FESTA DI NATALE AL JUDO LIBERTAS VITTORIO VENETO

23 Dicembre 2014 at 12:38

Il Club di Judo vittoriese si avvia a concludere un anno tutto da incorniciare

Di risultati positivi il Judo Libertas Vittorio Veneto ne ha collezionato ormai un lungo elenco che inizia nel lontano 1977, quando in città arrivo un giovane insegnante di nome Gianpietro Vascellari. Il Judo era allora materia sconosciuta ai più ed al massimo si sapeva che questo sport arrivava dal lontano oriente accompagnato da  quel pizzico di mistero che ieri come oggi aumenta però il suo fascino.  Tutto era quindi da costruire e far conoscere, ma quando la passione anima i pensieri e le azioni i risultati non tardano ad arrivare. Oggi il Club di Judo del Palasport vittoriese è infatti conosciuto ed apprezzato non solo a livello locale dove ormai si affianca quando non supera gli sport più praticati, ma primeggia nel Veneto da quasi vent’anni consecutivi collocandosi in Italia tra le migliori Società di Judo del nostro paese.  Come se non bastassero i risultati sportivi, il Judo Vittorio Veneto è riuscito ad organizzare per 27 anni consecutivi pure il Torneo di Judo più affollato ed importante d’Italia con oltre 2000 partecipanti e 18 nazioni in gara. Insomma un ormai lungo curriculum, al quale quest’anno va ad aggiungersi un ulteriore e significativo record di risultati positivi, a cominciare dai sette tornei dove il Judo Vittorio Veneto e’ giunto al primo posto, senza dimenticare i rimanenti sei secondi posti vinti in ulteriori ed impegnative gare. Fra le centinaia di medaglie indossate dagli atleti vittoriesi nel solo 2014, risaltano ben sei medaglie vinte nei campionati italiani tra cui spiccano un titolo italiano nella fascia d’età degli “Esordienti” un titolo italiano fra i “Cadetti” un terzo titolo italiano fra gli “Juniores” ed un bronzo negli “Assoluti”d’Italia. In campo internazionale il Judo Vittorio Veneto si è infine posto in luce con tre medaglie europee ed altrettanti quinti posti sempre in Europa, senza dimenticare la partecipazione di Alessandra Prosdocimo ai Campionati mondiali di Miami.  Nel frattempo e’ cresciuta la schiera di cinture nere del Club, che superata  la significativa soglia dei cento atleti con tale prestigioso grado di cintura è già arrivata a quota 107 cinture nere. Insomma, un anno tutto da incorniciare, per un Judo Libertas Vittorio Veneto in continua crescita.

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Altre foto al: https://www.flickr.com/photos/11707927@N05/16079802872/

 

AUGURI DI BUONE FESTE

20 Dicembre 2014 at 18:58

Il Consigliere Nazionale Libertas Muzzin Edoardo e tutto il suo staff vi augurano Buon Natale e Felice Anno Nuovo.

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Gli auguri del Presidente Nazionale della Libertas

20 Dicembre 2014 at 18:57

Il Presidente Nazionale, prof. Luigi Musacchia, augura un buon Natale ed un felice anno nuovo a tutta la famiglia Libertas.

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Corsa dei Babbi Natale

15 Dicembre 2014 at 6:57

La Polisportiva Villanova Judo Libertas ha organizzato domenica 14 dicembre  la “Corsa dei Babbi Natale” , seconda edizione della manifestazione non competitiva a passo libero,Trofeo Libertas a carattere interregionale di Podismo, che quest’anno ha uno scopo benefico. Il ricavato andrà all’Istituto comprensivo di Pordenone Sud, un segno di solidarietà alle scuole oggetto di furti e danneggiamenti.

Un vero e proprio pool sosterrà l’iniziativa, composto da associazioni che mettono in collegamento quartieri diversi della città sul Noncello: Centro nazionale sportivo Libertas, Polisportiva Villanova Judo Libertas, Istituto comprensivo di Pordenone Sud e Progetto Genius Loci – che al suo interno annovera anche le Cooperative sociali Itaca, Fai e Acli -, e poi la collaborazione della Circoscrizione Sud di Pordenone, del Comune, dell’associazione Festa in Piassa e dell’Hotel Santin.
Due i percorsi previsti, da 4 e 11 km, ad ogni partecipante all’atto dell’iscrizione verrà fornito il Kit completo da Babbo Natale o anche solo il berretto. Iscrizioni dalle 9 alle 10, partenza dalle 9, l’arrivo è previsto quando l’ultimo partecipante taglierà il traguardo entro comunque le 13. Le premiazioni sono previste alle 11.30, premi ai tre gruppi più numerosi. Due i punti di ristoro lungo il percorso da 11 km, uno in quello da 4 km, un ristoro anche all’arrivo.
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Corsa dei Babbi Natale

9 Dicembre 2014 at 20:09

Tutto pronto in vista della seconda edizione della “Corsa dei Babbo Natale”, in programma domenica 14 dicembre (ore 9) con ritrovo alla Loggia del municipio, in fondo a corso Vittorio Emanuele. La manifestazione non competitiva e a passo libero si svilupperà su due percorsi (4 e 11 chilometri) e prevede punti ristoro lungo l’itinerario, che si snoderà su strade asfaltate asservite di segnaletica e personale agli incroci. L’organizzazione certosina è garantita da Centro provinciale Libertas, Polisportiva Villanova e Progetto Genius Loci. Il ricavato (iscrizioni alla partenza, 3 euro con berretto per i bambini, costume completo per gli adulti versando 6,50) sarà destinato all’Istituto Comprensivo Pordenone Sud.

4 motivi per essere gentili. Non solo oggi

5 Dicembre 2014 at 17:31
Il 13 novembre è stata la giornata mondiale della gentilezza. E fra i tanti motivi per cui vale la pena essere ben educati e altruisti, noi ne abbiamo scelti 4. Provati dalla scienza.
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La gentilezza è contagiosa: merito (anche) dei neuroni specchio (Foto: Corbis).

CHE COS’È LA GENTILEZZA? 

Spiega Valentina D’Urso, autrice di Le buone maniere, che «ha due facce. La prima è la buona educazione formale e l’osservanza delle regole sociali. Significa avere buone maniere, seguire il galateo, l’etichetta. La seconda, più importante: significa essere brave persone. Ovvero accoglienti, generosi, altruisti».

E poiché un atto cortese e altruista fa bene non solo a chi lo riceve ma anche a chi lo compie (e pertanto all’intera società), ecco 4 motivi buoni (a detta anche della scienza) per cui vale la pena essere gentili.

1. FA BENE ALLA SALUTE.
Essere cortesi e ben disposti verso il prossimo fa bene al cuore: le probabilità di ictus e infarto aumentano in coloro che hanno un temperamento aggressivo. lo ha provato uno studio italo-americano dei ricercatori del National Institute on Aging di Baltimora: hanno preso in esame 5.614 sardi di età compresa fra i 14 e i 94 anni e hanno verificato che i soggetti dotati di un temperamento più competitivo tendono a sviluppare più facilmente un ispessimento delle carotidi e, quindi, il rischio di arresto cardiaco anche del 40% (indipendentemente dagli altri fattori di rischio cardiovascolare più tradizionali, come il fumo, l’ipertensione o il colesterolo alto).

2. È LA MIGLIOR ARMA NELLE LITI
Può risolvere al meglio le liti, anche quelle che possono diventare violente. Perché ha un effetto spiazzante mentre, al contrario, l’aggressività chiama aggressività. Prendiamo la classica lite tra automobilisti. L’altro ci insulta, magari alza pure il dito medio della mano. Che fare? Risponde Daniela Mapelli, docente di neuropsicologia all’Università di Padova: «Nelle situazioni stressanti come queste, dove tutti diamo il peggio di noi, bisognerebbe sforzarsi di chiedere scusa, e farlo sorridendo. L’altro dovrà cambiare completamente registro: il suo cervello sarà costretto a elaborare uno stimolo completamente diverso». Funziona? Provare per credere. Anche se davanti alle ingiustizie, è faticoso.

3. AIUTA NEL LAVORO
Secondo una ricerca di Timothy Judge dell’University of Notre Dame (Usa) le persone più gentili sono meno soggette a licenziamenti in quanto più gradevoli. Secondo Michael Tews, della Pennsylvania State University, i selezionatori di personale per ristoranti scelgono più frequentemente candidati con alti livelli di gradevolezza anche a scapito di altri più intelligenti. Non solo. La gentilezza dà ottimi risultati anche nel lavoro di gruppo. Lo ha dimostrato Jonathan Bohlmann della North Carolina State University creando team sperimentali al lavoro su un progetto. Analizzando quanto i membri del team si sentivano trattati bene dal leader, è emerso che un bravo capo che tratta i colleghi con equità, gentilezza e considerazione, ottiene risultati migliori. Spiega il ricercatore: «I dipendenti, per lavorare al meglio, devono respirare un clima di fiducia, rispetto ed equità. Questo li rende orgogliosi di quello che stanno facendo. E quindi li spinge a lavorare di più».

4. PREVIENE IL BULLISMO A SCUOLA
Insegnare ai bambini la gentilezza fa bene a loro stessi (i bambini gentili sono i più popolari) e anche alla comunità scolastica (previene il bullismo). Lo ha dimostrato uno studio della University of British Columbia su 400 bambini tra i 9 e gli 11 anni di una scuola elementare di Vancouver, in Canada. Spiega la ricercatrice Eva Oberle: «Abbiamo assegnato due compiti differenti a due gruppi di bambini per 4 settimane: un gruppo doveva compiere tre piccoli atti di gentilezza a scelta in un giorno, come condividere la merenda con i compagni o aiutare la mamma a cucinare; un altro doveva recarsi in posti piacevoli, come la casa dei nonni o il parco. Dai test finali è risultato che il grado di felicità e soddisfazione era aumentato in entrambi i gruppi, ma i bambini che avevano compiuto atti di gentilezza erano i più popolari: avevano guadagnato in media 1,5 amici». E, conclude Oberle, «aumentando i livelli di gentilezza in aula si aumentano fiducia e collaborazione. E questo potrebbe prevenire il buillismo».

Corsa dei Babbi Natale

1 Dicembre 2014 at 9:08

E’ arrivata alla seconda edizione la corsa non competitiva per le vie di Pordenone tutti vestiti da Babbi Natale. La manifestazione si svolgerà domenica 14 Dicembre 2014!
Gli organizzatori vi aspettano numerosi come lo scorso anno….

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DIVENTA CINTURA ROSA PER IMPARARE A DIFENDERTI

17 Novembre 2014 at 8:06

Il Judo Libertas Vittorio Veneto organizza al Palasport Vittoriese un corso di difesa personale femminile.

La violenza contro le donne non è cosa nuova e se c’è qualcosa che accomuna molti paesi del mondo pur diversi fra di loro, è ancor oggi questa vergognosa caratteristica. Anche da noi ci sono voluti secoli e secoli di soprusi a angherie di ogni genere per cominciare a capire che la donna deve avere gli stessi diritti dell’uomo ed una piena libertà e parità in ogni campo. La strada da percorrere non è però ancora compiuta. Ostacoli e pregiudizi spesso di tipo culturale o maschilista, rendono purtroppo ancora difficile l’ inevitabile traguardo dell’uguaglianza. I cosiddetti “femminicidi” del nostro paese ne sono un triste esempio, senza parlare di ciò che accade in zone del mondo dove la donna è ancora trattata come un oggetto o merce di scambio senza alcun diritto se non quello di tacere. Ecco perché anni fa il Judo Vittorio Veneto promosse un particolare corso di difesa personale femminile chiamandolo per la prima volta col riuscito nome di “cintura rosa”. Un termine quanto mai indovinato, specialmente tra le arti marziali che usano il colore della cintura per distinguere il grado di abilità tecnica personale. Questo colore infatti non esiste tra le cinture di Judo, ma ricorda con simpatia il settore femminile al quale ci si rivolge, per offrire le indicazioni di base nel caso di un’imprevedibile ma sempre possibile aggressione. Nessuno infatti si augura di esser molestato o aggredito da qualcuno, ma purtroppo le cronache raccontano che tutto ciò accade molto spesso e particolarmente nell’ ambito domestico. Saper cosa fare e come comportarsi in una situazione di pericolo e’ quindi fondamentale per salvaguardare la propria incolumità’ fisica o quella dei propri cari. Pochi movimenti possono infatti toglierci facilmente dai guai ed è proprio questo che viene insegnato alle donne e ragazze che frequenteranno il corso organizzato dal Judo Vittorio Veneto al Palasport accanto alle piscine comunali. Le lezioni dureranno due mesi e si terranno ogni Mercoledì e Venerdi sera dalle ore 19.30 alle 20.30, con un percorso didattico guidato ed integrato dall’intervento di esperti. Per ulteriori informazioni basterà’ telefonare al numero 340 0642023 ( Ins. Fabio Tonon).

 

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Sport malgrado una dispensa

16 Novembre 2014 at 20:33

Anche dopo un lieve infortunio o in presenza di sintomi legati a malattie leggere,  i bambini e i giovani possono partecipare alle lezioni, basta apportare i giusti adeguamenti. Il presente tema del mese mostra come procedere.

Gli spazi destinati ai bambini per fare movimento e praticare attività sportive continuano a diminuire. Anche a scuola, l’educazione fisica è sempre più confrontata con la necessità di risparmiare e di conseguenza le offerte e le possibilità si riducono. Bambini e giovani sono sempre meno attivi e praticano sempre meno sport. E tutto ciò avviene in un’età in cui si manifestano cambiamenti decisivi a livello di crescita, di maturità muscolare, scheletrica e del sistema nervoso che influiscono sul loro sviluppo.

Subito dopo un infortunio o in presenza di sintomi legati a malattie leggere, gli adolescenti diventano passivi. La voglia di fare movimento diminuisce e spesso queste occasioni si trasformano in pretesti per farsi dispensare ed evitare di partecipare alle lezioni di educazione fisica.

Ma è proprio nei periodi in cui ci si ammala o ci si infortuna che lo sport scolastico, e le attività ad esso legate, potrebbero assumere grande importanza. Un esonero completo dalle attività sportive in presenza di una malattia, di un infortunio o di una disabilità in molti casi contraddice le attuali conoscenze ed esperienze raccolte in ambito di medicina dello sport (v. bibliografia).

Muoversi malgrado una dispensa sportiva

Questo tema del mese è un complemento al progetto «Bewegen trotz Sportdispens» (in italiano: «muoversi malgrado una dispensa sportiva»), nato da una collaborazione fra la Rete svizzera della riabilitazione SART, l’Associazione svizzera di educazione fisica a scuola (ASEF) e l’Ospedale universitario pediatrico di Basilea (UKBB). L’obiettivo è di offrire ai medici la possibilità di permettere a bambini e giovani ammalati o infortunati di prendere parte attivamente come prima alle lezioni di educazione fisica grazie a certificati parziali chiaramente definiti.

Gli insegnanti dispongono invece di uno strumento che permette loro di integrare gli allievi parzialmente dispensati dalle lezioni di educazione fisica proponendo loro delle attività adattate. Il formulario della dispensa (pdf) e la raccolta di esercizi (pdf) garantiscono che questi aluni saranno integrati nella lezione di educazione fisica conformemente alle indicazioni mediche.

In questo fascicolo sono presentate nove lezioni realizzate in base ai contenuti del sito del progetto activdispens.ch, disponibile solo in tedesco e in francese. Queste lezioni sono composte di numerosi esercizi suddivisi in nove categorie, collegati direttamente con i filmati presenti sul sito in questione, per garantire un corretto svolgimento dei movimenti

Corso Istruttori Secondo Livello Libertas

16 Novembre 2014 at 15:20

Sabato 15 Ottobre si é svolto presso il Palazen dell’ A.S.D. Polisportiva Judo Libertas Villanova di Pordenone l’esame pratico per il corso Istruttori di Secondo Livello Libertas, qualifica SNAC.
Il corso organizzato dalla Livertas FVG ha visto la partecipazione di ben undici aspiranti istruttori uno della Libertas Judo Kiai Portogruaro e ben dieci della Polisportiva Villanova.
Gli esaminati hanno svolto più di una lezione con diversi gruppi di giovani atleti. Erano presenti infatti 40 bambini di età compresa tra i 5 e gli 8 anni e ben 44 tra i 9 e i 14 anni che hanno così potuto partecipare al primo collegiale per questa stagione sportiva organizzato della A.S.D. Polisportiva Judo Libertas Villanova con la presenza dell’A.S.D. Judo Libertas Crescere sul Tatami, Judo libertas Cordenons, Judo Libertas Tamai e Judo Libertas Porcia.
Hanno ricevuto la qualifica:
De Bernardis Alessandro, Furchi Alessandro, Carlet Luciano, Panzeri Enrico, Oliva Ivan, Nardo Fabiano, Verardo Alessio, Angostini Angelo, Bortolin Massimo, Maman Deli e Verardo Luca.

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