Protocollo ANCI – EPS per promuovere sport e municipalità sul territorio

14 Febbraio 2017 at 7:29

di Luigi Musacchia
8 febbraio 2017

Sul nostro house organ “Libertas Sprint” del 15 novembre 2016 abbiamo evidenziato il binomio sport e territorio. Torniamo sull’argomento per un approfondimento importante a seguito del protocollo di intesa sottoscritto recentemente dagli Enti di Promozione Sportiva e dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Sono ormai maturi i tempi per una collaborazione integrata fra le comunità locali e gli attori protagonisti dello sport sociale.

I numeri dell’ANCI esprimono una realtà associativa profondamente radicata nel territorio in oltre 100 anni di attività. Un percorso costruito con la piena condivisione  delle autonomie locali verso il traguardo della crescita sociale e culturale della cittadinanza. Il ruolo dell’ANCI ha conseguito prestigiosi riconoscimenti fra cui la “medaglia d’oro al merito civile” conferita nel 2004 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con la motivazione “Per lo spirito di dedizione ai valori del complesso dei Comuni italiani”.

I Comuni hanno delega in materia di promozione sportiva nei rispettivi territori ai sensi della norma vigente (DPR 616/77 art. 60). Riconoscono la pratica sportiva come elemento fondamentale nei processi di crescita formativa, integrazione sociale e culturale della popolazione. Sono proprietari di quasi tutti gli impianti sportivi presenti nei propri territori: stadi, piscine, impianti polivalenti, palestre, campi di calcio, ecc. (dall’indagine CNEL-CONI-Regioni del 2003 risultano 148.800 spazi per le attività sportive).

Il protocollo di intesa coinvolge 15 Enti di Promozione Sportiva che associano oltre 7 milioni di cittadini ed oltre 66.000 società/associazioni sportive. A questi numeri si aggiungono le 12.000 società sportive di base che non sono iscritte al Registro del CONI. Svolgono attività sportiva rivolta ai cittadini di ogni età e di ogni ceto sociale all’insegna dei valori educativi, formativi, inclusivi e salutisti. In particolare rivolgono una sensibile attenzione ai minori ed ai giovani per avviarli alla pratica motoria e sportiva con istruttori qualificati che diffondono lo “sport per tutti”.

Alla luce di queste considerazioni gli Enti di Promozione Spotiva e l’ANCI hanno concordato le linee progettuali di un impegno che sarà attivato in sintonia con imprescindibili punti di riferimento: Carta Europea dello Sport; Libro Bianco sullo Sport dell’Unione Europea; incremento della pratica motoria e sportiva per tutti, nessuno escluso; tutela della salute ed opposizione al doping;  Health City e Manifesto “La Salute nelle Città: bene comune”. Il protocollo di intesa attiverà anche una grande e capillare campagna di sensibilizzazione al fine di prevenire fenomeni degenerativi (bullismo, drop-out sportivo, sostanze dopanti) e patologie sociali in allarmante espansione (obesità infantile, diabete giovanile, sedentarietà senile, ecc.).

Prof. Luigi Musacchia

Presidente della Libertas

La Libertas a Riccione per consolidare i valori dello sport per tutti sul territorio

29 Novembre 2016 at 15:06

di Luigi Musacchia
19 novembre 2016

Celebriamo a Riccione un momento fondamentale della nostra storia. Consolidiamo i valori costruiti in oltre settant’anni e progettiamo il futuro. Mentre scriviamo la terra continua a sussultare nelle aree terremotate. Si disgregano intere comunità. Vengono inesorabilmente cancellati i luoghi della memoria storica e dell’identità culturale.

Occorre ricucire in tempi brevi lo strappo delle relazioni sociali restituendo ai giovanissimi gli spazi ludici per legittimare il diritto alla qualità della vita.

Lo “sport per tutti” è il collante per tenere insieme i frammenti della socialità. E’ anche il motore della rinascita civile del territorio ferito. Nel nostro Paese enormi ricchezze paesaggistiche sono state dilapidate e vandalizzate. Al dissesto idrogeologico si aggiungono i fenomeni devastanti della cementificazione selvaggia. Grandi aree sono diventate discariche abusive o, peggio ancora, siti illegali per lo smaltimento di rifiuti tossici gestiti dalla criminalità organizzata.

In questo contesto lo “sport per tutti” diventa occasione di recupero e di risanamento di aree disastrate. Il reperimento delle risorse finanziarie è certamente un elemento importante, ma il propellente della ricostruzione deve nascere dal basso, dalla gente che vive il territorio, dalla forza trainante del volontariato.

Quante volte abbiamo visto elevare le classiche cattedrali nel deserto? Quanti miliardi sono stati sperperati alla vigilia delle campagne elettorali? Quanti impianti sportivi sono stati realizzati prima ancora di formare i dirigenti sportivi ed i tecnici che fossero capaci di gestirli?

Il nostro Paese è una lugubre mappatura di strutture compiute con i soldi pubblici e poi abbandonate nell’incuria degli enti locali. E’ il momento di responsabilizzare tutti gli attori protagonisti che operano sul territorio. Dobbiamo consorziare le energie affinchè la cultura dello “sport per tutti” diventi propositiva coinvolgendo le amministrazioni locali e tutte le componenti sociali. Gli interventi di recupero e di risanamento devono motivare la partecipazione, la condivisione, la socialità. La spinta progettuale dello sport è determinante per rivitalizzare il tessuto civile di territori che altrimenti sarebbero irrimediabilmente compromessi.

Nell’immaginario collettivo si impone ormai prepotentemente la priorità della tutela del territorio, della messa in sicurezza delle strutture scolastiche, dei presidi sanitari territoriali, degli impianti sportivi. Significa salvaguardare il benessere psicofisico delle nuove generazioni. Anche lo “sport per tutti” può e deve fare la propria parte con una cultura della prevenzione che preveda il controllo periodico e sistematico degli impianti sportivi come un prezioso valore aggiunto al servizio della collettività.

Prof. Luigi Musacchia

Presidente della Libertas

presidente musacchia