Judo, Karate, Ju-Jitsu: le arti marziali sono ottime per i bambini, ecco perché
da la stampa.it di GIULIA MATTIOLI (NEXTA)
Se state ancora decidendo quale attività sportiva far praticare a vostro figlio quest’anno, provate a considerare qualcosa di più originale del solito calcio o nuoto, come un’arte marziale. E’ assai probabile che a vostro figlio piacerà l’idea, e state certe che di benefici ne trarrà a profusione. Ma se vi spaventa l’idea di uno ‘sport violento’, toglietevi dalla testa calci volanti e pugni rotanti: un allenamento di arti marziali non è una puntata di Dragon Ball! La maggior parte di queste discipline insegna proprio il contrario, cioè la tecnica, il rispetto, la disciplina e l’autocontrollo, non calci e pugni a profusione. Tra le più soft in questo senso troviamo Judo, Karate, Ju-jitsu, e Taekwondo, attività che si possono intraprendere a partire dai 10 anni, ma le prime due discipline sono valide anche per gli under 10, e per le femmine, naturalmente!
Le arti marziali aiutano il corpo a svilupparsi in maniera equilibrata, non sollecitano troppo la schiena ma la rendono flessibile, rinforzano la muscolatura e le articolazioni. Il corpo si muove in maniera armonica, non stressando solo una parte specifica come avviene in molti altri sport. Tuttavia sono i risvolti non-visibili ad occhio nudo che spesso rendono entusiasti i genitori.
Le arti marziali infatti sono molto consigliate a bambini con scarse capacità di concentrazione o autocontrollo. Per eccellere in queste discipline infatti occorre molto rigore, molta autodisciplina. Insegnano a prendere decisioni veloci (per parare i colpi) ma considerando le conseguenze e soprattutto tenendo in considerazione l’altro, l’avversario, a cui non si vuole far male.L’autocontrollo diventa quindi una peculiarità di molti bambini che praticano arti marziali per anni, ma anche la precisione, perché non si vuole far male all’altro, ma neanche a sé stessi.
C’è poi un altro aspetto da considerare: mentre in molti sport esiste una vera e propria competizione in cui si deve dimostrare di essere migliori, in un allenamento di Judo o Karate non c’è per forza da
vincere, ma da migliorare una tecnica, fattore che contribuisce ad aumentare l’autostimacon
equilibrio e sicurezza. Chi è aggressivo perché vuole ‘vincere’ a tutti i costi non è considerato un bravo judoka.
Insomma oltre al fattore fisico che più o meno in ogni attività sportiva viene valorizzato, nelle arti marziali vi è una componente psicologica ed emotivanon trascurabile. Molti genitori testimoniano di figli più tranquilli, pacati, ingentiliti da anni di allenamento. E ribadiamo, sono sport ottimi anche per le bambine per gli stessi motivi. Perché non provare?