Presentato a Roma il “Domitianus Fair Play International Award”

28 Febbraio 2017 at 7:23

“Domitianus Fair Play International Award” è un riconoscimento ufficiale promosso dal Comitato Nazionale Italiano Fair Play con l’European Fair Play Movement e l’International Fair Play Committee.

Il Premio verrà assegnato ogni anno, a partire dal corrente 2017, a personaggi, istituzioni, aziende e servizi che soddisfino – a livello europeo ed internazionale – tutti i criteri di un ampio concetto di ‘Fair Play’ nella società civile, tra cui l’impegno per i problemi sociali, economici, etici, giustizia, ricerca, qualità della vita, tutela dell’ambiente e della salute.

La sede è a Roma nell’antico Stadio di Domiziano a Piazza Navona. Le candidature ed i vincitori sono indicati da un organo collegiale che svolge tali attività in piena indipendenza, l’INTERNATIONAL AWARDS COUNCIL, i cui membri sono conosciuti a livello internazionale.

Il “Council”, fondato nel 2000 a Roma, è presieduto dal Prof. James D. Watson, premio Nobel per la Medicina (ha scoperto la struttura elicoidale del DNA). La presentazione dell’iniziativa e delle nominations si è svolta a Roma giovedì 23 febbraio con l’ incontro-dibattito “Ricominciamo dal Fair Play” presso lo Stadio di Domiziano a Piazza Navona.

Sono intervenuti all’evento – coordinato da Emilio Albertario della RAI-Tg2 – noti personaggi della cultura, della politica, della religione, dello sport e dello spettacolo. Significative le presenze di Roberto Fabbricini Segretario Generale del CONI e di Sergio Pirozzi Sindaco di Amatrice.

Le motivazioni del “Domitianus Fair Play International Award” sono state illustrate da Ruggero Alcanterini Presidente del Comitato Nazionale Italiano Fair Play e Membro del Comitato Esecutivo dell’ISCA (International Sport and Culture Association). La cerimonia di assegnazione dell’AWARD 2016 è prevista a Roma presso l’Auditorium dell’Ara Pacis mercoledì 5 aprile 2017.

La Libertas è intervenuta all’evento con il responsabile della comunicazione Enrico Fora. Sono stati ribaditi i consolidati rapporti di amicizia e di collaborazione che intercorrono fra il Comitato Nazionale Italiano Fair Play del CONI e la Libertas a seguito del protocollo di intesa sottoscritto nel 2014 per diffondere i valori educativi e formativi dello sport nelle scuole e nelle società sportive dilettantistiche.

CONI: Indagine Istat sui numeri della pratica sportiva

28 Febbraio 2017 at 7:22

Il Presidente Malagò apre la conferenza stampa sulla salute dello Sport.

Il tessuto connettivo dell’associazionismo sportivo tiene. Questa sembra la sintesi di quello che emerge dall’indagine Istat sulla pratica sportiva in Italia per il 2016. Ma la complessità dei dati pone molte questioni, e fa riflettere. Il trend di crescita è costante, ma il divario tra Nord e Sud è ancora netto e le motivazioni si intuiscono facilmente. Nel Sud la problematica logistica continua ad essere determinante, molto banalmente la domanda è: dove vado a fare Sport?

Come possiamo intervenire su questo gap? Parliamo di regioni come Campania, Sicilia e Calabria altamente popolate, in grado quindi di influire sui numeri di un intero sistema sportivo nazionale. Ma è realmente questo il problema? Sono i numeri a preoccuparci? Noi pensiamo di no.

Gli Enti di Promozione possono fare molto in questi territori perché sono presenti e diffusi, ma la realtà è che dobbiamo lavorare maggiormente per diffondere la cultura sportiva, essere impegnati nella diffusione dell’impiantistica ed essere il punto di contatto tra la società civile e lo Sport a tutti i livelli. Fa riflettere il dato della Campania in cui più del 90% di chi prativa attività in modo continuativo è un associato ad un Ente o un tesserato federale, questo significa che ci sono pochi altri modi di entrare in contatto con una offerta sportiva. La presenza e gli impianti quindi sono fondamentali, se non creiamo offerta perdiamo chi ha voglia di avvicinarsi al nostro mondo e perdiamo in qualità della vita fisica ed emotiva. Anche le aree metropolitane, che apparentemente risultano avvantaggiate, soffrono la dispersione dei luoghi in cui praticare attività, e anche in questo caso l’associazionismo può essere il punto di raccordo.

Interessanti i dati sull’impatto del benessere sociale, ogni punto percentuale guadagnato rappresenta un risparmio sulla salute pubblica, prendiamo il dato crudo, di 100.000.000 di Euro. L’investimento che fa lo Stato nel settore sportivo diventa quindi rilevante a prescindere dai risultati olimpici a cui comunque tutti teniamo.
Tre parole quindi: salute, benessere, attività sportiva sono emerse come centrali, ma noi aggiungiamo anche impegno nelle periferie del Paese.

Altro elemento che apre possibili margini di sviluppo: l’economia. Se già l’Europa ha posto la questione del ruolo economico dello Sport ,i dati sulla occupazione lo pongono come fondamentale: solo lo 0,5% degli occupati è nel nostro settore. I margini di crescita ci sono tutti, sta alla formazione sportiva e alla professionalizzazione di alcuni ruoli fare il resto.
Noi ci siamo .

CONI – Discipline Sportive: approvata la proroga al 31 dicembre 2017

21 Febbraio 2017 at 7:43

Approvata dal CONI la proroga al 31 dicembre 2017 per l’iscrizione al Registro delle società sportive che praticano le discipline considerate “non ammissibili” dal Consiglio Nazionale del 20 dicembre 2016

La Giunta Nazionale ed il Consiglio Nazionale del CONI hanno deliberato, accogliendo l’istanza del Coordinamento degli Enti di Promozione Sportiva, di prorogare al 31 dicembre 2017 le iscrizioni al Registro CONI per le società sportive dilettantistiche le cui discipline praticate non sono più inserite nell’elenco approvato dal CONI.

Il CONI ha deliberato un nuovo elenco delle discipline sportive ammissibili al Registro integrando una parte delle richieste avanzate dagli Enti di Promozione Sportiva. Con la delibera del 20 dicembre 2016 il CONI aveva decurtato l’elenco delle discipline sportive riconosciute ai fini dell’iscrizione al Registro delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche. In sostanza la “forbiciata” del CONI aveva estromesso alcune discipline ormai consolidate fra le attività delle ASD di base.

Quella delibera fissava al primo marzo 2017 il termine ultimo per gli adeguamenti informatici necessari agli EPS per la trasmissione dei dati. La proroga al 31 dicembre 2017 consente una riflessione più approfondita sulle attività degli Enti di Promozione Sportiva ed una valutazione oculata sulle discipline emergenti dalle grandi aree della sensibilità sociale. In questa direzione la Libertas contribuirà all’indagine conoscitiva di quelle attività che sono in sintonia con la crescente domanda di benessere psicofisico.

Si allega l’elenco di cui alla narrativa

20170217Elenco discipline sportive

Libertas ti fa risparmiare sull’assicurazione

15 Febbraio 2017 at 21:02

Scopri quanto puoi risparmiare con l’offerta dedicata a tutti gli iscritti a Libertas e ai loro familiari conviventi!

ScontiScontiSconti

bottone

al link: https://libertas.genialloyd.it/GlfeWeb/homepage.html?utm_source=dem&utm_campaign=convenzioni&utm_medium=Libertas&idadv=0000004201

logo_partner                                                                                                 logo_genialloyd

Messaggio promozionale con finalità commerciale.
– Prima della sottoscrizione leggere il Fascicolo Informativo su www.genialloyd.it.
– Gli sconti sopra dichiarati sono applicati rispetto alla tariffa in vigore.
– L’offerta è cumulabile con altre iniziative commerciali in corso ma non con altre convenzioni.
– Prima della sottoscrizione l’iscritto dovrà inviare una copia della Tessera di iscrizione Libertas.

Catanzaro, 27 febbraio ‘Assemblea Regionale Ordinaria elettiva del Centro Regionale Libertas Calabria’

14 Febbraio 2017 at 7:35

Il 27 febbraio 2017, alle ore 15.00 in prima convocazione e alle ore 16.00 in seconda convocazione, avrà luogo l’Assemblea Regionale Elettiva del Centro Regionale Libertas Calabria.

L’assemblea si terrà presso la Delegazione CONI di Catanzaro, in viale Lucrezia della Valle n. 19.

In allegato

Protocollo ANCI – EPS per promuovere sport e municipalità sul territorio

14 Febbraio 2017 at 7:29

di Luigi Musacchia
8 febbraio 2017

Sul nostro house organ “Libertas Sprint” del 15 novembre 2016 abbiamo evidenziato il binomio sport e territorio. Torniamo sull’argomento per un approfondimento importante a seguito del protocollo di intesa sottoscritto recentemente dagli Enti di Promozione Sportiva e dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Sono ormai maturi i tempi per una collaborazione integrata fra le comunità locali e gli attori protagonisti dello sport sociale.

I numeri dell’ANCI esprimono una realtà associativa profondamente radicata nel territorio in oltre 100 anni di attività. Un percorso costruito con la piena condivisione  delle autonomie locali verso il traguardo della crescita sociale e culturale della cittadinanza. Il ruolo dell’ANCI ha conseguito prestigiosi riconoscimenti fra cui la “medaglia d’oro al merito civile” conferita nel 2004 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con la motivazione “Per lo spirito di dedizione ai valori del complesso dei Comuni italiani”.

I Comuni hanno delega in materia di promozione sportiva nei rispettivi territori ai sensi della norma vigente (DPR 616/77 art. 60). Riconoscono la pratica sportiva come elemento fondamentale nei processi di crescita formativa, integrazione sociale e culturale della popolazione. Sono proprietari di quasi tutti gli impianti sportivi presenti nei propri territori: stadi, piscine, impianti polivalenti, palestre, campi di calcio, ecc. (dall’indagine CNEL-CONI-Regioni del 2003 risultano 148.800 spazi per le attività sportive).

Il protocollo di intesa coinvolge 15 Enti di Promozione Sportiva che associano oltre 7 milioni di cittadini ed oltre 66.000 società/associazioni sportive. A questi numeri si aggiungono le 12.000 società sportive di base che non sono iscritte al Registro del CONI. Svolgono attività sportiva rivolta ai cittadini di ogni età e di ogni ceto sociale all’insegna dei valori educativi, formativi, inclusivi e salutisti. In particolare rivolgono una sensibile attenzione ai minori ed ai giovani per avviarli alla pratica motoria e sportiva con istruttori qualificati che diffondono lo “sport per tutti”.

Alla luce di queste considerazioni gli Enti di Promozione Spotiva e l’ANCI hanno concordato le linee progettuali di un impegno che sarà attivato in sintonia con imprescindibili punti di riferimento: Carta Europea dello Sport; Libro Bianco sullo Sport dell’Unione Europea; incremento della pratica motoria e sportiva per tutti, nessuno escluso; tutela della salute ed opposizione al doping;  Health City e Manifesto “La Salute nelle Città: bene comune”. Il protocollo di intesa attiverà anche una grande e capillare campagna di sensibilizzazione al fine di prevenire fenomeni degenerativi (bullismo, drop-out sportivo, sostanze dopanti) e patologie sociali in allarmante espansione (obesità infantile, diabete giovanile, sedentarietà senile, ecc.).

Prof. Luigi Musacchia

Presidente della Libertas

Progetto Libertas/Coni 2017 : “SportAperto – …Sport Ambiente Natura in Libertà…”

8 Febbraio 2017 at 7:00

Qui potrete trovare

per il progetto in oggetto.

Proroga scadenza presentazione richieste Campionati 2017

31 Gennaio 2017 at 20:09

Si comunica che, con atto di Giunta del 27 gennaio 2017,  il termine per la presentazione delle richieste di organizzazione dei Campionati Nazionali Libertas 2017, precedentemente fissato per il giorno 31 gennaio, viene prorogato al prossimo 28 febbraio.

ORGANIZZAZIONE CNL

Formazione – Inaugurazione anno formativo 2017 della Scuola Regionale Libertas di formazione sportiva del Piemonte

31 Gennaio 2017 at 13:38

Esperienza, entusiasmo, educazione. Potremmo simbolicamente definirla la regola delle tre E o, più semplicemente, un modo diverso da quelli abituali per sintetizzare i principi ispiratori con cui la Scuola Regionale Libertas di formazione sportiva del Piemonte ha affrontato l’anno formativo 2017, inaugurato il 23 gennaio scorso a Rivoli (Torino), senza eccessive pretese innovative ma al tempo stesso con la necessaria consapevolezza che anche le piattaforme programmatiche più collaudate, per continuare a risultare efficaci, devono costantemente aggiornarsi ed evolversi.

Cominciamo dall’esperienza, quella che la Scuola Regionale piemontese è in grado di garantire ai propri allievi in virtù d’un cammino cominciato nell’ormai lontano 1981, quando la struttura venne fondata e intitolata a Beppe Gilardi (una delle colonne portanti dell’apparato dirigenziale Libertas dell’epoca), e progressivamente costellato dai riconoscimenti che la Scuola stessa ha ottenuto, nell’ambito della Libertas Nazionale ma anche all’esterno, ad esempio da parte della Regione Piemonte e del CONI con il quale, nel 2010, ha firmato un protocollo d’intesa fondamentale per il significato qualitativo della propria attività. E’ infatti grazie anche, se non soprattutto, al percorso avviato in quella circostanza che, chi frequenta con successo i corsi di formazione Libertas, entra in possesso di “brevetti” riconosciuti dal Sistema Nazionale delle Qualifiche dei Tecnici Sportivi (SNaQ) del CONI – Scuola dello Sport e in quanto tali validi anche al di fuori dell’Ente: particolare questo d’importanza basilare per valutare l’opportunità di sbocchi professionali che simili corsi sono in grado di offrire.

Passiamo all’entusiasmo, quello che si leggeva negli occhi di molti degli allievi presenti all’inaugurazione dell’anno formativo ma anche nelle parole di chi si trovava invece dall’altra parte del tavolo, a rappresentare l’apparato politico-dirigenziale della Scuola. C’è del resto, ormai da tempo, una robusta continuità generazionale fra le due componenti, perché molti degli attuali elementi-guida della Libertas piemontese, sia a livello di corpo docenti sia dal punto di vista organizzativo, hanno cominciato la loro crescita sportiva partecipando, in un passato più o meno recente, proprio a questi corsi di formazione e negli anni sono stati capaci di raffinare conoscenze e attitudini: facendo tesoro delle nozioni acquisite ma senza perdere quell’entusiasmo dei primi giorni che sovente è la medicina più importante, nello sport come nella vita, per superare i momenti più delicati.

Concludiamo con l’educazione, quella alla formazione sportiva: che è molto di più di un per quanto prezioso vademecum didattico. Come si può evincere anche dall’intervento con cui il coordinatore dell’area medico-psicopedagogica e disabilità della Scuola, il dott. Daniele Turini, ha aperto le lezioni dell’anno formativo 2017 analizzando le problematiche fisiche e relazionali legate all’insegnamento, per diventare dei buoni istruttori bisogna infatti apprendere e attivare tutta una serie di conoscenze, nell’ambito delle quali quelle tecniche sono sì essenziali ma da sole non sempre sufficienti. Discorso questo che vale per tutte le specifiche didattiche e in particolare per l’attività sportiva con i disabili, un settore nel quale la Libertas piemontese è più che mai decisa ad ampliare ulteriormente il suo già significativo impegno. Lo ha ribadito a chiare lettere anche il presidente del Centro Regionale, la dott.sa Enrica Lanza che, nell’aprire i lavori della serata, ha posto l’accento sulla collaborazione portata avanti in vari campi con l’Istituto Scolastico Romero di Rivoli e sull’attività, a essa collegata, effettuata presso la piscina Bonadies gestita dalla Libertas.

Del resto, senza nulla togliere all’importanza di tutti i corsi proposti dalla Scuola, quello per educatore sportivo di base in disabilità può esser per certi versi considerato il “piatto forte”, proprio per la competenza accumulata negli anni dal personale impegnato in questo settore. Non a caso, come sottolineato all’interno del suo ampio e articolato intervento dal Responsabile Nazionale Dipartimento Formazione Libertas, il prof. Fulvio Martinetti, le qualifiche rilasciate dalla Scuola per questo tipo di attività vengono riconosciute e apprezzate anche dal Comitato Italiano Paraolimpico. Ma l’intero “pacchetto didattico”, come dicevamo, merita risalto e attenzione: c’è spazio per i corsi più classici, come quelli per istruttore di nuoto e istruttore di pallavolo, per le nuove figure professionali emergenti, tipo l’operatore sportivo di base e il promotore sportivo di disciplina e per le realtà in rapida espansione, ad esempio l’istruttore di nordic walking, la camminata nordica da effettuare con appositi bastoncini.

Insomma, un menù completo e originale: esperienza, entusiasmo, educazione. Sì, la regola delle tre E sembra davvero funzionare…

Lettera del Presidente

14 Gennaio 2017 at 13:20

Lettera Presidente Nazionale Libertas – Elenco Discipline Sportive Dilettantistiche