Giappone e Oriente interazioni nell’arte

16 Settembre 2015 at 9:19
Yudansha Kyokai Iwama Aikido Trieste ci invita alla conferenza di venerdì 18 settembre p.v. (ore 18.30, sala teatro “Piccola Fenice”, via S. Francesco 5, Trieste) che hanno collaborato a organizzare.
L’argomento è molto stimolante per chi si interessa di Giappone.
L’entrata è libera e alla fine verrà offerto un aperitivo.
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Progetto 3 giorni dello Sport, Cultura e Legalità‏

14 Settembre 2015 at 16:30

 

L’a.s.d. Centro Scuole Judo organizza per sabato 19 Settembre presso il nuovo impianto di via Ciminà (zona Rocca Cencia/Finocchio), uno stage/allenamento gratuito con la direzione tecnica affidata al Centro Sportivo Carabinieri, ospite d’onore la medaglia di bronzo Rosalba Forciniti.

Programma:

ore 09.30-11.00 tutte le categorie Bambini/Fanciulli/Ragazzi/Esordienti A

ore 11.00-12.00 Conferenza sul tema Sport e Legalità, ospiti: Rosalba Forciniti, Gianni Maddaloni, Isituzioni locali e rappresentanti dei centri sportivi militari

ore 16.30-18.30 Esordienti B-Cadetti-JU-SE e MA

Si pregano le società di far pervenire al seguente indirizzo di posta elettronica entro il giorno mercoledì 16 numero totale di partecipanti per permettere di dare un piccolo ricordo ai piccoli atleti.

info@centroscuolejudo.it

Referente Andrea Frosoni 347.9117265

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“E…state al KSDK” e “Duri a Morire”

9 Settembre 2015 at 9:08

da http://www.ksdkparma.it/

Si sono conclusi ieri 4º Centro Estivo “E…state al KSDK” e il 6º stage “Duri a Morire”, che hanno raccolto più di venti giovani allievi, provenienti anche da diversi corsi esterni, dando vita ad una settimana all’insegna del judo e del divertimento.

I più piccoli, Halia Calzetti, Francesco De Molli, Rebecca Romano, Giacomo Chiappini, Tommaso Maestri, Davide Rosselli, Nandor Diveki, Fabio Iannotta, Pietro Provini, Attilio Cicione, Abush Guenza e Diego Cadeddu hanno preso parte al Centro Estivo seguiti da Giulia Vario e dall’Assistente Marco Peschiera. Al mattino durante le lezioni di judo hanno avuto modo di dare una ripassata generale alle cose viste durante l’anno passato, in modo da poter affrontare al meglio l’imminente inizio delle lezioni. Nel pomeriggio, invece, si sono cimentati ogni giorno in un’attività diversa. Dalle sculture di pasta di sale alla caccia al tesoro guidata dalla loro conoscenza del Dojo, senza tralasciare la piscina e il laboratorio motorio, dove hanno dato prova delle loro doti acrobatiche utilizzando diversi attrezzi ginnici. Inoltre, l’ultimo giorno, è stato consegnato loro il “Judo Quiz”, un questionario per testare le loro conoscenze judoistiche alla luce di questi giorni di “ripasso”.

I più grandi, Luca Baldini, Leonardo Calzetti, Gloria Conte, Silvia Tassiano, Matteo Casamatti, Riccardo Romano, Rocco Miele, Sofia e Sebastiano Campanini, Chiara Manfredi e Nicolas Luciac, seguiti da Fabio Orlandi e Luca Ravanetti, hanno partecipato allo stage “Duri a Morire”, una settimana di judo intensiva per ricominciare in bellezza a pochi giorni dalla ripresa del corso. Per loro il programma era più serrato, con due sessioni di allenamento giornaliere e quattro sedute di preparazione fisica nel corso della settimana. Dopo pranzo, inoltre, si dedicavano ogni giorno al “samu”, ossia la cura e pulizia del proprio Dojo. Nonostante questi ritmi, hanno comunque trovato il tempo e le energie per passare qualche pomeriggio in piscina e diversi momenti di relax e svago tra un allenamento e l’altro.

Giovedì sera, come da tradizione, i partecipanti di entrambi i gruppi hanno passato la notte in palestra. Dopo aver mangiato una pizza tutt’insieme e visto un bel film, i nostri piccoli allievi, armati di sacco a pelo e cuscino, si sono preparati a passare la notte sul tatami prima di affrontare l’ultima giornata del loro stage. Venerdì, infatti, la sveglia è suonata molto presto, soprattutto per i più grandi che hanno dovuto affrontare un risveglio muscolare molto impegnativo, ma i nostri ragazzi non erano certo a corto di energia. Nel pomeriggio sono stati disputati gli ormai classici tornei finali, grandi e piccoli si sono divisi in tre squadre e si son dati battaglia a suon di giochi di abilità, dalla staffetta alla corsa coi sacchi, passando per il “gioco dell’aratro” e “del rullo”. Al termine dell’ultima sfida sono stati consegnati i Diplomi di Partecipazione, come segno e ringraziamento dell’intensa settimana che hanno affrontato.

Sono stati cinque giorni pieni di judo e momenti di convivialità, tutti i bambini si sono comportati molto bene, senza mai abbattersi o lasciarsi andare mostrando anche molta cooperazione tra i due gruppi, che ha dato come risultato finale un gran bel gruppo di ragazzi sereno e volenteroso, che ha affrontato con tenacia e determinazione questa settimana, con correttezza ed educazione.

Anche quest’anno, quindi, è stato un gran successo, i ragazzi si sono divertiti ed allenati duramente, riprendendosi dalle vacanze e ricominciando a pieno ritmo il loro programma di allenamento.

Ecco le foto: http://www.ksdkparma.it/gallery/2490

Utilizzo spazi dell’impianto in orari di chiusura, e responsabilità

5 Settembre 2015 at 14:12

Il presidente di una a.s.d. ha ricevuto richiesta da parte dei soci atleti di poter frequentare la palestra e allenarsi negli orari di chiusura (quindi in assenza) degli allenatori; in considerazione del fatto che si tratta di soci regolarmente tesserati, si ritiene che dovrebbero poter usufruire degli spazi sede dell’associazione. Il dubbio è relativo alla responsabilità: chi risponde della sicurezza e dell’intervento in caso di malore?

Il problema della sicurezza è sempre molto delicato. Innanzitutto, non è stato specificato se gli atleti sono maggiorenni o minorenni, in quest’ultimo caso è assolutamente sconsigliabile lasciarli allenare da soli.

Con riguardo all’altra ipotesi (relativa alla maggiore età degli atleti), se da un lato essi hanno diritto all’utilizzo della sede, dall’altro è oltremodo evidente che devono essere rispettate tutte le prescrizioni in materia di sicurezza della struttura, in modo che un eventuale incidente potrebbe essere riconducibile a un utilizzo non corretto delle attrezzature con conseguente responsabilità a loro carico (purchè, giova ribadirlo, l’impianto e le attrezzature siano “a norma e sicuri”).

Relativamente alla malaugurata ipotesi in cui un tesserato sia colto da malore, non sembra potersi ravvisare un’ipotesi di responsabilità a carico del Presidente purchè – anche in questo caso – sia rispettata la normativa in materia e quindi gli atleti siano provvisti di certificato medico valido e idoneo all’attività praticata.

Diverso sarà lo scenario successivamente al 1° gennaio 2016 quando – lo ricordiamo ancora una volta – entrerà in vigore l’obbligo della dotazione del defibrillatore per le a.s.d. (ad eccezione delle societa’ dilettantistiche che svolgono attività sportive con ridotto impegno cardiocircolatorio, quali bocce – escluse bocce in volo -, biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, giochi da tavolo e sport assimilabili). Ai sensi della normativa attualmente in vigore, infatti, le a.s.d. non solo dovranno dotarsi di defibrillatore, bensì saranno altresì tenute ad assicurare, durante le gare e anche nel corso degli allenamenti, la presenza di una persona formata all’utilizzo del defibrillatore.

Dopo l’Olanda e la Slovenia, le ragazze del KSDK Parma, “chiudono il cerchio” con lo stage in Svizzera

26 Agosto 2015 at 7:47
da http://www.ksdkparma.it/

Si è conclusa ieri la terza tappa del tour estivo che ha visto protagoniste la senior Isabella Crescini, la junior Camilla Rasori e le due Cadette Christine Azzolini ed Eleonora Crescini. Dopo 20 giorni in Olanda e 4 in Slovenia le nostre ragazze hanno passato gli ultimi 8 giorni in Svizzera. Partite venerdì 14 Agosto hanno raggiunto il Ju-Jitsu & Judo Club di Brugg, uno dei più importanti club svizzeri che, in questi giorni, ha visto calcare il proprio tatami dalla nazionale maschile al completo e da diverse atlete che faranno parte della spedizione svizzera ai Mondiali di Astana. Le nostre giovani allieve hanno avuto, quindi, la possibilità di prendere parte alla loro preparazione mondiale, incrociando le prese con grandi nomi del panorama judoistico internazionale, come Fabienne Kocher, Larisse Cstari e Juliane Robra.

Durante la loro permanenza nel paese d’oltreconfine le nostre 4 allieve sono state seguite da Giorgio Vismara, nostro amico e che è stato nostro prezioso collaboratore, attuale Direttore Tecnico della Nazionale Svizzera, hanno affrontato due sessioni di allenamento al giorno, al mattino si alternavano momenti di studio tecnico alla preparazione fisica, mentre la sera era dedicata al randori.

Dopo Olanda e Slovenia, le nostre allieve aggiungono anche la Svizzera tra le mete della loro estate di Judo, durante la quale hanno potuto vivere un’ esperienza veramente intensa, allenandosi in paesi e palestre diverse con moltissimi atleti di spicco a livello internazionale che hanno dato un notevole valore aggiunto al loro viaggio. Infine ringraziamo Giorgio e tutto il Ju-Jitssu & Judo Club di Brugg per l’ospitalità e la disponibilità nei confronti delle nostre allieve.

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Alessio Marini e Fabio Pantè arrivano a cento

17 Agosto 2015 at 8:31

Sono arrivati insieme alle 100 presenze nel Judo Libertas Kuroki Tarcento Alessio Marini e Fabio Pantè: i due judoka del Kuroki infatti hanno tagliato il traguardo insieme nell’ambito della Coppa Bernadia, valida come quinta prova del Circuito Estivo Libertas. La gara – disputatasi a Tarcento nella Palestra del Judo Kuroki – è stata vinta da Gino Gianmarco Stefanel nei kg. 73 (che ha consolidato il suo vantaggio nella classifica del Circuito Estivo) e da Fabio Pantè negli over kg. 73.

         Queste le classifiche della gara:

Kg. 73 – 1° Gino Gianmarco Stefanel, 2° Alessio Marini, 3° Tiziano Tieppo e Alex Londero

Kg.+73 – 1° Fabio Pantè, 2° Giuliano Casco, 3° Alessandro Costante e Davide Mauri

Questa la classifica del Circuito Estivo dopo 5 prove: 1° Gino Gianmarco Stefanel (Judo Kuroki) punti 51, 2° Alex Londero (Judo Kuroki) punti 36, 3° Fabio Pantè (Judo Kuroki), Giovanni Boscaia e Kenny Bedel (Polisportiva Villanova) punti 32

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Corso Contabilità della Associazione Libertas

10 Agosto 2015 at 15:59

In relazione alla richiesta di diverse associazioni Libertas della Provincia di Pordenone di voler adottare la contabilità della propria associazione con il programma della Libertas denominato “GAS”, si informa che SABATO 29 AGOSTO alle ore 9,15 sarà presente presso la sede del Comitato Provinciale Libertas in Porcia Via Marconi n.10 l’ing. Daniele Bassi consigliere Nazionale Libertas e responsabile della piattaforma informatica Libertas per spiegare il programma.
Le associazioni interessate dovranno inviarmi una e-mail di conferma (anche le associazioni che hanno richiesto il corso) entro e non oltre mercoledì 26 agosto, onde poter espletare le pratiche burocratiche (non vale per le associazioni che hanno già il programma).
Per le associazioni che già usufruiscono del programma, se hanno bisogno di delucidazioni e informarsi su eventuali modifiche del programma potranno partecipare alla riunione.
Al massimo la presenza di due persone per associazioni (per motivi di spazio) e portare una chiavetta.
Con l’occasione si inviano cordiali saluti Ivo Neri.-

P.S. IL PROGRAMMA E’ GRATUITO
CHI E’ INTENZIONATO DI USUFRUIRE DEL PROGRAMMA CERCHI DI PARTECIPARE IN QUANTO NON SAPPIAMO QUANDO SARA’ IL PROSSIMO

Libertas Pordenone, intervista a Edoardo Muzzin

8 Agosto 2015 at 9:32

Da guru locale delle arti marziali a coordinatore nazionale del settore judo dell’ente di promozione Libertas. È l’excursus sportivo di Edoardo Muzzin, dirigente e tecnico della polisportiva Villanova Judo Libertas di Pordenone, società da lui stesso fondata. La sua figura imponente spicca in tutte le manifestazioni del settore, ma anche nelle iniziative del quartiere di riferimento, di cui è un po’ il totem di riferimento.

– Edoardo, innanzitutto la tua carta d’identità…

‘Sono un baby pensionato di 58 anni, e per tutti sono Dudu, un diminutivo che mi hanno dato in tenera età in terra francese, dove sono nato. Sono istruttore Fijlkam con la qualifica di Maestro quarto Dan’.

– Raccontaci i tuoi trascorsi sportivi e gli attuali impegni?

‘Nulla di rilevante nel mio passato sportivo, hanno casomai ottenuto molto di più i miei allievi. Oggi sono dirigente e tecnico della polisportiva di Villanova e della società Judo Libertas Porcia, nonché consigliere nazionale Libertas e componente della commissione Libertas – Avis’.

– Dai primordi di rione ai margini della città, come si è evoluto il quartiere di Villanova nel quale vivi?

Attualmente è un quartiere molto attivo, in cui la polisportiva ha avuto un ruolo fondamentale, non solo per la diffusione del judo, ma anche per aver stimolato la pratica sportiva in senso lato. Anzi, la polisportiva Villanova è tuttora parte attiva nel collaborare a nuove iniziative, al fianco della scuola e dei progetti del welfare di comunità’.

– Come si spiega la diffusione e l’apprezzamento delle arti marziali in una città come Pordenone?

‘Anche per i non addetti ai lavori, le arti marziali sono riconosciute come ottimo strumento educativo per la gioventù. Ad esempio, nell’Istituto comprensivo sud di Pordenone lo judo ha iniziato a proporsi sin dal 1982. A tutt’oggi nelle classi della scuola dell’infanzia, delle elementari e delle medie questa disciplina viene sempre richiesta, perché risulta essere un modello educativo’.

– Qual è il tuo ruolo nella Libertas nazionale?

‘Sono consigliere nazionale e il mio impegno è rivolto principalmente alla diffusione dello judo. In tal senso ho avviato un progetto denominato ‘Judo 14 regioni’ con lo scopo di divulgare e mettere in rete tutte le attività del settore. Sono inoltre fresco componente della neonata commissione Libertas – Avis, che ha il compito di sviluppare lo sport all’interno delle strutture Avis, parimenti diffondendo il messaggio della donazione del sangue. Questa Commissione è il risultato di un lavoro condotto assieme al pordenonese Carmelo Agostini, consigliere nazionale e membro di giunta Avis, che ha portato alla stipula di una convenzione tra Avis e Libertas’.

– Torniamo a Pordenone, una città ancora bisognosa di… ?

‘Di molte cose, fra cui un maggior coordinamento tra associazioni e istituzioni quali Comune, Provincia e Coni. A mio parere negli ultimi anni le società sportivesono state lasciate a se stesse. Non è solo una questione di mancanza di fondi, ma soprattutto di una progettualità da condividere’.

Incontro con l’Unicef

3 Agosto 2015 at 8:37

Giovedi 23 Luglio, al Punto Sport che si svolge presso il Palazen sede della Polisportiva Villanova Judo Libertas ha fatto visita la presidente del Comitato provinciale per l’UNICEF di Pordenone, EMILIANA MORO, per conoscere l’attività che viene svolta a favore dei bambini dei Paesi in via di sviluppo, tramite la raccolta fondi, e l’attività di advocacy rivolta a bambini e ragazzi, ma anche alla comunità tutta, ci ha informato dei contenuti della Convenzione internazionale per i diritti dell’infanzia. Ci ha lasciato alcuni ricordi e lanciato qualche riflessione sui diritti dei bambini.

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Libertas Kuroki Tarcento: Marika Sato, l’ingegnere dai colpi proibiti

3 Agosto 2015 at 8:31

I recenti campionati europei di kata (le ‘forme’ dello judo) hanno consegnato due argenti a Marika Sato, 46enne originaria di Praturlone, che dal 1997 pratica questa disciplina orientale, riempiendo le teche di casa con trofei e medaglie. Coniugata con Alfredo Sacilotto (con il quale condivide questa passione) Marika è madre di due bambini, Francesco e Gianluca di 12 e 8 anni. Il primo preferisce praticare il basket, mentre Gianluca gioca a judo nella palestra di mamma, a Zoppola. La signora Sato è ingegnere (dipendente della Regione Friuli Venezia Giulia) con le mansioni più disparate, che spaziano dalla progettazione alla mera burocrazia. Nello sport è tesserata con il Judo Libertas Kuroki Tarcento, ma ha una palestra ‘succursale’ a Zoppola, che gestisce col marito, e che conta una trentina di giovanissimi iscritti.

– Marika Sato, è solo un caso o le sue generalità sono propriamente ‘made in Japan’?

Il mio cognome deriva da un errore di trascrizione di qualche generazione fa. Basti pensare che nella famiglia di mio padre erano in 15 fratelli, dei quali alcuni registrati all’anagrafe come Satto. Però fa sempre un certo effetto incontrare sui tatami Maestri giapponesi con lo stesso mio cognome’.

– Come nasce la passione per le arti marziali?

‘Ho iniziato a praticare judo a 6 anni, istigata dall’allora maestro dell’Azzanese, Luciano Lucchini, che venne a scuola e si mise a fare acrobazie senza usare tappeti. E per una bambina vivace fu una folgorazione. A quei tempi, poi, in tv impazzava il catch, l’odierno wrestling, e la mia atleta preferita era la giapponese Jacky Sato, guarda caso mia omonima. Il primo approccio al kata risale invece al 1997, durante l’esame per l’acquisizione del grado di cintura nera. Riuscivo a eseguire gli esercizi del kata con estrema naturalezza. Li ho così approfonditi, fino ad ottenere nel 2006 il titolo di vice campionessa italiana, il primo di una lunga serie di 8 argenti. Parlo al singolare, ma occorre specificare che i kata si eseguono in coppia e il mio partner, sportivo e nella vita, è stato fin dall’inizio Alfredo ‘Fredi’ Sacilotto, che da quest’anno ha però deciso di prendersi una pausa sabbatica. Da gennaio il mio nuovo ‘uke’ (il compagno che subisce le mosse del kata, NdA) è Fabio Polo. Essendo il Kodokan Goshin Jutsu un kata di autodifesa costituito da attacchi con pugnale, bastone, pistola e a mani nude, mi rendo conto che per Fabio non sia né semplice né naturale attaccarmi con la decisione che userebbe con un suo pari sesso. Tuttavia il costante allenamento e l’adrenalina delle competizioni ci hanno portato ai vertici internazionali. Per settembre saremo più che all’altezza per ben rappresentare l’Italia ai campionati mondiali in programma ad Amsterdam’.

– Sogni nel cassetto?

Ne coltivo tre. In primis, troppi argenti tricolori cominciano a pesare, quindi adesso voglio l’oro. Il secondo è una partecipazione alle Olimpiadi, confidando che il kata venga introdotto tra le discipline dei Cinque Cerchi. Infine, diventare Maestro di judo, soprattutto come persona, riuscire cioè a lasciare un piccolo segno nel cuore dei judoka con i quali avrò l’onore di confrontarmi’.

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