Il Kumiai conquista con i Cadetti il 3.o Trofeo Liguria

14 Ottobre 2015 at 8:10
da: http://www.judokumiai.it/

Weekend intenso per il Kumiai quello appena archiviato, con gli Esordienti B impegnati a Modena nella seconda prova del Trofeo Italia (di cui si parla in altro articolo) ed i Cadetti maschili e femminili impegnati a Genova. Orfani di Ludovica Lentini e Matilda Avila ai box perché in non perfette condizioni fisiche sono stati 12 gli atleti, tra maschi e femmine, guidati dai tecnici Gianfranco Lentini e Stefano Qualizza, a salire sul tatami ed a conquistare il 3.o Trofeo Liguria grazie ad una performance di squadra di buon spessore che ha garantito in totale 4 medaglie d’oro, 5 d’argento ed 1 di bronzo oltre ad un quinto posto.
Primo gradino del podio per Alessandro Aramu, kg.55, che dopo un match di esordio con il freno a mano tirato ha poi ripreso il solito spartito fatto di ippon superando i vari avversari affrontati, Matteo Lazzarini, kg.66, che fatica un po’ nell’incontro di esordio per poi cambiare marcia nei successivi vinti tutti per ippon e per Paola Barile, kg.52, che e’ stata anche l’unica femmina nella gara odierna a salire sul gradino più alto del podio continuando in questo modo il trend positivo iniziato ai Campionati Italiani a squadre di Trento che l’aveva vista buona protagonista. La quarta medaglia d’oro della giornata l’ha messa al collo Edoardo Pivi, kg.60, che al rientro dopo un anno di inattività, per un’operazione alla spalla, e’ già stato capace di una ottima performance che gli ha certificato la piena guarigione pronto per tornare a recitare un ruolo da protagonista nelle prossime competizioni a cui il Kumiai parteciperà.
Secondo gradino del podio per Luca Longo che all’esordio nei kg.55 ha sfruttato la sua notevole velocità di base per fare strada e vedersi fermato in finale solo dal compagno di squadra Aramu, per Nicolo’ Gambino che nei kg.60 pur con problemi di stomaco, stringeva i denti vincendo anche una semifinale assai equilibrata al golden score per poi arrendersi in finale al compagno di squadra Pivi, per Sara Trina kg.44 e Stefano Melis kg.90 oggi poco brillanti e reattivi per poter puntare al bersaglio pieno e per Ilaria Qualizza, kg.70, che in una categoria in cui era stata inserita anche un’atleta appartenente ai kg.+70 dopo due vittorie per ippon veniva battuta proprio da quest’ultima che le preclude in questo modo la vittoria finale.
Terzo gradino del podio per Matteo De Cesario, kg.73, oggi poco centrato e brillante che paga dazio in semifinale per poi riprendersi e far suo il match valido per la medaglia di bronzo.
Sfortunato quinto posto di Andrea Bravetti, kg.66, che dopo due brillanti vittorie, in semifinale doveva arrendersi ad una fortissima crisi d’asma che lo costringeva, suo malgrado, purtroppo al ritiro dalla competizione. Giornata decisamente negativa per Riccardo Cagnasso che impegnato nei kg.66 saltava al primo turno e non veniva più recuperato. Come detto in fase di presentazione il Kumiai con i 90 punti totalizzati conquistava il primo posto davanti alla Pro Recco seconda ed alla Shogun terza classificata. Da sottolineare nella prestazione odierna anche le doppiette primo-secondo nelle categorie kg.55 con Aramu e Longo e nei kg.60 con Pivi e Gambino. Nel complesso i tecnici, Gianfranco Lentini e Stefano Qualizza, fanno ritorno a Druento dopo aver registrato delle buone prestazioni da parte di quasi tutti gli atleti che fanno ben sperare per il prestigioso Trofeo Internazionale Sankaku ormai distante solo tre settimane e dove il Kumiai ha come obiettivo quello di essere tra i protagonisti nelle due giornate di gare.

 

Trofeo Internazionale Romagna Judo 2015 Lorenzo Turini oro, Matteo Catania argento e Chiara Maccagno bronzo negli Es. “B”

Bronzo di Carola Paissoni alla European Cup Senior di Tampere

 

I bambini vogliono divertirsi nello sport, le medaglie non contano

13 Gennaio 2015 at 21:13

Per sperare che i bambini non abbandonino l’attività sportiva crescendo, medaglie e vittorie non servono. Il collante che garantisce una vita da atleta è il divertimento. Lo dimostra la prima classifica di ciò che più piace ai piccoli e li fa andare avanti nella carriera sportiva condotta alla George Washington University, pubblicata sul Journal of Physical Activity & Health.

Lo studio, unico nel suo genere, è stato fatto su 142 bambini calciatori (che praticavano però anche altre attività), 37 allenatori e 57 genitori. I ricercatori hanno mappato lemotivazioni sportive dei piccoli ed il risultato è una mappatura di 81 fattori divertenti determinanti per i piccoli e gli adolescenti.

I fondamentali includono giochi, amicizie, fare squadra, allenatori con approccio positivo e rituali di squadra, che quello scelto sia un ottimo sport, che stimoli l’apprendimento, il miglioramento e il sostegno. Di medaglie e vittorie non c’è traccia.

«Da qui nasce – dicono i ricercatori – l’”ethos sportivo giovanile” che andrebbe raccomandato ad allenatori, famiglie, federazioni, leghe ed istituzioni come standard per promuovere una cultura del divertimento nello sport». «Con l’adolescenza – commenta Maria Cristina Maggio, della clinica pediatrica diPalermo, esperta di attività sportiva e salute in età pediatrica per la Società italiana di pediatria – il 33% dei ragazzi abbandona l’attività e l’80% di questi proveniva dalla stessa specialità praticata fin da piccino. Lo sport deve essere divertente, stimolare le relazioni e la condivisione senza primeggiare».

«Bisognerebbe che allenatori e federazioni capissero le esigenze dei giovani. Non riuscire ad essere i primi come vorrebbe il coach crea delusioni e, per non affrontare la frustrazione della sconfitta, il giovane si allontana dalla pratica sportiva».