventata Giovenale duemila anni fa. Ma le conferme continuano ad arrivare: l’ultima da uno studio spagnolo pubblicato sul “Journal of Pediatrics”, condotto su 2.038 bambini e ragazzi fra i 6 e i 18 anni, secondo cui i ragazzi più atletici hanno migliori risultati scolastici. E a incidere di più sul rendimento intellettivo è l’abilità motoria, insieme a capacità cardiorespiratoria e forza muscolare. I ricercatori dell’Università autonoma di Madrid hanno raccolto dati completi sulla forma fisica, la composizione corporea e le performance accademiche dei soggetti studiati.
Irene Esteban-Cornejo e colleghi hanno così scoperto che la capacità cardiorespiratoria e l’abilità motoria, da sole e in associazione, sono gli elementi maggiormente collegati ai risultati scolastici. Tanto che i bambini e teenager con bassi livelli di entrambe hanno in pagella voti più scarsi. In particolare è l’abilità motoria a essere risultata più importante sul fronte accademico, mentre la forza muscolare non sembra avere un peso indipendente. «Avere alti livelli di capacità cardiorespiratoria e motoria può, in una certa misura, ridurre il rischio di insuccesso scolastico – conclude Esteban-Cornejo -. Dovrebbero essere compiuti sforzi per promuovere la forma fisica di bambini e adolescenti, con esercizi aerobici e attività mirate a migliorare in particolare le capacità motorie e cardiorespiratorie».
E pensare che i bambini italiani di sport ne fanno pochissimo. Secondo una recente indagine di Save Children, nel nostro Paese un minore su quattro non fa sport (né alcun tipo di movimento), nel 28% dei casi per difficoltà economiche. Quattro ragazzi su dieci si muovono sempre in auto, solo il 24% a piedi e un misero 9% in bicicletta.
Il 73% dei minorenni italiani trascorre il proprio tempo libero in casa: non è difficile immaginare che per molti di loro tv, computer e videogame sono i normali “compagni di gioco”.
Va ancora peggio agli adolescenti: secondo un’indagine della Società Italiana di Pediatria dello scorso anno il 40% di loro non pratica alcuno sport. Ma fare dell’attività fisica – o anche soltanto giocare all’aperto con gli amici – dovrebbe essere un diritto di tutti i bambini. E le motivazioni economiche non sempre “reggono”: una partita a calcio o a pallacanestro nel campetto dell’oratorio non costa nulla, così come una nuotata in una piscina comunale o una corsa in bicicletta…
Tanto più che un’altro recente studio (della Harvard School of Public Health di Boston) ha messo in guardia sulla “ciccia” che i bambini rischiano di accumulare nei mesi estivi, quando le scuole sono chiuse, e dunque “salta” anche l’ora di ginnastica che si fa in classe: per molti, troppi, minorenni l’unica attività sportiva della settimana. Saranno i troppi gelati o la noia, ma le vacanze influiscono sulla bilancia e il peso di bambini e ragazzi aumenta molto più rapidamente che durante l’anno scolastico, specie per quei piccoli che sono già sovrappeso. Lo studio, pubblicato sulla rivista “Preventing Chronic Disease”, si è basato sulla revisione di dati relativi a sette precedenti ricerche sull’argomento, che nel loro insieme hanno visto coinvolti oltre diecimila bambini dai 5 ai 12 anni.
Insomma di motivazioni ce n’è a sufficienza: bando alle scuse e alla pigrizia, portate i vostri figli al parco a correre, in bicicletta, o al mare a fare delle belle nuotate.