Istruttori e tecnici: facciamo chiarezza sul riconoscimento giuridico dei corsi

14 Maggio 2018 at 21:32

Molte sono le perplessità sulla validità dei corsi che permettono di esercitare legalmente la professione di istruttore o di tecnico sportivo.

Il tema del lavoro in ambito sportivo è stato infatti a lungo oggetto di confusione in merito a titoli e qualifiche.

Proviamo allora a fare chiarezza.

Quali sono le condizioni che permettono di operare in linea con i riconoscimenti legali?

La formazione degli operatori sportivi è di competenza esclusiva di alcuni soggetti individuati come riferimento giuridico per la validità dei titoli acquisiti.

I soggetti che operano con riconoscimento giuridico in ambito sportivo sono:

  •  il C.O.N.I.. Comitato Olimpico Nazionale Italiano
  • le Federazioni Sportive o realtà associate riconosciute dal C.O.N.I
  •  gli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal C.O.N.I
  • le Discipline Associate

Il decreto Melandri, D.L. 23/07/1999 n.242 individua e fissa la competenza del C.O.N.I per “l’organizzazione ed il potenziamento dello sport nazionale” e la “promozione della massima diffusione della pratica sportiva” nei limiti di quanto stabilito dal D.P.R. 24 luglio 1977 n.616”.

Il Regolamento per “il riconoscimento e i rapporti C.O.N.I – Enti di Promozione Sportiva”, approvato dal Consiglio Nazionale del C.O.N.I del primo agosto 2001, art.2 , legittima gli Enti a formare tecnici, istruttori e operatori sportivi.

Le funzioni in materia sportiva sono state nel tempo, attribuite gradualmente alle Regioni, fino ad arrivare alla modifica dell’art. 117 della Costituzione che ne sancisce la legislazione “concorrente” Stato- Regione, lasciando comunque inalterate le competenze nazionali del C.O.N.I (e quindi delle Federazioni e degli Enti di Promozione).

Il riconoscimento legale della qualifica di “Istruttore, Tecnico qualificato o Operatore Sportivo” si ottiene quindi solo con il conseguimento di un:

  •  Diploma di Laurea in Scienze Motorie
  •  Diploma I.S.E.F
  •  Percorso formativo di Istruttore o Tecnico come disciplinato dalle federazioni o dagli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal C.O.N.I

E’ fondamentale sottolineare che questi sono gli unici titoli che permettono di operare legittimamente come tecnico o istruttore.

Quali sono le conseguenze fiscali per chi non esercita con titoli riconosciuti?

I rapporti di collaborazione nel mondo dello sport dilettantistico trovano la loro disciplina nell’art. 90 della L. n. 289/2002 e ss. modificazioni, nel D.L. n. 136/2004 (conv. da L. n. 186/2004), nell’art.67, comma 1 lett. m), del TUIR, nel D.Lgs. n. 81/2015 ed, infine, nell’articolo 1, comma 358 e 359, della Legge 205 del 2017 (Legge di bilancio 2018), che costituiscono gli unici riferimenti normativi per definire il trattamento fiscale e

previdenziale di tali rapporti unitamente alle regole dettate dalla L. n. 91 del 1981 per lo sport professionistico.

In particolare l’articolo 1, comma 367, lettera b), della legge 205/2017 ha elevato ad euro 10.000,00 dal 1 gennaio 2018 il tetto oltre il quale i compensi sportivi concorrono alla formazione del reddito.

Certamente è possibile affermare, attraverso l’analisi della normativa citata, che la volontà del Legislatore in questi ultimi anni è stata quella di riservare ai rapporti di collaborazione di natura sportivo dilettantistica una normativa speciale, volta a favorire e ad agevolare la pratica dello sport dilettantistico, rimarcando le specificità di tale settore che contempla anche un trattamento differenziato rispetto alla disciplina generale che regola i rapporti di lavoro.

La Circolare n. 1/2016 dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro conferma tale concetto e ha affermato altresì che “l’applicazione della norma agevolativa che riconduce tra i redditi diversi le indennità erogate ai collaboratori (agevolata di cui all’articolo 67 comma 1, lett. m) ndA) è consentita solo al verificarsi delle seguenti condizioni:

1 – che l’associazione/società sportiva dilettantistica sia regolarmente riconosciuta dal CONI attraverso l’iscrizione nel registro delle società sportive;

2 – che il soggetto percettore svolga mansioni rientranti, sulla base dei regolamenti e delle indicazioni fornite dalle singole federazioni, tra quelle necessarie per lo svolgimento delle attività sportivo-dilettantistiche, così come regolamentate dalle singole federazioni.

La stessa circolare precisa che le qualifiche acquisite dai singoli soggetti attraverso appositi corsi di formazione promossi dalle singole federazioni o enti di promozione sportiva di riferimento, nonché la loro iscrizione in albi o elenchi tenuti dalle Federazioni, EPS o dal Coni attestanti la capacità di esercitare determinate attività di formazione, non possono essere considerati di per sè elementi per ricondurre i redditi percepiti da tali soggetti tra quelli aventi “natura professionale”, con ciò stando a significare che i titoli acquisiti non costituiscono presupposto di automatica qualificazione del soggetto quale “professionista” soggetto dunque all’apertura della partita iva.

Chi può rilasciare brevetti validi?

Gli unici organismi che possono rilasciare brevetti validi sono gli Enti di Promozione Sportiva e le Federazioni riconosciuti dal C.O.N.I oltre alle discipline associate e agli enti accreditati.

Per chiarire non hanno alcuna validità legale i titoli rilasciati da Associazioni o Società sportive dilettantistiche . Una attenzione particolare va rivolta alle realtà associative che hanno all’interno del proprio nome la definizione di federazione nazionale o associazione nazionale, ma che nulla hanno a che vedere con le Federazioni riconosciute.

In sintesi una federazione privata ( a.s.d. o s.s.d., ), non rilascia brevetti o titoli riconosciuti in ambito legale, fiscale e assicurativo ma semplicemente un titolo associazionistico spendibile unicamente all’interno della associazione stessa.

Una qualifica rilasciata da una federazione non riconosciute dal C.O.N.I seppur affiliata ad un ente di promozione sportiva riconosciuto non ha nessuna garanzia in ambito legale e fiscale.

Il brevetto per essere valido deve essere rilasciato direttamente dall’Ente di Promozione Sportiva con il quale la federazione privata è affiliata, (non è sufficiente riportare il logo dell’Ente affiliante, il documento di attestazione della qualifica deve essere dell’Ente di Promozione).

Il Centro Nazionale Libertas è garante della legalità dei propri attestati con riferimento allo SNaQ Sistema Nazionale delle qualifiche dei Tecnici Sportivi previsto dalla Scuola dello Sport del C.O.N.I., e come soggetto accreditato per la formazione del personale della scuola con iniziative formative riconosciute dal M.I.U.R. (Ministero Istruzione, Università e Ricerca).

Campionati Libertas: la stagione entra nel vivo

14 Maggio 2018 at 21:31

E’ entrata nel vivo una nuova ed entusiasmante stagione dei Campionati Nazionali Libertas.

Efficienza organizzativa, adesione considerevole e spessore tecnico sono gli ingredienti di una formula vincente che sta riscontrando un lusinghiero consenso attorno ai vessilli dell’Ente su tutto il territorio nazionale.

A fine aprile la città di Rimini è stata teatro di una quattro giorni all’insegna dello sport, dell’aggregazione e di quei valori che da sempre guidano la nostra mission. Centinaia di giovani atlete si sono date appuntamento all’RDS Stadium per dare vita a un’avvincente edizione del Campionato Nazionale Libertas di Ginnastica Ritmica 2018. Migliaia di esercizi valutati da un qualificato pool di giudici, cinquanta associazioni sportive dilettantistiche partecipanti, ben undici regioni d’Italia rappresentate. Questi sono solo alcuni dei numeri che hanno reso per l’occasione la Riviera Romagnola l’epicentro della ginnastica dilettantistica nazionale.

A inizio maggio è stata invece la volta del Campionato Nazionale Libertas di Judo, giunto alla 24esima edizione. Un esercito di oltre 600 judoka ha “preso d’assalto” il Palazzetto dello Sport di Pordenone offrendo uno spettacolo unico in una cornice di pubblico davvero suggestiva. Al di là della competizione, è particolarmente gratificante osservare tanti giovani atleti entusiasti e vogliosi di misurarsi, con la consepovolezza di dare loro una piccola, grande opportunità di crescita, sia sul tatami che nella vita.

Questo tripudio di colori e di sport non si è esaurito con il termine della manifestazione. Le tante immagini, i video e le rassegne stampa post-evento sono una inequivocabile testimonianza di questa persistente vitalità.

In attesa dei prossimi imperdibili appuntamenti che accenderanno l’estate Libertas, quali i campionati nazionali Karate, di Ginnastica Artistica, di Nuoto e di Atletica Leggera, il successo delle manifestazioni appena concluse non fa altro che confermare la valenza della nostra linea progettuale, inducendoci a riflettere, però, sulle criticità che abbiamo l’obbligo di saper tradurre in nuove opportunità di crescita.

Nonostante aumenti costantemente la partecipazione delle strutture periferiche alle manifestazioni nazionali, così come il numero delle attività di carattere sportivo e sociale realizzate dai comitati comunali, provinciali e regionali, a livello di comunicazione il flusso delle informazioni pervenute all’apparato centrale è ancora non omogeneo.

Nel 2018 è necessaria una più incisiva visibilità sui social media e sul web, un’immagine più forte e coesa, al fine di spingere il nostro brand verso traguardi ambiziosi, aprire canali inesplorati e associare la Libertas a nuovi prestigiosi partners.

Per ampliare i confini, senza dimenticare la nostra storia.

Campionato Provinciale Libertas: Domenica l’ultima prova al Palazen

14 Maggio 2018 at 21:31

L’attesa dei mini-judoka del pordenonese sta per terminare. Domenica 20 maggio ci sarà infatti la prova finale del 12° Campionato Provinciale Libertas di Judo – Memorial Romano Zovatto, organizzata al Palazen di Pordenone dalla Polisportiva Villanova Libertas.

La manifestazione, che fin ora ha coinvolto oltre 300 preagonisti, ha premiato solo i più giovani, nati fino al 2011, mentre i più grandicelli, nati dal 2010 al 2007, dovranno attendere i risultati quest’ultima prova.

Sarà quindi il responso dei tatami di via Pirandello ad incoronare i campioni provinciali Libertas, che riceveranno la maglietta del centro provinciale e il diploma, riservati avrà vinto tutte le tappe.

L’iscrizione anche a quest’ultima fase è completamente gratuita; ma le preiscrizioni dovranno essere effettuate esclusivamente sul portale sportplanner.it nella sezione CALENDARIO entro giovedì 17 maggio.

PROGRAMMA

Saranno i nati fra il 2007 e il 2008 ad aprire le danze. L’accredito per i preagonisi di fascia C sarà dalle ore 9.00 alle ore 9.15. Per loro è prevista una gara di tachi waza, letteralmente tecniche in piedi.

Poi sarà la volta dei più piccoli delle fasce A1 e A2 (nati dal 2011 al 2012) che dovranno fare l’accredito fra le 11.00 e le 11.15, per poi cimentarsi nel ne waza, la lotta a terra.

Dalle 12.30 alle 12.45 saranno invece i nati nel 2009 a fare l’accredito per le gare di tachi waza.

Chiuderanno la giornata i nati nel 2010, con l’accredito fra le 14.30 e le 14.45. Anche loro saranno alle prese con la gara di ne waza.

News

14 Maggio 2018 at 21:31

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