Il Judo Vittorio Veneto rinnova il Palasport
Durante le vacanze natalizie, i judoka vittoriesi hanno rimesso a nuovo l’ingresso del Palasport vittoriese accanto alle piscine comunali
Ogni territorio possiede una cultura fatta di abitudini, modi di vivere e quant’altro distingue lo stile di vita delle persone. Nel Nord Est d’Italia in particolare, la laboriosità delle sue genti è nota ed ampiamente conosciuta in particolare nei momenti più difficili. Anche se non viviamo nell’emergenza, l’ormai lunga crisi economica ha però messo alle corde buona parte di quella che un tempo non lontano veniva chiamata la locomotiva d’Italia. La crisi trasversale come sappiamo non ha risparmiato nessuno, toccando in particolare le istituzioni pubbliche, ormai costrette dai tagli di bilancio alle sole spese prioritarie. La manutenzione ordinaria è stata così costretta a diventare straordinaria per poter essere affrontata, col risultato che spesso le strutture pubbliche ricevono attenzioni solo quando il problema diventa “emergenza”. Vista la situazione, invece di attendere i sempre più difficili interventi comunali in un Palasport comunque frequentato ogni giorno da centinaia di utenti, i judoka vittoriesi hanno deciso di rimboccarsi le maniche per dare una mano al decoro della principale struttura sportiva della città. Durante le vacanza natalizie atleti e genitori si sono così armati di spatole, pennelli, stucco da muro teli e tanta buona volontà, per ridipingere tutto l’ingresso atleti della struttura sportiva accanto alle piscine comunali. Col materiale messo a disposizione dal Comune e la mano d’opera gratuita dei judoka vittoriesi, una parte della struttura e’ stata così rimessa a nuovo, dando un esempio di disponibile collaborazione nel mantenere al meglio un bene di tutti. Il segnale è importante, perché se quest’estate gli alpini hanno rimesso a nuovo la stazione di Vittorio Veneto ed ora il Judo Vittorio Veneto mette mano al Palasport, vuol dire che la speranza per un futuro migliore è ancora presente nel nostro territorio. Significa che la laboriosità ed il buon senso che hanno caratterizzato le nostre genti sono ancora presenti fra noi e costituiscono un patrimonio fortunatamente ancora vivo nonostante l’individualismo sfrenato dei nostri tempi. C’ è quindi da augurarsi che tali segnali si moltiplichino, recuperando quel senso di comunità dove non esiste contrapposizione tra pubblico e privato e dove lo spirito di collaborazione e disponibilità che esiste tra gli alpini come tra i principi fondanti del Judo possa diventare un valore sempre più condiviso.