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Nazionale di Kata a Villanova

9 Settembre 2014 at 13:43

Il PalaZen di Pordenone (la palestra delle arti marziali sita nel quartiere di Villanova) ha ospitato uno stage della Nazionale di kata. L’aggiornamento ha riguardato sia gli arbitri che i componenti la squadra agonistica. A dirigere i lavori degli atleti c’erano i tecnici Daniele Mainenti e Maurizio Scacco. Tra gli Azzurri figuravano i beniamini di casa Alessandro Furchì e Michele Battorti, portacolori della polisportiva Villanova Judo Libertas di Pordenone. In precedenza, il palasport GeTur di Lignano Sabbiadoro ha ospitato uno stage della squadra giovanile regionale, che ha riguardato atleti delle categorie Cadetti ed Esordienti, selezionati sulla base del ranking nazionale e dei risultati stagionali. Fra i 33 convocati figuravano i pordenonesi Luca Moras (tesserato per l’Azzanese), Mariasole Momenté (idem), Alberto Ciardo (Dojo Sacile), Beatrice Molmenti (idem), Francesca Roitero (Skorpion Pordenone), Riccardo Lagni (idem), Kenny Bedel (Villanova Pordenone), Mohammed Lahboub (Fenati) e Marco Zanetti (Gawa Pordenone).

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Primo Torneo Multidisciplinare

9 Settembre 2014 at 13:42

La cittadina montana di Andreis ha ospitato il 1° Torneo multidisciplinare Libertas, indetto dalla locale associazione in collaborazione con la polisportiva Villanova di Pordenone, il Comune e la Pro Loco. Nel corso della kermesse, gli atleti del PalaZen (la palestra di arti marziali del quartiere Villanova di Pordenone) hanno partecipato a uno stage di judo diretto dai tecnici Fabio Tonon e Giorgina Zanette. La prima giornata è proseguita con una dimostrazione di braccio di ferro da parte di alcuni componenti della Nazionale italiana. Il vice presidente della Federazione italiana della specialità, Ermanno Marangon (già vice campione mondiale e attuale campione europeo in carica) ha personalmente diretto questa performance (che ha riscosso un alto gradimento tra il pubblico accorso) spiegando come si svolga una competizione di questa disciplina. Al confronto ha partecipato anche la pordenonese Erica Marangon, ex campionessa italiana. Al
termine si è dato vita a un torneo open, vinto da Davide Toffoli (atleta della polisportiva Villanova) che in finale ha battuto il suo istruttore di judo, Gianni Maman. La serata si è conclusa presso l’accogliente chalet di Andreis, laddove gli atleti hanno potuto rinfrancarsi. Nella seconda e conclusiva giornata si è giocato un triangolare di calcio tra le rappresentative di Andreis (Adulti e Ragazzi) e della polisportiva Villanova, quest’ultima composta da Fabiano Nardo, Matteo Visentini, Kenny Bedel, Marvin Bedel, Angelo Agostini, Gabriele Casagrande, Matteo Del Pioluogo, Davide Toffoli, Gianni Maman e Luca Verardo, coordinati dall’allenatore giocatore Antonio Rampon.

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UTILIZZO LOGO CONI – Associazioni Sportive Dilettantistiche

5 Settembre 2014 at 16:12

Dal sito CONI FVG (www.friuliveneziagiulia.coni.it):

Si ricorda che, come il precedente logo, anche il nuovo logo CONI costituisce proprietà riservata e non può essere in alcun modo utilizzato, alterato o parzialmente riprodotto da nessuna Associazione Sportiva Dilettantistica.

 

L’autorizzazione al suo utilizzo viene rilasciata esclusivamente per manifestazione sportiva a seguito della richiesta di patrocinio; ogni ulteriore utilizzo dovrà essere espressamente e preventivamente approvato dal CONI.

Le richieste di Patrocinio per manifestazione sportiva di carattere regionale e provinciale vanno indirizzate al CONI – Comitato Regionale Friuli Venezia Giulia via dei Macelli 5 – 34148 Trieste; friuliveneziagiulia@coni.it; fax 06-32723506.

In presenza di reiterate violazioni il CONI adotterà tutti gli opportuni provvedimenti a tutela del marchio dando mandato alla Direzione Affari Legali. 

Per informazioni CONI FVG tel. 040 89908251.

Week-end del judoka

31 Agosto 2014 at 10:42

Da venerdì 22 a domenica 24 Agosto 2014 presso lo chalet di Sot’Anzas in località Andreis si é svolto il week-end del judoka. Evento che ha visto protagonisti 11 giovani judoka che si sono prodigati nelle diverse discipline proposte malgrado il brutto tempo che nonostante tutto ha permesso di rispettare comunque il programma proposto.

Venerdì giro di Andreis e gara di dighe,sabato era in programma canoa ma causa il brutto tempo è stata spostata e i ragazzi hanno,imparato come funzionano le gare e la gestione del tabellone,nel pomeriggio visita ai due musei di Andreis e torneo di bocce,domenica mattina invece si é recuperata canoa e le due gare più attese quella di braccio si ferro e delle torte…

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Trofeo Estate Villanovese

28 Agosto 2014 at 10:15

25* Circuito Estivo Libertas

Mercoledi 27 agosto nell’ambito dei festeggiamenti “Festa in Piassa” si è svolta la gara di judo rivolta a Juniores Seniores e Master. Il Trofeo era valevole per il Campionato Regionale Libertas Senior.
La gara si è svolta al Palverde contornata da un buon pubblico che incitava i contendenti, molto attivi anche i ragazzi che poco prima sullo stesso tatami hanno svolto l’allenamento e si sono poi fermati a fare il tifo per i loro beniamini.
Queste le classifiche:
Categoria fino kg 66 
1 class Stefanel Gino Gian Marco Kuroki Tarcento Libertas
2 class Cacitti David Polisportiva Villanova judo Libertas
3 class Gubiani Boris Kuroki Tarcento Libertas
Categoria +66 kg
1 class Verardo Alessio Polisportiva Villanova judo Libertas
2 class Luri Andrea Kuroki Tarcento Libertas
3 class Costante Alessandro Kuroki  Libertas Tarcento e Toffoli Davide Pol. Libertas Villanova

Inoltre a corallaio dimostrazione promozionale di braccio di ferro , coordinata dalla campionessa italiana Erica Marangon , che ha coinvolto molti presenti a cimentarsi in questa simpatica sfida.

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L’importanza dell’aspetto Psicologico

19 Agosto 2014 at 9:44

Quanto è importante l’aspetto psicologico per un judoka?

Per rispondere a questa domanda, riporto di seguito i punti che hanno interessato e incuriosito maggiormente i partecipanti al workshop “Mente e sport da combattimento: aspetti psicologici della prestazione sportiva” organizzato dal Comitato Regionale Ligure FIJLKAM a fine giugno.

In ogni sport, compreso il judo, gli aspetti mentali delle competizioni sono tanto importanti quanto quelli fisici, ma spesso vengono trascurati. A livello internazionale, diamo per scontato che gli atleti d’ elite siano tutti ad un livello simile per la forma fisica, la forza, la resistenza, la competenza tecnica e l’esperienza. Guardando ai risultati ad esempio delle Olimpiadi, si può notare che le vittorie sono date a volte da differenze minime. Così, cercando la sfumatura vincente, ci si rende conto che spesso deriva dalla preparazione mentale e dall’ attitudine.

Ad alto livello, la differenza tra due atleti è fisica al 20% e psicologica all’80% (A. Cei, Mental Training, 1987).

Essere mentalmente preparati diventa ancora più importante nel judo, dove gli atleti si trovano a gestire un numero diverso di variabili alla volta e affrontano direttamente il proprio avversario combattendo. Il confronto è diretto.

Perché e quanto può essere utile ad un judoka la preparazione mentale?

Molti atleti lavorano sodo in allenamento e, pur avendo una buona tecnica, non sempre raggiungono i risultati sperati.

La prestazione ottimale di un atleta non può basarsi solo sul bagaglio di conoscenze tecnico-tattiche. Possiamo dire che esiste una triade di fattori composta da: preparazione fisica, preparazione tecnica e preparazione mentale. L’obiettivo della preparazione mentale (fatta da un professionista) è quello di allenare le capacità e le potenzialità della mente per esprimere a livelli di eccellenza l’intero potenziale del singolo atleta.

Ad esempio, durante il combattimento quando l’avversario attacca, pensare a cosa si può fare per contro-attaccarlo è un procedimento mentale troppo lento per il judo. Quindi essere adeguatamente allenati anche mentalmente può essere molto utile all’ atleta per migliorare la propria performance.

Va anche considerato il fatto che i Tornei di judo sono spesso competizioni lunghe, con un elevato numero partecipanti e con molti tempi d’attesa. Tutti fattori che mettono a dura prova gli atleti.

Esistono alcuni fattori psicologici fondamentali da considerare nell’ allenamento mentale di un judoka e cioè: la motivazione, l’auto-efficacia, la gestione dello stress e delle emozioni, la combattività, la scelta degli obiettivi, il supporto dell’allenatore.

Partiamo brevemente dalla motivazione, ovvero dal che cosa ci fa combattere.Performance :

  • La motivazione: in particolar modo quella intrinseca, è quella spinta interiore che sostiene il desiderio di far bene e l’impegno in un’attività dalla quale si trae soddisfazione per ciò che si fa e per come la si fa (E. Deci). Ad esempio: “Faccio judo perché mi piace /perché mi diverto”.
  • L’auto-efficacia (self-efficacy): è la convinzione di un atleta nella propria capacità di saper affrontare un determinato compito (A. Bandura). Riguarda non solo il sapere cosa fare e avere le abilità adeguate, ma anche credere e dimostrare di saperle utilizzare
  • Lo stress: gestire lo stress non significa eliminare lo stress. Un certo grado è necessario per ottenere una performance ottimale.È importante per l’atleta, ma anche per l’allenatore, imparare a saper gestire le situazioni stressanti in allenamento così come in gara. Significa per un judoka saper gestire le emozioni (non farsi prendere dalla paura) ed essere pronto a combattere.
  • La combattività: cioè l’indole battagliera di un atleta, la capacità di essere tenaci e persistenti anche in caso di difficoltà nella competizione. È differente dall’ essere iper-aggressivi o rabbiosi.
  • La scelta degli obiettivi. Un obiettivo è qualcosa che si vuole consapevolmente raggiungere. Per essere motivante un obiettivo deve essere: specifico, misurabile, accettabile, raggiungibile, temporale. È importante che sia anche realistico in base alle capacità e all’ esperienza dell’atleta. Stabilire obiettivi basati sulla qualità della prestazione da eseguire permette di concentrarsi su un aspetto della competizione che il judoka può controllare e che è la sua prestazione.
  • Il supporto dell’allenatore. L’allenatore (in senso generico, da asp. allenatore a Maestro) è un importante riferimento per l’atleta. L’allenatore attraverso la comunicazione assertiva e il feedback può dire molto al judoka sulla sua prestazione ed essere un importante supporto nel raggiungimento degli obiettivi che l’atleta si è posto.

Ovviamente tutti questi aspetti non possono essere lasciati al caso, ma vanno padroneggiati in maniera efficace e competente. Molto dipende anche dall’ età e dal grado di esperienza e competenza del judoka.

In conclusione, l’allenamento mentale è importante per un judoka perché è quell’ingrediente che contribuisce al raggiungimento della performance ottimale, che aiuta l’atleta a dare il meglio, ovvero a saper usare tutte le proprie risorse, ad essere determinato, ad avere fiducia in sé.
 Resta comunque indubbio il fatto che la mente da sola non basta, alla base di una ottima performance c’è anche un ottimo allenamento sia tecnico che fisico-atletico.

Dott.ssa Katya Iannucci, Psicologa

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Aggiornamenti Circuito Estivo Libertas parte 3

18 Agosto 2014 at 17:02

Ecco il regolamento del 5° Trofeo Estivo Tamai, la tappa del Circuito Estivo Libertas prevista il 2 Settembre si svolgerà martedì 9 settembre, la competizione si svolgerà al coperto.
Per gli atleti e coach che partecipertanno alla competizione, l’organizzazione dei festeggiamenti offrirà la cena.

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Ed in fine il regolamento della NE-WAZA CUP che concluderà il Circuito premiando anche la classifica generale. La manifestazione che si svolgerà il 19 Settembre al Palazen è un’ importante occasione per tutti coloro che per vari motivi non posso e o riescono a combattere in piedi, una appuntamento da non perdere.

ne waza cuP

Judo per bambini: ovvero, la via della cedevolezza

18 Agosto 2014 at 16:41

Interessante articolo al link:

http://www.mammaimperfetta.it/2014/02/17/judo-per-bambini/

Sedentarietà, la causa primaria dell’obesità

18 Agosto 2014 at 16:36

Uno studio ventennale condotto dalla Stanford University, in California, dimostra che gli eccessi alimentari non sono la causa primaria dell’obesità, bensì la sempre minore dose di attività fisica svolta che causa un significativo incremento dell’indice di massa corporea

Dell’emergenza obesità se ne parla sempre di più da diversi anni, anche e soprattutto negli Stati Uniti, paese in cui si cerca di risalire alle radici di un problema che ha enormi implicazioni di natura socio-economica.

Uno studio ventennale, condotto dallaStanford University e da poco conclusosi, evidenzia che gli eccessi alimentari non sono la causa primaria dell’obesità, bensì la sempre minore dose di attività fisica svolta che porta a un significativo incremento dell’indice di massa corporea, sinteticamente nota come BMI.

Il professor Uri Ladabaum, coordinatore della ricerca effettuata dall’ateneo californiano, ha esaminato, insieme al suo team, i seguenti fattori critici: obesità, obesità valutata dalla misura del giro vita, attività fisica e assunzione calorica.

«I risultati emersi dalla nostra indagine – ha spiegato Ladabaum, professore associati di medicina – smentiscono la diffusa convinzione secondo la quale il progressivo e costante incremento del tasso di obesità negli Stati Uniti può essere in primo luogo attribuito a un sostenuto aumento dell’assunzione calorica giornaliera da parte della popolazione. Abbiamo al contrario rilevato che l’incremento del BMI e della misura del giro vita è primariamente attribuibile alla quantità, insufficiente, di attività fisica svolta nel tempo libero, e non alle calorie assunte».

Nel 1994, solo il 19,1% delle donne statunitensi ammetteva di non svolger alcun tipo di attività fisica, ovvero di avere uno stile di vita completamente sedentario e nel 2010 questa percentuale è salita al 51,7%. Per gli uomini, queste percentuali sono passate dall’11,4% del 1994 al 43,5% del 2010. Le donne hanno fatto registrare un incremento annuale del BMI pari allo 0,37%, contro lo 0,27% degli uomini.

Gran Galà di mini OLIMPIADI al PALAZEN

8 Agosto 2014 at 8:01

Domenica 31 agosto, al polisportivo della frazione di Villanova (Pordenone) andrà in scena il “Gran galà di mini Olimpiadi”, giornata conclusiva del Punto Sport estivo 2014. L’iniziativa prende mossa dallo speciale programma lanciato in seno alla Libertas, denominato “Progetto sport comunque, sport ovunque, Federazione – Ente binomio vincente”. Ecco allora che per concludere in allegria il Punto Sport, la polisportiva Villanova Judo Libertas di Pordenone (in collaborazione con l’associazione contermine “Festa in Piassa” e il Gruppo Kayak Canoa di Cordenons) organizza quest’ultima giornata di giochi a squadre. Si tratterà di una serie di gare dove i partecipanti si cimenteranno in prove di corsa, velocità, dodgeball, baby scherma, canoa (ritrovo alle ore 10, presso il lago della Burida) e sumo, che vedranno coinvolti tutti i bambini che frequentano il Punto Sport, ripartiti in un massimo di otto squadre. Per la disciplina dove ci si reputa esperti, ciascun team potrà giocare un “jolly”, onde raddoppiare il punteggio finale. Una sorta quindi di rivisitazione dei “Giochi senza frontiere” di un tempo. Sarà data importanza anche al fair play, mentre saranno penalizzati i gesti anti sportivi. In palio premi per le squadre vincitrici e meritorie. Info alla segreteria della Polisportiva Villanova in via Pirandello 35, telefono 0434-570869, e-mail polisportiva.villanova@gmail.com

COMpuntoSport