Bambini all’aria aperta quando fa freddo? E’ il miglior modo per NON farli ammalare!

6 Febbraio 2015 at 12:48
da eticamente.net

Volete che il vostro bambino non si ammali? Fatelo giocare all’aria aperta, anche quando fa freddo!

Chissà quante volte, nel vedere fuori brutto tempo e, in particolar modo, le temperature molto basse, avete evitato di uscire all’aria aperta con i vostri figli per timore di farli ammalare.

In questi casi, infatti, meglio tenerli al calduccio no? Lontani da minacce esterne e da quel freddo micidiale che rischia di far venire un malanno a chiunque, specie ai bambini. Meglio “proteggerli” e lasciarli al calduccio.

Eh no, invece no. Nulla di più errato. Ovviamente non vi stiamo dicendo di fare l’esatto contrario in qualunque caso, ma sappiate che i bambini, all’aria aperta, corrono molti meno rischi infettivi di quando si trovano, invece, in locali chiusi. Inoltre respirano un’aria di sicuro migliore dell’aria che vi è negli ambienti chiusi!

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A sostenerlo è Susanna Esposito, direttore della UOC Pediatria 1 Clinicadella Fondazione Policlinico di Milano e Presidente della Società Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP), che nasce dalla volontà di un gruppo di medici esperti  in infettivologia pediatrica con l’intento di perseguire e allargare gli interessi della Società Italiana di Pediatria (SIP) in quest’ambito.

Se i bambini vengono ben coperti e portati fuori all’aria aperta, infatti, hanno minori possibilità di essere esposti agli agenti infettivi rispetto a luoghi chiusi, come per esempio le scuole o quant’altro, dove gli agenti infettivi di quanti ne hanno restano più a lungo.

Dice infatti l’esperta:

“Con l’arrivo delle temperature fredde, i genitori hanno paura di lasciare i figli all’aria aperta, perché temono per la loro salute. In realtà, se ben coperti e portati fuori nelle ore centrali della giornata, hanno minori possibilità di essere esposti agli agenti infettivi di quante ne hanno se rimangono a lungo in luoghi poco areati. Infatti, i contatti ravvicinati con altri bambini o, più in generale, con i soggetti malati, sono una delle principali modalità di trasmissione delle malattie infettive…”

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Il miglior modo di proteggere il bambino, dunque, non è quello di tenerlo in casa o in qualche luogo chiuso al calduccio, ma quello di farlo uscire a patto che sia vestito adeguatamente: mai dimenticare il cappello, una sciarpa e dei guanti se le temperature sono davvero molto molto basse.

Questo è molto importante perchè coprire orecchie e gola può prevenire l’insorgere di otiti e bronchioliti, molto frequenti in questa stagione.

Per il resto, i bambini hanno solo bisogno di essere solo un po’ più coperti di quanto si veste, invece, una persona adulta. Questo perchè duranti i primi anni di vita, i bambini hanno una minore capacità di termoregolazione.

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L’importanza dello sport e dell’attività fisica nei bambini

Un altra cosa da non sottovalutare, poi, è lo sport. Avvicinare i bambini alla sport già in tenera età, infatti, accresce e mantiene vivo l’interesse verso il movimento e l’attività fisica anche nelle età successive.

Bisogna avvicinare il bambino all’attività fisica e sportiva con l’intento di farlo divertire, così che possa vederlo più come un “gioco”, facendogli allo stesso tempo acquisire le abilità necessarie per progredire nell’ambito sportivo e farla diventare una vera e propria abitudine anche quando diventa più grande.

Non solo. L’attività fisica e sportiva, infatti, aiuta il bambino a tonificare il proprio corpo e a renderlo più resistente agli agenti esterni, specie se praticato all’esterno, dove il bambino è a contatto con la terra, con l’erba, con il freddo, così come con il caldo.

Per non parlare del fatto che, se il bambino è molto timido e introverso, praticare attività sportiva aiuterà la sua autostima e lo stimolerà a confrontarsi con i suoi coetanei.

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Altri accorgimenti da seguire

Volendo prestare attenzione seguendo altri piccoli accorgimenti, il consiglio è quello di arieggiare le stanze della vostra casa almeno una o due volta al giorno.

Inoltre bisogna evitare il contatto con soggetti malati, inclusi parenti anche di età adulta con sintomi respiratori modesti.

Ci si ammala non tanto perchè fuori fa freddo, più perchè a causa del freddo ci barrichiamo in casa o in ambienti chiusi, magari accendendo pure i riscaldamenti che, già da soli, possono irritare le mucose respiratorie.

Pensiamo dunque alla scuola per esempio: trenta bambini che respirano in un’unica classe chiusa, magari con i riscaldamenti accesi, rappresentano una vera e propria bomba infettiva.

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Un errore comune è quello di considerare il bambino “malato” solo quando ha la febbre. La febbre, infatti, è solo un sintomo e non una malattia, e non è affatto vero che con la febbre non si possa uscire fuori di casa. La febbre, infatti, febbre non è un’emergenza e non si abbassa con gli antibiotici, ma somministrando un antipiretico.

Quando il bambino ha la febbre, al massimo, non deve andare a scuola, ma è sbagliato dire che non può uscire. Inoltre, il bambino non dovrebbe andare a scuola anche le sue condizioni generali, al di là della febbre, non sono ottimali: ovviamente sta al genitore capire se sia il caso di mandarlo a scuola o meno.

La febbre non è una malattia, ma un “sintomo” che deve fare il suo corso

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Quando il vostro bambino ha la febbre, dovete lasciare che questa faccia il suo corso. La febbre, infatti, è un processo biologico naturale e non deve essere vista come una “malattia” da guarire nell’immediato.

La febbre è uno stato patologico temporaneo che comporta un’alterazione del sistema di termoregolazione ipotalamica e una conseguente elevazione della temperatura corporea al di sopra del valore considerato normale (circa 37 gradi Celsius per gli esseri umani in condizioni basali).

L’aumento della temperatura corporea viene causato da sostanze che si liberano durante la produzione delle difese naturali ed è esso stesso uno dei meccanismi attraverso il quale l’organismo del bambino si difende quando viene aggredito dall’esterno da un virus o da un batterio, che prediligono una temperatura più bassa: il corpo, con l’innalzamento della temperatura, viene infatti reso più svantaggioso per gli organismi invasori.

Bene, tradotto in termini ancora più semplici, la febbre è un’ottima difesa per l’attacco da parte di virus e batteri, una “cura” del tutto naturale che deve fare il suo corso per poter difendere il nostro organismo.

Ergo, quando il vostro bambino ha la febbre non fate scattare subito il campanello d’allarme e non imbottitelo di farmaci. Piuttosto, consultate il medico se la febbre prolungata e se è associata, per esempio, a tosse e dolore toracico.

Nanna Sotto Zero nei Paesi Nordici: i Bambini Dormono Fuori per la Loro Salute

6 Febbraio 2015 at 12:45
da eticamente.net

 

Noi italiani facciamo fatica a lasciare i nostri figli fuori all’aperto durante la stagione invernale, figuriamoci a dormire! Ma con un’adeguata copertura termica, nei paesi nordici esiste la pratica della “nanna sotto zero”.

In Italia si ricoprono i bambini di giacconi super imbottiti, sciarpe, guanti, cappelli e calzettoni pesanti ma solo se fa bello li facciamo uscire. Se piove o peggio se nevica si sta in casa al caldo… ma anche altre società si comportano così? Proprio per niente, i popoli nordici lasciano i propri figli in balia delle intemperie invernali, ore ed ore fuori al freddo a giocare, a correre e saltare in mezzo alla neve. E non solo bambini in età scolare, anche i più piccini vengono lasciati a dormire in carrozzine fuori al freddo. Madri snaturate? Tutt’altro! Lo fanno per la loro salute!

E’ facile vedere bimbi scorrazzati su biciclette durante una bufera di neve, ogni scuola e ogni asilo prevedono attività all’aria aperta in inverno, cosa che in Italia sarebbe sicuramente mal vista.

Ma il corpo deve abituarsi e il sistema immunitario deve saper reagire ai cambi di stagione e alle intemperie per temprare il corpo; pioggia, neve e gelo non sono un ostacolo alle attività all’aria aperta per nessuno: dal bimbo più piccolo al nonno. La salute ne giova e sembra proprio che i nordici stiano in salute, nessuno “sterminio da gelo” anzi!

Nanna Sotto Zero

Ma è normale la nanna sotto zero?

Certamente! Anzi è la temperatura ideale per un sonnellino secondo la pratica della “nanna sotto zero“, molto comune in tutti i paesi nordici nei quali si tende a lasciare i bambini a dormire al freddo, spesso anche fuori dal ristorante nel passeggino!

La pratica della nanna sotto zero nasce negli anni venti grazie al pediatra Arvo Ylppö; in quegli anni il tasso di mortalità si abbassò drasticamente proprio grazie alla pratica suggerita dal pediatra, di far dormire i bimbi a temperature tra i -10° e i -15°.

Aria fresca (fredda a dire il vero) ed esposizione al sole prevenivano il rachitismo e aumentavano l’immunità ai batteri. Pensate che vengono fatti dormire all’aperto i bambini di due settimane, una volta alla settimana con temperature che oscillano dai -27° ai 5°C. Un recente studio dell’Universita di Oulu ha stabilito che i bambini dormono meglio all’aria aperta e la temperatura esterna ideale sarebbe di -5°C. 

I bambini che dormono all’aperto dormono di più e al loro risveglio risultano più attivi, forse anche dovuto al fatto della maggiore ossigenazione del sangue, l’importante è indossare sempre abiti adatti, caldi e impermeabili per non rimanere bagnati, per il resto il freddo non deve essere un impedimento alle uscite e alle attività anzi stare all’aria aperta, in particolar modo quando c’è il sole, che aiuta la produzione della vitamina D necessaria al corretto funzionamento dell’organismo. Visto che nei paesi nordici il sole non è poi così presente stare il più possibile all’aria aperta aiuta ad esserne più esposti: ecco che anche i neonati ben vestiti e all’interno della loro carrozzina durante i loro sonnellini vengono posizionati sul terrazzino, in giardino o in veranda per respirare aria pulita e per prendere un pò di sole.

Nanna Sotto Zero

E’ fondamentale l’esposizione al sole che trasforma i raggi ultravioletti in una forma di vitamina D superattiva utile nella prevenzione di numerose malattie.

Per approfondire l’argomento riguardante la Vitamina D e la sua correlazione con la luce del sole e la prevenzione delle malattie è possibile leggere The China Study“, uno studio epidemiologico per determinare la correlazione tra alimentazione, condizioni ambientali, tradizioni sociali e malattie, condotto dal biochimico statunitense, nutrizionista, professore emerito di Nutrizione e Biochimica alla Cornell University, T. Colin Campbell.

Ora che conoscete una nuova usanza dei paesi nordici, pensate che potreste metterla in pratica anche qui? Forse sareste accusati di maltrattamento dalla maggior parte delle persone, ma sappiate che ai bambini fa bene stare all’aria aperta quindi approfittatene in ogni occasione, in ogni stagione e con ogni condizione climatica! Viva la vita all’aria aperta!

Caro papà: voglio solo divertirmi, non essere il più forte!

5 Febbraio 2015 at 15:48

I bambini che praticano uno sport lo devono poter fare per passione, per divertimento, per liberare le proprie emozioni. Fare sport per pura competizione non è educativo e può rivelarsi una fonte di ansia e stress.

Proprio per questo motivo oggi vogliamo dedicare a tutti gli adulti questa lettera. Sono parole rivolte ai papà ma si possono estendere anche a tutti gli adulti, agli educatori, agli insegnanti, ai genitori.

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«Caro papà, lo sai che quasi mi mettevo a piangere dalla rabbia domenica quando ti sei attaccato alla rete urlando contro l’arbitro? Io non ti avevo mai visto così arrabbiato. Forse sarà anche vero che lui (l’arbitro) ha sbagliato; ma quante volte io ho fatto degli errori senza che tu dicessi niente? Anche se ho perso la partita per colpa dell’arbitro, come dici tu, mi sono divertito lo stesso.
Papà capisci, io voglio solo giocare, ti prego, lasciamela questa gioia, non darmi suggerimenti che mi fanno solo innervosire: tira, passa, buttalo giù. Mi hai sempre insegnato a rispettare tutti, anche l’arbitro e gli avversari e di essere educato… e se ‘buttassero giù’ me, quante parolacce diresti? Un’altra cosa papà: quando il mister mi sostituisce o non mi fa giocare, non arrabbiarti, io mi diverto lo stesso anche a vedere i miei amici stando seduto in panchina, siamo in tanti ed è giusto fare giocare tutti. Scusami papà, ma, non dire alla mamma al ritorno dalla partita: ‘oggi ha vinto’ o ‘ha perso’; dille soltanto che mi sono divertito tanto e basta.
E poi, non raccontare ti prego che ho vinto perché ho fatto un gol bellissimo; non è vero papà! Ho buttato dentro il pallone perché il mio amico mi ha fatto un bel passaggio. E ascoltami papà: al termine della partita, non venire nello spogliatoio per vedere se faccio bene la doccia o se so bene vestirmi, che importanza ha se mi metto la maglietta storta? Papà devo imparare da solo! Sta sicuro che diventerò grande anche se avrò la maglietta rovesciata! E lascia portare a me il borsone: vedi? C’è stampato il nome della mia squadra e mi fa piacere far vedere a tutti che io gioco a pallone. Non prendertela papà, se io ti ho detto queste cose, lo sai che io ti voglio tanto bene. Ciao».

Se il Judo Unisce la guerra divide

5 Febbraio 2015 at 15:44
da judovittorioveneto.net

Nonostante il conflitto e le difficoltà del loro paese, gli atleti dell’Ukraina parteciperanno ugualmente al Torneo di Judo Vittorio Veneto.

Il 7-8 Febbraio 2015, al palasport “Zoppas Arena di Conegliano si svolgerà la 27^ edizione del Torneo Internazionale di Judo Vittorio Veneto. La gara oltre ad accogliere migliaia di atleti da tutta Italia, vedrà arrivare anche numerosi judoka da tutta Europa, in rappresentanza di almeno 18 diverse nazionalità. Fra queste, periodicamente ci sono stati anche atleti provenienti da paesi con difficoltà non indifferenti.  Nel periodo della guerra nei Balcani ad esempio, al Torneo di Vittorio Veneto arrivarono in gara judoka di nazionalità opposte tra loro, che da noi si sfidavano lealmente sulle materassine di gara, mentre a casa loro si sparavano su fronti opposti. Ora è il turno dell’ Ukraina, dove com’è noto ai problemi economici e politici si sommano quelli di un conflitto che ha già fatto migliaia di morti.  Nonostante ciò, gli atleti di questo paese saranno ugualmente in gara allo “Zoppas Arena” di Conegliano, dove troveranno quei russi coi quali non è che in questo periodo vadano politicamente molto d’accordo. Per noi italiani che viviamo in pace da settant’ anni  è difficile entrare in quest’ordine ordine di idee, ma se non altro i loro problemi ci fanno apprezzare la fortuna di appartenere ad un’ Europa senza confini da contendersi. A completare l’accoglienza di buona parte degli atleti stranieri,  c’è da ricordare che le famiglie del Judo Vittorio Veneto da sempre li ospitano in casa loro durante i giorni della gara. Questa tradizione, oltre ad abbattere preconcetti e superare le paure del “diverso da noi” ha fatto nascere negli anni molte amicizie tra persone che non avrebbero  altrimenti mai avuto l’ occasione di conoscersi ed apprezzarsi. In definitiva la quasi trentennale esperienza del Torneo del Judo Vittorio Veneto, insegna che se la guerra divide lo sport ed in particolare il Judo uniscono.

La Libertas plaude all’elezione di Sergio Mattarella

4 Febbraio 2015 at 7:33

Roma, 2 febbraio 2015.
In allegato il comunicato stampa a firma di Enrico Fora, Responsabile dell’Ufficio Stampa Libertas Nazionale.

La Libertas plaude il Presidente

Quirinale: Mattarella giurerà martedì alle 10

SUMO – Erd Cup di Budapest: un oro e un argento per Francesca Roitero (Skorpion Pordenone)

28 Gennaio 2015 at 12:19

La pordenonese Francesca Roitero rimpatria dall’Erd Cup di Budapest con un oro e un argento al collo, al termine di una competizione internazionale di sumo che ha visto cimentarsi sui tatami atleti provenienti da Stati Uniti, Egitto, Estonia, Bulgaria e Polonia. Seguita dal tecnico Paola Boz, la portacolori dello Skorpion Pordenone ha gareggiato nella categoria dei +80 chili, cimentandosi in due fasce d’età. Negli under 18 ha conquistato il primo posto, mentre ha chiuso seconda negli under 21. ‘Siamo venute fino in Ungheria per cercare un confronto con avversarie di stazza importante, onde maturare un’esperienza che ci permetta di crescere sia in prospettiva del prossimo campionato italiano e, soprattutto, con il pensiero a un podio negli Europei’ ha commentato il tecnico Boz.

Tornando sul suolo italiano, a Ciconicco di Fagagna si è disputato il Trofeo Shimai, dove alcuni judoka ‘skorpioncini’ guidati dal mister Roberto Feletto hanno combattuto la prima gara dell’anno. Ottima la prestazione di Elena De Bortoli (argento), Anna Zoff (quinta) e Veronica Pitocco (seconda). Buona anche la prestazione dei maschi, con due quinte piazze ottenute da Carlo Rosso e Mirco Moretto.

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I 5 errori al mattino che “rovinano” la giornata

28 Gennaio 2015 at 7:06
I semplici trucchi che permettono di affrontare al meglio la giornata

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Ancora non si è andati a lavorare ma già la giornata potrebbe partire con il piede sbagliato. Quanti errori comuni si compiono al mattino? Dal tirarsi già dal letto e fiondarsi in doccia, al bere di corsa il caffè, al correre dritti in ufficio. Ecco, secondo Fox News, tutto ciò che sbagliano e che potrebbe compromettere il resto della giornata.

SVEGLIARSI AL BUIO– Uno studio della Feinberg School of Medicine della Northwestern University ha verificato che le persone che hanno una esposizione alla luce naturale dopo mezzogiorno hanno un indice di massa corporea più elevato rispetto alle persone che hanno “visto” il sole fin dal primo mattino. Per questo una esposizione alla luce naturale tra 20 e 30 minuti al mattino aiuta a impostare l’orologio interno e regolare il livello di energia, appetito e metabolismo.

POCA ACQUA– Leslie Bonci, direttore del dipartimento di nutrizione sportiva presso l’Università di Pittsburgh, ha spiegato che se non si beve acqua al mattino si può influenzare negativamente il resto della giornata. E quando siamo “a corto” di acqua, è molto più probabile essere di cattivo umore, confondersi, sentirsi stanchi. L’esperto ha spiegato inoltre che se si dispone di un numero sufficienti di liquidi al mattino non solo ci si sentirà più felici e ricchi di vitalità ma si avrà anche più forza, velocità e resistenza. La quantità ottimale indicata è circa 3 bicchieri.

NON FARE COLAZIONE– Una ricerca britannica ha verificato che uscire di casa senza mangiare rende scontrosi e annebbiati. In particolare chi fa una buona colazione è più lucido nelle attività quotidiane e affronta la quotidianità con uno stato d’animo migliore. Mangiare sano al mattino dà energia al cervello che ha bisogno di funzionare correttamente per il resto della giornata. Il giusto carburante, secondo i ricercatori, è un mix di proteine e carboidrati.

POCHE PROTEINE– Alcuni studiosi della University of Texas hanno spiegato che il giusto mix di proteine è il modo migliore per favorire la sintesi proteica muscolare. Nello specifico, hanno rilevato che le persone che mangiano una porzione di 30 grammi di proteine per pasto – quindi non solo al pranzo – hanno avuto un tasso di crescita del 25% in più di questo meccanismo metabolico che favorisce la crescita e la salute dei muscoli.

NON GODERSI IL VIAGGIO– Infine l’ultimo passo per “raddrizzare” la giornata è il lasso di tempo che separa casa e lavoro. Il viaggio quotidiano di ogni mattina ha un impatto importante per il resto della giornata. E se è difficile sorridere o essere felici quando si è nel traffico, un modo alternativo è trascorrerlo ascoltando della buona musica o la stazione radio preferita.

Le firme dell’editoriale Libertas Sprint

23 Gennaio 2015 at 7:05

LE FIRME

Direttore ‘Libertas Sprint’
Enrico Fora – giornalista

Dossier ‘Giulio Onesti’
Augusto Frasca – scrittore e giornalista

Indagine storica
Renato Russo – editore e giornalista

Sport & fair play
Ruggero Alcanterini – giornalista

Sport & media
Paolo Cecinelli – giornalista

Sport & politiche europee
Michele Di Cesare – docente universitario

Sport & societa’ complessa
Marco Emanuele – docente universitario

Sport & medicina
Carlo Tranquilli – medico sportivo

Sport & turismo
Gianpaolo Lapesa – consulente tour operator

Sport & fisco
Cristiana Massarenti  – dottore commercialista

Sport & cult movie
Jennifer Sutherland – giornalista

Sport & qualita’ della vita
Sabrina Parsi – giornalista

Sport & ambiente
Ennio La Malfa – giornalista

Sport & diverse abilita’
Fabrizio Torella – giornalista

Sport emergenti
Luca di Gregorio – giornalista

GLI ARTICOLI DEL NUMERO 7 – 1 Dicembre 2014
DOSSIER GIULIO ONESTI – 1 DICEMBRE 2014 – AUGUSTO FRASCA
SPORT & POLITICHE EUROPEE – 1 DICEMBRE 2014 – MICHELE DI CESARE
SPORT & TURISMO – 1 DICEMBRE 2014 – GIANPAOLO LAPESA
SPORT & QUALITA’ DELLA VITA – 1 DICEMBRE 2014 – SABRINA PARSI
SPORT & FISCO – 1 DICEMBRE 2014 – CRISTIANA MASSARENTI

GLI ARTICOLI DEL NUMERO 6 – 31 Ottobre 2014
SPORT & POLITICHE EUROPEE – 31 OTTOBRE 2014 – MICHELE DI CESARE
DOSSIER GIULIO ONESTI – 31 OTTOBRE 2014 – AUGUSTO FRASCA
SPORT & TURISMO – 31 OTTOBRE 2014 – GIANPAOLO LA PESA
SPORT & DIVERSITA’ – 31 OTTOBRE 2014 – FABRIZIO TORELLA
SPORT & QUALITA’ DELLA VITA – 31 OTTOBRE 2014 – SABRINA PARSI
SPORT & FISCO – 31 OTTOBRE 2014 -CRISTIANA MASSARENTI

GLI ARTICOLI DEL NUMERO 5 – 15 Settembre 2014
SPORT & POLITICHE EUROPEE – 15 SETTEMBRE 2014 -MICHELE DI CESARE
NUOVE TENDENZE –  SPORT EMERGENTI – 15 SETTEMBRE 2014 – LUCA DI GREGORIO
SPORT & TURISMO – 15 SETTEMBRE 2014 – GIAMPAOLO LAPESA
SPORT & AMBIENTE – 15 SETTEMBRE 2014 – ENNIO LA MALFA
SPORT & DIVERSE ABILITA’ – 15 SETTEMBRE 2014 – FABRIZIO TORELLA
SPORT & QUALITA’ DELLA VITA – 15 SETTEMBRE 2014 – SABRINA PARSI
SPORT & FISCO – 15 SETTEMBRE 2014 – CRISTIANA MASSARENTI

GLI ARTICOLI DEL NUMERO 4 – 25 Luglio 2014
SPORT & AMBIENTE – 25 LUGLIO 2014 – ENNIO LA MALFA
SPORT & FISCO – 25 LUGLIO 2014 – CRISTIANA MASSARENTI
SPORT & POLITICHE EUROPEE – 25 LUGLIO 2014 -MICHELE DI CESARE
SPORT & QUALITA’ DELLA VITA – 25 LUGLIO 2014 – SABRINA PARSI
SPORT & TURISMO – 25 LUGLIO 2014 – GIAMPAOLO LAPESA
SPORT & DIVERSE ABILITA – 25 LUGLIO 2014 – FABRIZIO TORELLA
SPORT & MEDIA – 25 LUGLIO 2014 – PAOLO CECINELLI

GLI ARTICOLI DEL NUMERO 3 – 30 Aprile 2014
SPORT & AMBIENTE – 30 APRILE 2014 – ENNIO LA MALFA
SPORT & CULT MOVIE – 30 APRILE 2014 – JENNIFER SUTHERLAND
SPORT & FISCO – 30 APRILE 2014 – CRISTIANA MASSARENTI
SPORT & POLITICHE EUROPEE – 30 APRILE 2014 -MICHELE DI CESARE
SPORT & QUALITA’ DELLA VITA – 30 APRILE 2014 – SABRINA PARSI
SPORT & TURISMO – 30 APRILE 2014 – GIAMPAOLO LAPESA
SPORT & EDITORIA – 30 APRILE 2014 – GIANCARLO NOVIELLO
SPORT & DIVERSE ABILITA – 30 APRILE 2014 – FABRIZIO TORELLA

GLI ARTICOLI DEL NUMERO 2 – 28 febbraio 2014
SPORT & AMBIENTE – 28 FEBBRAIO 2014 -ENNIO LA MALFA
SPORT & DIVERSE ABILITA’ -28 FEBBRAIO 2014 – FABRIZIO TORELLA
SPORT & CULT MOVIE’ -28 FEBBRAIO 2014 – JENNIFER SUTHERLAND
SPORT & FISCO -28 FEBBRAIO 2014 – CRISTIANA MASSARENTI
SPORT & FAIR PLAY – 28 FEBBRAIO 2014 -RUGGERO ALCANTERINI
SPORT & MEDIA – 28 FEBBRAIO 2014 – PAOLO CECINELLI
SPORT & POLITICHE EUROPEE – 28 FEBBRAIO 2014 -MICHELE DI CESARE
SPORT & QUALITA’ DELLA VITA – 28 FEBBRAIO 2014 – SABRINA PARSI
SPORT & SOCIETA’ COMPLESSA – 28 FEBBRAIO 2014 – MARCO EMANUELE

GLI ARTICOLI DEL NUMERO 1 – 15 gennaio 2014
SPORT & AMBIENTE – 15 GENNAIO 2014 -ENNIO LA MALFA
SPORT & DIVERSE ABILITA’ -15 GENNAIO 2014 – FABRIZIO TORELLA
SPORT & FAIR PLAY – 15 GENNAIO 2014 -RUGGERO ALCANTERINI
SPORT & MEDIA – 15 GENNAIO 2014 – PAOLO CECINELLI
SPORT & MEDICINA – 15 GENNAIO 2014 – CARLO TRANQUILLI
SPORT & POLITICHE EUROPEE – 15 GENNAIO 2014 -MICHELE DI CESARE
SPORT & QUALITA’ DELLA VITA – 15 GENNAIO 2014 – SABRINA PARSI
SPORT & SOCIETA’ COMPLESSA – 15 GENNAIO 2014 – MARCO EMANUELE

 

ORDINAMENTO NAZIONALE DELLE SCUOLE REGIONALI DI FORMAZIONE SPORTIVA

22 Gennaio 2015 at 7:22

Di seguito il Ordinamento:

ORDINAMENTO delle SRFS_Testo definitivo APPROVATO

Logo 70° Libertas

21 Gennaio 2015 at 18:10

Lettera del Presidente Musacchia: LETTERA

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