AL VIA LE ISCRIZIONI AL PUNTO SPORT DELLA POLISPORTIVA VILLANOVA JUDO LIBERTAS.

16 Maggio 2015 at 11:32

Anche quest’anno la polisportiva villanova propone il PUNTO SPORT che inizierà il 15 giugno e terminerà il 31 luglio . Molte saranno le attività proposte dai nostri qualificati animatori sportivi   come Calcio, Pallavolo, Pallamano, Bocce ,Judo-Rugby, Rugby, Dodgeball, Baseball, Judo, Sumo, Baby-Scherma, Mini-Tennis, Percorsi Ludici, Bicicletta, Braccio di Ferro, Nuoto, Arrampicata, Ballo, Canoa, Atletica(Corsa, Resistenza, Andature, Ostacoli, Lancio del Peso, Salto in Alto, Saluto in Lungo), ma ogni tanto accompagnate anche da attività puramente ludiche (Caccia al Tesoro), culturali e manuali.

La scelta della Polisportiva di mantenere il numero degli iscritti tra i 40-45 è stata nel tempo sicuramente vincente consentendo di creare un ottimo rapporto tra piccoli utenti e preposti.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI.

ISCRIZIONI IN SEGRETERIA TUTTE LE MATTINE E LUNEDI’ E VENERDI’ POMERIGGIO DALLE ORE 16:00 ALLE ORE 19:00.

TEL: 0434 570869

PUNTO-SPORT-15-Copia1

Sport modello di vita e avamposto di legalità

16 Maggio 2015 at 11:30

“IL MODELLO MADDALONI: SPORT MODELLO DI VITA E AVAMPOSTO DI LEGALITÀ”

Pordenone 21 aprile

Il maestro Gianni Maddaloni della Judo Star Napoli di Scampia sarà ospite a Pordenone. Sempre attento alle problematiche della società civile ed in particolare del mondo dei bambini, Maddaloni offre la propria esperienza come tecnico in uno dei quartieri più disagiati di Napoli, Scampia. Oggi la società da lui fondata è una delle organizzazioni sportive più prestigiose a livello agonistico e più impegnate a livello sociale. In particolare il “modello Maddaloni” rappresenta un interessante case study per quel che riguarda la presa in carico integrale della famiglia, e non solo del minore, in un contesto territoriale complesso e con situazioni di estrema fragilità economica e sociale.

Si è iniziato alle 9.30 con l’incontro di Gianni Maddaloni a Cinemazero con oltre 270 tra studenti degli Istituti superiori di Pordenone Pertini e Leo-Major, giovani del Consiglio comunale dei ragazzi del Comune di Pordenone in collaborazione con la associazione Eupolis di Porcia, e alunni delle scuole medie pordenonesi Pasolini e ex terzo Drusin.

Alle 15 “Tutti sul Tatami”, allenamento aperto rivolto ai ragazzi delle scuole primarie e delle medie dell’Istituito comprensivo Pordenone sud.

Ed infine alle 17.30 presso la Biblioteca di Pordenone Maddaloni ha incontrato operatori dei servizi, famiglie e cittadini.

La giornata, organizzata dalla Polisportiva Judo Villanova di Pordenone – che si ritrova in questi principi in quanto nata in un quartiere popolare all’epoca assai disagiato e che anche attraverso lo sport si è poi modificato – si inserisce all’interno delle celebrazioni per il 70° anniversario di fondazione Libertas, ente di promozione sportiva cui la Polisportiva è affiliata.

L’asse Pordenone-Scampia si è aperto già in passato con l’esperienza della Polisportiva Judo Villanova, che da anni collabora con il maestro Maddaloni, e dei Ragazzi della Panchina e con la visita del sindaco Claudio Pedrotti nel quartiere napoletano. Basta ricordare lo spettacolo teatrale “La legge è uguale per tutti”, frutto di una collaborazione tra l’Asl Na2Nord di Napoli e l’Ass n.6 di Pordenone, presentato proprio a Scampia e Afragola.

Un ponte che si consolida quello tra Pordenone e Scampia, per riflettere sulle buone pratiche nell’ambito delle politiche giovanili e sulle possibilità che lo sport e l’operatività di strada offrono in campo educativo, aggregativo e di prevenzione. Per valorizzare la portata e l’originalità delle reciproche esperienze, confrontandosi direttamente con chi da anni lavora positivamente e fruttuosamente in questo campo.

Ampio il partenariato coinvolto che vede in prima linea la Polisportiva Judo Villanova con il Comune di Pordenone, che ha concesso il patrocinio all’iniziativa, l’associazione I Ragazzi della Panchina e la Cooperativa sociale Itaca con il Progetto Genius Loci, il Progetto Top e il Progetto Pn-School e il Centro Nazionale Libertas.

maddaloni

Anoressia atletica

16 Maggio 2015 at 11:29

Il peso corporeo riveste un’importanza fondamentale in diverse discipline. Quando l’attenzione al peso degenera in ossessione si va incontro all’anoressia atletica, caratterizzata dalla triade dell’atleta

2

 

Il peso corporeo rappresenta un fattore particolarmente rilevante in molte discipline sportiva e, per la maggior parte di esse, è stato messo a punto uno standard di peso che dovrebbe assicurare a ciascun atleta un peso ed una composizione corporea ideale per la prestazione ottimale. Tuttavia, un uso scorretto degli standard di peso ha portato a gravi eccessi: infatti, è stato dedotto che, se con un minimo calo ponderale si ottiene un lieve miglioramento della prestazione, un’importante riduzione del peso corporeo dovrebbe portare, di conseguenza, ad un miglioramento molto più notevole.

Un significativo calo di peso può avere serie ripercussioni, sia a livello organico sia dal punto di vista meramente prestativo; in particolare, il peggioramento della prestazione è dovuto alla sindrome da affaticamento cronico o alla sindrome da over-training, che colpiscono atleti cronicamente sottopeso e sottoposti ad un allenamento eccessivo, cui non corrispondono un’adeguata alimentazione ed un sufficiente periodo di recupero tra le varie sedute.

Entrambe le sindromi sono caratterizzate da:

  • Alterazione dell’appetito e perdita di peso, dovuti principalmente a squilibri endocrini ed ormonali; infatti, quando si verificano contemporaneamente una diminuzione della secrezione di aldosterone ed un aumento della produzione di cortisolo, i processi catabolici vengono fortemente stimolati. Ciò provoca, in breve tempo, l’esaurimento delle scorte energetiche di carboidrati e, di conseguenza, il ricorso alla degradazione delle riserve proteiche, che porta alla perdita di tessuto muscolare, quindi di massa magra
  • Depressione della funzione immunitaria, che espone l’atleta ad un maggior rischio di infezioni e malattie
  • Irritabilità ed irrequietezza
  • Difficoltà di concentrazione
  • Depressione

Quando l’importanza attribuita al peso degenera nell’ossessione, da parte dell’atleta, di raggiungere e mantenere un peso ritenuto ideale per la buona riuscita della prestazione, può instaurarsi undisturbo dell’alimentazione.

Tra gli sportivi, i soggetti più a rischio sono le donne, in particolare coloro le quali praticano determinate categorie di discipline, quali:

  • Discipline tecnico-combinatorie, come nuoto sincronizzato, pattinaggio artistico, ginnastica artistica e ritmica, bodybuilding e danza
  • Discipline di resistenza, come nuoto e corse di fondo
  • Discipline con categorie di peso, come lotta, pugilato ed ippica

La Dottoressasa Jorunn Sundgot-Borgen, specialista norvegese di scienza dello sport, ha sviluppato una terza categoria – accanto a quelle già esistenti di anoressia nervosa e bulimia nervosa – per l’alimentazione disordinata, denominata anoressia atletica; tale condizione è caratterizzata dalla cosiddetta “triade dell’atleta1:

  1. Alimentazione disordinata
  2. Amenorrea secondaria
  3. Disordini del contenuto dei minerali ossei

images

 

La sindrome della donna atleta è principalmente dovuta ad uno sbilanciato apporto calorico rispetto al consumo energetico e, secondo alcuni studi, sarebbe indotta da un elevato coinvolgimento nell’attività sportiva. Inoltre, la spinta al dimagrimento e la pressione a ridurre la quota di grasso nella composizione corporea faciliterebbero, in soggetti vulnerabili, lo sviluppo di pratiche volte a modificare l’apporto calorico, da cui risultano abitudini alimentari profondamente alterate.

Lo sviluppo di pratiche alimentari anomale, finalizzate a conseguire un particolare assetto corporeo ritenuto ottimale per il conseguimento dell’eccellenza nella prestazione sportiva, può passare inosservato; per questo, il personale incaricato di supervisionare gli atleti ha l’obbligo di acquisire le necessarie competenze per poter riconoscere prontamente il disturbo e sapere come e dove indirizzare i soggetti che necessitano di un intervento specialistico

VARIAZIONE 21° Campionato Nazionale Libertas di Judo

13 Maggio 2015 at 7:52

Si avvisano le gentili Società che visto la successiva sovrapposizione alla data di autorizzazione del 27 Febbraio  di una manifestazione in Friuli, si anticipano gli es A  alla giornata di Sabato 6 GIUGNO.
Con il seguente PROGRAMMA GARA: 21 Camp. Naz. Libertas

i moduli per prenotamento e preiscrizione restano gli stessi:

MODULO prenotazione hotel
MODULO ISCRIZIONE 21 CAMP NAZ LIBERTAS JUDO

Si ricorda a tutti che le preiscrizioni scadono il 31 Maggio.

Fitness. Sport e figli: il decalogo del perfetto genitore

13 Maggio 2015 at 7:34

Un’attività sportiva ben supportata dagli adulti è fondamentale: evitate di essere tifosi, incoraggiate i ragazzi a migliorare. Ecco i consigli per essere la famiglia ideale

3 2 images

Bambini scarrozzati avanti e indietro per allenamenti e gare, un continuo fare e disfare sacche, lavatrici e ferro da stiro in perenne movimento, per non parlare delle imbarazzanti domande che vostro figlio ogni tanto vi pone, dei rapporti non sempre idilliaci con gli altri genitori, dell’allenatore che lo fa giocare troppo poco o dell’arbitro che sembra ce l’abbia solo con lui. Situazioni che bene o male coinvolgono tutte le famiglie che hanno deciso di fare praticare un po’ di sport al loro amato virgulto, ma che non tutte vivono in maniera serena e costruttiva.

COMPETERE DIVERTENDOSI — Sono molti i genitori che devono imparare dai loro figli a vivere lo sport e l’agonismo in modo tranquillo, senza esasperazioni, divertendosi, e ricordando che si tratta sempre e comunque di una attività oltre che motoria, ludica. E’, infatti, è proprio così che la vive qualsiasi ragazzino o ragazzina in età preadolescenziale. La competizione, che fa parte della natura umana, è uno stimolo fondamentale per fare evolvere i piccoli in adulti, ma è il modo in cui questi ultimi la interpretano che, il più delle volte, è molto diverso: i bambini si affrontano in una gara per volta e, qualsiasi sia il risultato finale, la terminano per cominciarne un’altra, senza mai perdere la loro serenità e la piena consapevolezza dei loro limiti. Due qualità che spesso i genitori invece non posseggono.

IL GENITORE TIFOSO — Troviamo così quelli che, iperesigenti, tendono a spingere continuamente il figlio verso l’eccellenza, non perdendosi un allenamento o gara e alla fine, evidenziandogli solo tutti gli errori commessi. Conseguenza: il bambino accumulerà talmente tanta ansia e complessi di inferiorità, da chiudersi in se stesso e odiare lo sport che sta praticando. Poi ci sono quei papà e mamme che considerano il loro figlio un prolungamento di se stessi e si attendono quelle realizzazioni che non sono stati in grado di raggiungere loro. Il ragazzo, così costretto a identificarsi con l’immagine che i genitori hanno di lui, avrà grandi difficoltà a crearsi una propria identità. Poi ci sono altre due categorie genitoriali, quella dei ‘dominatori’ e degli ‘iperindulgenti’ che, pur essendo diametralmente opposte nei loro comportamenti, sono in grado di procurare gli stessi effetti negativi sulla personalità del proprio pargolo. I primi, molto severi, punitivi, assillano il figlio con minacce e continue sollecitazioni, spingendolo verso un rendimento sempre ottimale e verso l’ubbidienza e la sottomissione. I secondi, al contrario, troppo permissivi e iperprotettivi sono perennemente impegnati nello spianare la strada del loro piccolo da ogni tipo di ostacolo e difficoltà. Risultato: entrambe le situazioni svilupperanno un bambino con un Io debole, insicuro e bisognoso di continue conferme.

 

IL GENITORE IDEALE — Al contrario, un’attività sportiva ben supportata dal mondo degli adulti e in particolare dalla famiglia diviene uno degli strumenti più validi per riuscire a fare crescere i propri figli in un ambiente sano, dove vi sono delle precise regole da rispettare e in cui diritti e doveri valgono in egual misura per tutti, in cui i ragazzi sono continuamente spronati a migliorarsi, a mettersi alla prova, a sacrificarsi, se necessario, in nome del collettivo, ad assumersi delle responsabilità. Affinché tutto ciò si trasformi in una esperienza positiva i genitori devono essere presenti, ma occupando sempre uno spazio adeguato, mostrando stima e appoggio nonostante errori e limiti, incoraggiando a competere sulla base delle reali capacità. Ed ecco il decalogo del genitore utile al figlio e allo sport che pratica:

1. Rispetta le regole, gli avversari, il ruolo dei tecnici e le decisioni arbitrali
2. Non sottolinea mai una gara mal riuscita, evitando nel modo più assoluto rimproveri e ricatti
3. Se il bambino è scarso e fa più fatica degli altri, deve fargli comprendere che ciò che davvero conta non è il risultato nell’immediato, ma il processo di crescita continuo nel tempo.
4. Deve dimostrarsi interessato alle competizioni del figlio, evidenziando i miglioramenti, ma senza porre indebite pressioni
5. Deve far sentire la propria presenza nei momenti di difficoltà, sdrammatizzando gli aspetti negativi e promuovendo quelli positivi
6. Incoraggia il figlio a migliorare, facendogli capire che saper perdere è più importante che saper vincere, perché nello sport, così come nella vita, il più delle volte non si vince, ma che dopo una caduta è solo necessario rialzarsi
7. Deve aiutare il figlio a stabilire tappe e obiettivi realistici e adeguati alle sue possibilità
8. Stimola la sua autonomia e indipendenza, evitando di essere onnipresente e di decidere sempre su tutto
9. Offre un sostegno illimitato, improntato sull’approvazione o su una critica sempre costruttiva
10. Non interferisce nelle scelte tecniche e nelle relazioni con gli altri componenti del gruppo.

Mabel Bocchi

ALLENAMENTO ALLA FORZA NEGLI SPORT DI RESISTENZA

13 Maggio 2015 at 7:33

Come allenare la muscolatura per garantirsi prestazioni eccellenti negli sport di resistenza.

2 images

Gli atleti degli sport di resi­stenza come la corsa, il cicli­smo o il tria­thlon, si sono tra­di­zio­nal­mente con­cen­trati sulla capa­cità car­dio­pol­mo­nare e hanno fatto fatica ad accet­tare l’importanza di avere muscoli forti e potenti. Negli ultimi anni, però, la scienza appli­cata allo sport ha però con­fer­mato l’importanza di alle­nare la forza anche negli sport di lunga durata. Si tratta di orga­niz­zare e pro­gram­mare l’allenamento secondo meto­di­che moderne che richie­dono tra l’altro meno tempo rispetto al tra­di­zio­nale alle­na­mento aerobico.

Con l’autunno fini­sce il periodo ago­ni­stico di molte disci­pline di endu­rance come cicli­smo e tria­thlon e l’inverno per­mette poi di get­tare le basi per la nuova sta­gione di com­pe­ti­zioni. Le moderne meto­do­lo­gie di alle­na­mento hanno intro­dotto come valore aggiunto l’utilizzo dell’allenamento della forza anche per le disci­pline pret­ta­mente aero­bi­che. Con­si­de­rate le diver­sità tra le tec­ni­che di alle­na­mento della resi­stenza e della forza, visti i diversi effetti ed adat­ta­menti, vediamo alcune defi­ni­zioni per fare chia­rezza e per col­lo­care cor­ret­ta­mente la forza nella pro­gram­ma­zione dell’allenamento negli sport di resi­stenza.

I fat­tori deter­mi­nanti nella pre­sta­zione di endu­rance sono:

1) L’efficienza dell’apparato car­dio­re­spi­ra­to­rio;
2) L’attitudine dei muscoli a resi­stere alla fatica;
3) L’economia del gesto atle­tico per un rispar­mio ener­ge­tico;
4) La moti­va­zione e la forza di volontà in par­ti­co­lare nei lavori di lunga durata;
5) La tol­le­ranza a con­ti­nui cambi di ritmo tipici delle competizioni.

L’allenamento aero­bico è deter­mi­nante per il miglio­ra­mento del mas­simo con­sumo di ossi­geno (VO2 max) e per otti­miz­zare la pro­du­zione di ener­gia da parte dei muscoli. La forza, invece, intesa come quella capa­cità di vin­cere una resi­stenza con un impe­gno della musco­la­tura, è influen­zata da tre carat­te­ri­sti­che prin­ci­pali: le dimen­sioni del muscolo, la velo­cità degli impulsi neu­ro­mu­sco­lari, la capa­cità di reclu­ta­mento e coor­di­na­mento delle fibre musco­lari.

Le meto­do­lo­gie di alle­na­mento sport-specifiche si pos­sono divi­dere in forza mas­sima (alta inten­sità e breve durata), forza rapida o esplo­siva (mas­sima velo­cità del gesto atle­tico e resi­stenza alla forza (attra­verso la bassa inten­sità e tante ripetizioni).

Da un punto di vista fisio­lo­gico, sedute di alle­na­mento di forza che alter­nano diversi eser­cizi ad alta inten­sità con movi­menti esplo­sivi tipici della pesi­stica per un numero basso di ripe­ti­zioni, ma nel con­tempo bre­vis­simo tempo di recu­pero, si è dimo­strato che miglio­rano il VO2 max e la com­po­si­zione cor­po­rea a favore di un aumento della massa magra mas­si­miz­zando il rap­porto forza/peso. In pra­tica l’atleta deve soste­nere nel minor tempo pos­si­bile un numero pre­ci­sato di ripe­tute per cia­scun eser­ci­zio, ripe­tendo il cir­cuito per diverse volte (per una durata com­ples­siva di 20–40 minuti).

Le ricer­che hanno con­fer­mato che lavori di forza spe­ci­fici inci­dono posi­ti­va­mente sulla mec­ca­nica muscolo-scheletrica con effetto posi­tivo sul costo ener­ge­tico (miglio­rata eco­no­mia del gesto). L’allenamento com­bi­nato forza-endurance, con le meto­di­che sopra descritte, orga­niz­zato in ses­sioni di alle­na­mento che alter­nano lavori di forza ed aero­bici, è attual­mente con­si­de­rato il sistema migliore per otte­nere il mas­simo rendimento.

IL JUDO KIAI ATENA di PORTOGRUARO secondo al 14°TROFEO DI KATA CITTA DI PORDENONE

13 Maggio 2015 at 7:30
Ancora ottimi risultati a Pordenone sabato e domenica scorsa della squadra del JUDO KIAI ATENA guidata dagli azzurri Marco Dotta e Marco Durigon che sabato si è classificata seconda al 14° trofeo di Kata Citta Di Pordenone nella classifica per società .
6 coppie con 12 atleti Portogruaresi sono scesi nel TATAMI Pordenonese confermando la propria continuita e supremazia a livello interregionale e anche se non vincendo il trofeo dopo 3 anni consecuitivi hanno dimostrato ancora di avere una squadra forte e strutturata , questi i risultati ; scontato il 1° posto de

lla coppia azzurra DOTTA Marco- DURIGON  Marco e 3° posto per la coppia Mengoli Nicolo e Martin Davide nel Kodokan goshin Jitsu , buon 3
° posto nel Kime No kata di
Marco Durigon e Dotta Marco che si cimentavano per la prima volta , 2° posto per Marco Durigon e Romeo Benedetta e 5° posto a pochissimi punti dalla medaglia per Perissinotto Catia e Zonta Giulia nel Ju No Kata e infine 3° posto nel NA GE NO KATA per Rizzetto Andrea e
 Drigo Tommaso .
Nella giornata di domenica ancora soddisfazioni con 4 medaglie nella specialita dello shiai (combattimento) vinte dalle giovani promesse  Bernardesen Hans 2°cl. nei 66 kg.esordienti ,  Esposito Francesco nei 40 kg. esordienti A  , 2° posto nei Juniores-seniores per Biasio Simone  nei 90kg. , e 3° posto di Bozza Caterina nelle categorie femminili infine da segnalare il buon  5°posto per Fancel Gianluca .
Nella classifica per società di Kata un ottimo 2° posto e un 14 ° invece su oltre 55 società nella classifica generale.
podio 2° classificati

PRESENTAZIONE LIBERTIADI E CAMPIONATI NAZIONALI ATLETICA E JUDO

12 Maggio 2015 at 7:51
Udine, 8.5.2015 – Sabato prossimo 16 maggio nel salone consiliare della sede della Cassa di Risparmio in via del Monte, a Udine, alle ore 11 si svolgerà la cerimonia per la presentazione multipla delle tre imminenti importanti manifestazioni sportive che si svolgeranno in regione sotto le insegne della Libertas: le Libertiadi, il Campionato Nazionale Libertas di atletica leggera open ed il Campionato Nazionale Libertas di judo.
In particolare le Libertiadi, nella loro terza edizione in grande stile e che si alternato tre Casarsa della Delizia a Gemona, città che offrono una grande disponibilità di impianti sportivi, ritorneranno quest’anno per la seconda volta nel centro del Pordenonese, dove si svolgeranno il 23 e 24 maggio e comprenderanno gare di 20 discipline con 1.700 atleti iscritti, e la presenza di oltre 200 dirigenti e tecnici di 120 Società già accreditate. La settimana successiva, il 30 e 31 maggio, Gemona del Friuli ospiterà la 62.ma edizione del Campionato Nazionale Libertas di atletica leggera open, aperto a tutte le società affiliate Fidal; mentre il Campionato Nazionale Libertas di judo, giunto alla 21.ma edizione, si svolgerà il 6 e 7 giugno a Pordenone nella Palestra Comunale dell’Istituto Flora.
Alla presentazione dei tre grandi appuntamenti Libertas è previsto l’intervento del Presiedente della Cassa di Risparmio, Giuseppe Morandini, che ospita l’evento; del Presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop; del Vice Presidente della Giunta regionale assessore Sergio Bolzonello e dell’assessore Gianni Torrenti; del Presidente regionale del Coni Giorgio Brandolin e di numerosi altri rappresentanti di spicco del mondo sportivo del Friuli Venezia Giulia a cominciare dai vertici Libertas di tutte le quattro province. Nella cerimonia, che sarà presentata da Monica Bertarelli e Davide Micalich, le manifestazioni saranno illustrate in dettaglio rispettivamente dal Presidente Provinciale della Libertas Pordenone, Ivo Neri, che esporrà finalità e programma delle Libertiadi 2015; dal Segretario Regionale della Fidal, Franco De Mori, che descriverà il programma del Campionato Nazionale Libertas di atletica leggera open; e dal Consigliere Nazionale Libertas Edoardo Muzzin, che spiegherà il programma del Campionato Nazionale Libertas di judo.   
Data l’importanza dell’appuntamento chiediamo gentilmente la presenza alla cerimonia di presentazione di un Vostro giornalista e di un fotografo/operatore; grazie per l’attenzione e buon lavoro.

La Polisportiva Villanova nelle gare del fine settimana 9-10 maggio 2015.‏

11 Maggio 2015 at 13:38

Intensissimo e impegnativo fine settimana degli atleti della Polisportiva Villanova, che si sono confrontati al Torneo Nazionale Libertas di Judo Città di Melegnano e Città di Pordenone.
Sabato a Pordenone sono iniziate le gare di kata:
Battorti Michele e Bucer Stefano, 1° classificati per il Nage No Kata
Bedel Marvin e Bedel Kenny  nel Nage No Kata prime tre serie, 1° classificati
Bedel Kenny e Bedel Marvin nel Katame No Kata, 5° classificati
Furchì Alessandro e Battorti Michele nel Kime No Kata, 4° classificati.
Polisportiva Villanova 4° classificata come società.

Sabato pomeriggio i giovanissimi del Villanova, 2003-2004, assieme agli atleti dello Sport Team Udine sono andati a Segrate (MI), ospiti del Judo Club Segrate dove hanno passato una animata nottata dormendo sul tatami.
Di seguito i risultati di domenica 10/05/2015:

Città di Melegnano:

ANNO 2004:
1° classificati:  Babuin Daniele, Cigalotto Andrea, Serodine Samuel
2° classificato: Bortolin Marianna, Menegatti Mattia
3° classificato: Pasut Riccardo
ANNO 2003:
2° classificato: Iordache Alexandra
3° classificato: Martin Andrea, Viva Alessandro, Castoro Nicola e  Castoro VIncenzo

Città di Pordenone:

ES B
Bologa Nicolae 1° classificato cat 73 kg
Sanapo Francesco 1° classificato cat 81 kg
Toffolo Mattia 3° classificato cat 73 kg
CADETTI
Boscaia Giovanni 1°classificato cat 60 kg
Bedel Kenny         1° classificato cat 73 kg
Bedel Marvin       1° classificato cat 81 kg
JUNIOR/SENIOR FINO A CINTURA MARRONE:
Agostini Angelo cat 81 kg 1° classificato
JUNIOR/SENIOR CINTURA NERA:
Cacitti David cat 60 kg 1° classificato
Toffoli Davide cat 73 kg 2° classificato
Battaiotto Elena cat 63 kg 3° classificata.

La Polisportiva Villanova si classifica al secondo posto e vince la Coppa Leveghi come prima società della Provincia.

Va sottolineato l’intenso impegno dei fratelli Bedel, che hanno raggiunto ottimi risultati sia nel Kata che nello Shiai.

IMG_8257 IMG_8255 IMG_8253 IMG_8250 IMG_8247

Entusiasmo per il Judo Club Tolmezzo

11 Maggio 2015 at 11:38

E’ proprio il caso di parlare di un entusiasmante sabato di vittorie!! Il 15° memorial Mario Zebic, svoltosi sabato 8 maggio 2015 a Kaštel Sućurac (Croazia), appuntamento al quale teniamo particolarmente a partecipare, ha portato molte soddisfazioni a 7 atleti del Judo Club Tolmezzo!
Il primo ad entrare in gara è Ignazio Larcher nella classe Under 12 anni fino a 27kg, che con due incontri vinti conquista la prima medaglia d’oro della giornata. Per continuare arriva l’oro di Gaia Mari, la quale vince 3 incontri nella classe U12 fino a 40kg. Giorgia Biscosi, nella categoria U14 fino a 52kg, con due incontri vinti ed uno perso, si classifica al 2° posto. Secondo posto anche per Annalisa Doriguzzi Breatta nella categoria fino a 57kg U16. Medaglia d’oro per il cadetto Mattia Zarabara, due medaglie d’oro ed una di bronzo per Lara Mari e tre medaglie d’oro per Betty Vuk.
Judo ma non solo, ogni anno il memorial Zebic è un’occasione anche per una breve gita turistica in una splendida località di mare. Un lungo viaggio, che anche quest’anno è stato intrapreso con piacere ed entusiasmo!

0508