Sport e turismo rispondono alla nuova domanda sociale

25 Novembre 2015 at 7:53

di Luigi Musacchia
22 novembre 2015

E’ cresciuta esponenzialmente in questi ultimi anni la domanda di turismo integrato con le espressioni sportive ecocompatibili. Costituiscono due grandi aree di sensibilità sociale che vengono fortemente alimentate e motivate da un’emergente linea di tendenza: il benessere psico-fisico. Una nuova cultura salutista invade l’immaginario collettivo condizionando le scelte dal tempo libero alla gastronomia.

Il turismo tradizionale accusa problemi congiunturali e strutturali perdendo colpi sul mercato della competitività in Italia ed all’estero. Di contro si sviluppano formule innovative che abbattono i costi proponendo pacchetti alternativi che incontrano il gradimento crescente di ampie fasce sociali. Il turismo stanziale e contemplativo vive ormai una stagione decadente mentre nuovi modelli di aggregazione e di fruibilità si impongono esplorando circuiti un tempo definiti residuali e periferici.

Sport e turismo ormai camminano insieme esplorando il grande patrimonio verde del nostro Paese. Per esempio consideriamo il polo attrattivo dei 23 Parchi Nazionali e Parchi Naturali che coprono quasi il 10% del territorio con un’estensione di oltre un milione e mezzo di ettari dalle Alpi alla Sardegna. Inoltre occorre evidenziare i parchi regionali che sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacustri ed eventualmente da tratti di mare prospicienti la costa, di valore ambientale e naturalistico.

I parchi regionali sono stati regolamentati con il D.P.R. 616/77 che ha trasferito alle Regioni le competenze in materia di aree protette. Attualmente l’EUAP (6º aggiornamento del 2010) prevede 134 parchi regionali che coprono una superficie di circa 1 milione e trecentomila ettari. Quando parliamo delle straordinarie aree verdi del nostro Paese dobbiamo tenere in debita considerazione un variegato indotto di paesi, di civiltà rurali, di folklore, di tipicità enogastronomiche, ecc.

In sostanza questa riscoperta del territorio, delle radici, delle tradizioni e della cultura popolare ha polarizzato un modo nuovo di fare turismo collegandolo a momenti di ecosport e di tutela ambientale. Questa cultura emergente rappresenta un’importante opportunità e risorsa per l’economia nazionale e per i singoli territori che erano tradizionalmente emarginati dai circuiti turistici e mediatici.

Si aprono ampi spazi per il turismo sportivo che chiede calendari aggiornati e circostanziati degli eventi non solo nazionali ma, soprattutto, territoriali per conoscere e valorizzare il fascino discreto delle piccole nicchie ricche di storia, di sapori, di suggestioni. Un movimento interessante che comincia a muovere l’economia locale consentendo nuove opportunità e risorse per l’imprenditoria sociale.

 

Il presidente Nazionale

prof. Luigi Musacchia

presidente musacchia

Seminario – “Sport e turismo fenomeno emergente” – 24 novembre alla Scuola dello Sport

4 Novembre 2015 at 12:43

Sport e turismo fenomeno emergente

Il settore del turismo sportivo, in questo momento in cui in vari settori del turismo tradizionale lamentano una crisi, ha comunque segnato una continua crescita e rappresenta un’importante opportunità e risorsa per l’economia nazionale e dei singoli territori. Per turismo sportivo si possono intendere tutti i viaggi in cui l’attività sportiva acquisisce “centralità” nel corso della vacanza, scegliendo la località di destinazione per partecipare, attivamente o passivamente, ad eventi ricreativi o competizioni sportive. Oltre a questo è da tenere in forte considerazione il fatto che in molti casi, anche se lo sport non è il principale obiettivo ed il fattore sostanziale della vacanza, la destinazione viene scelta anche per la possibilità di poter svolgere un’adeguata attività sportivo-motoria di gradimento e rappresenta quindi un “rinforzo” alla motivazione principale che spinge alla scelta dei luoghi di soggiorno. L’importanza sempre maggiore che riveste nell’economia turistica, ha fatto sì che negli ultimi anni vi sia stata una sempre maggior attenzione sia da parte dei ricercatori che hanno iniziato a fare studi più approfonditi, sia da parte di territori ed organizzazioni sportive che hanno cominciato ad interrogarsi e a strutturarsi per cercare di intercettare questa importante porzione di mercato.

Il Seminario intende analizzare i vari aspetti legati al fenomeno del turismo sportivo, con la presentazione di alcune case histories di successo, per dare indicazioni utili agli operatori sportivi a livello nazionale e territoriale e proporre attività che permettono di rivitalizzare le economie e la cultura dei luoghi in cui operano, andando a creare occupazione ed indotto.

Visualizza il programma

DESTINATARI
Il Seminario è aperto a tutti, ma è particolarmente rivolto ai Dirigenti operanti nelle organizzazioni sportive; consulenti, organizzatori di eventi e liberi professionisti, esperti di marketing e comunicazione, funzionari degli Enti Locali e della Pubblica amministrazione.

CREDITI FORMATIVI
Al termine del Seminario verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Le organizzazioni di categoria possono riconoscere, in base alla tematica trattata, il rilascio di crediti formativi.

DOVE
Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti”, Largo G. Onesti 1, ROMA

QUANDO
24 novembre 2015

QUOTA
€ 300 + € 2 (bollo amministrativo)

SCONTI E CONVENZIONI
€ 270 + € 2 (bollo amministrativo): FSN/DSA/EPS, Sport in Uniforme, Società Sportive iscritte al Registro Coni, Community SdS, Studenti e Laureati in Scienze Motorie, specialisti e studenti di settore

MODALITÀ DI ISCRIZIONE
Le domande di iscrizione dovranno pervenire entro venerdì 20 novembre. Dopo aver effettuato la registrazione sul sito della Scuola dello Sport, occorre compilare il modulo online presente all’interno della scheda del Seminario. Compilato il modulo si riceve una e-mail di conferma con i dati per effettuare il bonifico. È considerato iscritto al Seminario solo chi offre evidenza dell’avvenuto pagamento

INFORMAZIONI
Tel: 06/36726.9172-9162
E-mail: sds_catalogo@coni.it

CODICE SEMINARIO
B2-09-15

IN COLLABORAZIONE CON
STUDIO GHIRETTI & ASSOCIATI

Le proposte estive della Libertas fra sport, ambiente e turismo sociale

8 Agosto 2015 at 9:34

di Luigi Musacchia
01 agosto 2015

In questi ultimi anni è profondamente cambiato il concetto dello sport estivo. Viene associato sempre più frequentemente alla tutela dell’ambiente ed al turismo sociale. Anche i tradizionali centri estivi per i giovanissimi offrono una polivalenza di attività che spazia dallo sport “en plein air” all’escursionismo, dal laboratorio teatrale ai corsi di ecologia applicata.

Ormai il ventaglio delle proposte estive è ampio, articolato, settorializzato per soddisfare una domanda che cresce esponenzialmente. Sono in costante ascesa anche le nuove discipline sportive che aggregano soprattutto i giovani e che richiedono istruttori professionalizzati. In sostanza la figura dell’animatore eclettico e pressapochista è destinata a scomparire. Sono decisamente in crescita gli sport ecocompatibili nelle aree verdi. Nel nostro Paese sono numerosi i polmoni verdi che possono essere fruibili da sportivi consapevoli e responsabili. Devono essere ovviamente privilegiate le discipline a basso impatto ambientale. Le buone pratiche sportive si integrano armonicamente nelle risorse energetiche del territorio: il vento per le attività aeree ben lontane dall’ausilio di un motore che produce inquinamento atmosferico ed acustico; l’acqua  per le discipline che consentono allo sportivo di misurarsi con il contesto naturale come il canyoning.

Una nuova cultura verde ha creato una separatezza fra gli sport ambientalmente adattivi e gli sport ambientalmente aggressivi. Da questa scelta deriva un diverso approccio con il patrimonio naturale del nostro Paese. Qui entra in gioco il ruolo delle grandi centrali educative (famiglia, scuola, sport, ecc.). L’educazione sportiva e la tutela ambientale devono camminare insieme per formare una coscienza ecosportiva nei giovanissimi. Fra le discipline sostenibili emerge l’orienteering che consente l’attività negli scenari naturali con una carta topografica realizzata appositamente con segni convenzionali unificati in tutto il mondo. Un esempio di alto profilo giunge dall’universo scout che coniuga sport ed ambiente sulla base di un consolidato rapporto integrato che ha trasmesso ad intere generazioni il concetto della fruibilità strettamente connesso con quello della sostenibilità. In questa direzione la Libertas ha elaborato in questi anni una linea progettuale sensibilizzando istituzioni ed enti locali al fine di realizzare percorsi educativi e formativi per le nuove generazioni: una mission per salvaguardare il patrimonio naturale del territorio e per formare nei giovanissimi una coscienza verde.

 

Il presidente Nazionale

prof. Luigi Musacchia

presidente musacchia

Campionato Nazionale Libertas di Judo 6-7 giugno 2015

5 Giugno 2015 at 13:47
Campionato dei Record:  43 le società preiscritte con 702 atleti , 13 regioni
Inoltre  4 squadre cadetti e 6 squadre ju/se
Molti di questi atleti parteciperanno alla conquista del titolo di super campione libertas gareggiando nelle 3 prove previste (shiai, lotta a terra e kata), per loro oltre alla coppa un premio speciale offerto dalla ditta DECA Group srl. La stessa ditta offrirà un premio speciale anche per il miglior es a maschile e femminile
Pordenone si prepara ad accogliere nel miglior modo gli atleti che parteciperanno al Campionato Nazionale.
Si ringrazia per la collaborazione la Regione Friuli Venezia Giulia – Turismo
Comune di Pordenone
Ascom e Pordenone Turismo.
Alle ore 19.00 cerimonia di apertura con un brindisi ai sapori del FVG
in collaborazione con
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